Intervistiamo

Braglia per UsCatanzaro.net: ”A Catania non abbiamo giocato a calcio”

L’importanza di giocare al Ceravolo: “Dobbiamo lavorare molto, il Catanzaro non deve fare figure magre, abbiamo il dovere di onorare questo nome che portiamo. Al Ceravolo dobbiamo costruire il nostro futuro, lo stadio deve essere pronto ed il terreno di gioco ci deve consentire di valorizzare i nostri punti di forza ”

Raggiunto alla conclusione dell’allenamento pomeridiano di Giovino, il tecnico delle Aquile ci racconta la sfida di Catania. Un Catanzaro fuori giri che sotto il carico di lavoro non ha espresso quello che si aspettava il suo trainer.

Pomeriggio di sudore e fatica per le Aquile. Prima in palestra e poi sull’erba verde del nuovissimo impianto sportivo di Catanzaro Lido. Sotto la pioggia dell’impianto d’irrigazione, i ‘giallorossi’ agli ordini del preparatore Musa hanno ripreso a correre per portare a termine la seconda fase della preparazione atletica.
Abbiamo visto volti tesi per la fatica e concentrati nell’intento di svolgere al meglio i compiti prestabiliti.
A far da contorno al duro lavoro in campo, le voci e le urla dei ragazzini giunti all’impianto sportivo a caccia di autografi. I giocatori come sempre disponibili hanno scambiato battute con i piccoli fans.

A fine pomeriggio Piero Braglia ha risposto alle nostre domande.
UsCatanzaro.net: A Catania abbiamo visto una squadra disunita nei reparti, ma apprezzabile sul piano dell’impegno. Abbiamo notato già dopo i primi minuti, tutti con magliette sudate e tanta voglia di fare bene. Quale la sua impressione sulla partita?
Braglia: Questo non è il Catanzaro che io voglio vedere. Non è stata una partita di calcio versante catanzaro. Non mi è piaciuto per nulla il risultato e la prestazione. Abbiamo iniziato non al meglio; qualche problema logistico ed organizzativo ha fatto da contorno alla partita di Catania (per esempio abbiamo avuto problemi con le maglie da gioco).
La colpa della prestazione negativa, in ogni caso, è nostra e di nessun altro. Il Catanzaro ha un nome, i tifosi e la società devono essere ripagati da prestazioni all’altezza. La Coppa Italia come il campionato deve vedere in campo giocatori che lottano e che si sacrificano per la squadra. Abbiamo lavorato tanto e bene ma siamo solo all’inizio, molto deve essere ancora fatto. Utilizzerò la partita di Catania come esempio per evitare di ripetere gli stessi errori.

UsCatanzaro.net: Le azioni più pericolose sono arrivate, (come nel caso dei due gol subiti n.d.r.) dal centro della difesa. I lanci dei centrocampisti etnei hanno scavalcato il centrale difensivo con troppa facilità. La difesa a tre non ha funzionato al meglio, anche se non intendiamo giudicare nessuno perché è troppo presto. Adotterà una contromisura in futuro?
Braglia: Quando vinciamo lo facciamo tutti insieme e lo stesso quando perdiamo. Sono stati commessi errori che mi hanno fatto notare quali siano alcuni dei nostri attuali limiti. I reparti non hanno fatto il loro dovere, non colpevolizzo nessuno, ma da domani (oggi n.d.r.) utilizzerò le informazioni raccolte a Catania.

UsCatanzaro.net: E’ nostra opinione che questo Catanzaro sia migliore di quello visto a Crotone e sconfitto per 2 a 1 nella prima di Coppa Italia lo scorso anno. Conoscendo l’operato di Musa e sulle esperienze delle sconfitte del precampionato subite lo scorso anno, pensiamo che tra un mese, all’inizio delle ostilità, si vedrà un Catanzaro ben diverso.
Braglia: Deve essere così, anche se sia chiaro che io non intendo assolutamente lasciare da parte le partite di Coppa Italia. Ogni gara disputata dal Catanzaro deve essere giocata al massimo. Lo scorso anno a Crotone fummo sconfitti alla prima, stessa cosa quest’anno a Catania; ora dobbiamo solo ripetere la nostra buona reazione a quella sconfitta. Su Musa non ho niente da dire. E’ un professionista valido che ci mette a disposizione esperienza e professionalità, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

UsCatanzaro.net: Il Ceravolo è ancora sotto le cure degli addetti ai lavori. Quanto conta giocare in casa sotto la Massimo Capraro?.
Braglia: Dobbiamo lavorare molto, il Catanzaro non deve fare magre figure, abbiamo il dovere di onorare questo nome che portiamo. Al Ceravolo dobbiamo costruire il nostro futuro; lo stadio deve essere pronto ed il terreno di gioco ci deve consentire di valorizzare i nostri punti di forza. Spalti, servizi, fondo devono essere predisposti per le partite casalinghe. Lo scorso anno conquistammo proprio li i nostri migliori successi. Chi non capisce l’importanza di giocare li, non ha capito quale reazione costruttiva provoca nei nostri giocatori l’urlo e l’incitamento dei sostenitori giallorossi.

Davide Pane

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Davide Pane

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