Rassegna stampa

Braglia: stiamo migliorando

da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Il Catanzaro non è ancora in perfette condizioni ma,
a sentire dopo Sapri Piero Braglia, è in via di guarigione. “Ho visto
buone cose davanti –commenta- ma è stata tutta la squadra a muoversi
meglio, Ho notato sensibili progressi sul piano del collettivo e su quello individuale.
La palla è stata gestita e non sprecata. Siamo stati meglio in campo, risultando
più equilibrati. Non siamo dipesi dagli avversari, abbiamo imposto la nostra
personalità e costruito diverse occasioni da gol. Sui singoli, poi, Carbone
ha fatto il Carbone, così come Briano è tornato quello della passata
stagione, Campolo è centrocampista aggressivo anche se solo al 40%, i vari
Morello ed Ascoli stanno carburando. Ho collaudato Manitta e Bonomi, che sono
giocatori ed uomini veri. C’è da tener presente che ci siamo allenati
la mattina, sottoponendoci, subito dopo, ad uno stressante trasferimento.”
– Però, avevate di fronte una formazione di 3 categorie più sotto…
“Queste valutazioni prescindono dalla categoria degli avversari. Poi, il
Sapri è la stessa squadra che aveva pareggiato col Crotone.”
– Ha cambiato modulo?
“Non vorrei continuare a parlare di moduli. Abbiamo giocato meglio per una
serie di motivi. Comunque, l’assetto sperimentato era il 4-4-2 della seconda
parte della passata stagione.”
– Il nuovo Catanzaro, dunque, è pronto?
“Non è detto questo. Come, d’altra parte, lo potremmo essere,
se prendiamo ancora 2 gol dal Sapri?” Intanto, ieri sera Braglia è
stato oggetto di una simpatica accoglienza a Sant’Andrea, dov’è
stato inaugurato un club a suo nome.” Conferma la tesi del suo tecnico,
Mauro Briano, notoriamente aggregante e capace di conciliare il suo equilibrio
con gustose stravaganze, a cominciare dal recente look della sua capigliatura,
tempestata da colpi di sole: “E’ normale migliorarsi, come lo è
non ritrovarsi pronti dopo un rinnovamento importante. I miei nuovi compagni sono
bravi, ma hanno pur bisogno di acclimatarsi. Carbone lo conoscono tutti ed io
in particolare. Quando lui era nel Toro in prima squadra, io ero nella primavera.
Carbone ha talento da vendere e nella mia Torino continua ad essere ricordato
come Maradona a Napoli. Anche Cammarata lo conosco bene, perché eravamo,
appunto, nei rispettivi settori giovanili di Torino e Juve, disputando, al tempo,
un’infinità di stracittadine e ritrovandoci nella nazionale giovanile.
E’ attaccante potente e di gran valore. Tutti i nuovi sono ottimi giocatori.
Però, come gli europei hanno dimostrato, la qualità dev’essere
accoppiata dalla tanta corsa e volontà, altrimenti si va incontro a cocenti
delusioni.” Poi, coì continua: “Sono gli ambienti che danno
la giusta carica. Mi ricordavano a Torino, che da loro Lucarelli, determinante
quest’anno nel Livorno, è andato malissimo. Dovunque, infine, gli
attaccanti fanno le fortune delle squadre, ma la regola vale soprattutto per il
campionato cadetto, dove gli attaccanti ti fanno valore, anche se il resto della
squadra è composta da elementi normali. Da questo punto di vista, il Catanzaro
si presenta bene attrezzato. C’è un certo Giorgio Corona che, insieme
a Carbone e Cammarata, è ancora affamato di gol.”
Salvatore Blasco

Autore

God

Scrivi un commento