POLITICA: Fava e la politica in vacanza

“La politica va in vacanza. Anche quella nazionale, con questo pastrocchio irrisolto con Siniscalco. Mentre in Calabria la vera politica è purtroppo in vacanza da tempo”. Lo afferma, in una nota Nuccio Fava (Ap-Udeur), consigliere regionale della Calabria.

“Non bastano i guai storici e nuovi di una regione sciagurata, che assiste all’ennesimo atto di una sanità senza pace e ingovernabile da questo centro-destra. – continua – Nè è destinato a concludere alcunchè un Consiglio regionale pomposamente straordinario ma paralizzato dai contrasti insanabili di una disastrosa maggioranza”. Fava non si limita solo a criticare il centrodestra. Pone la sua attenzione anche all’interno della coalizione di appartenenza. “Ci sono – afferma Fava – purtroppo anche i guai del centrosinistra, che non riesce ad esprimere uno straccio di idea innovativa e di prospettiva di governo, specie da parte dei Ds, che pure dovrebbero assumere l’iniziativa maggiore. Resta solo l’ossessione della lista unitaria, su cui non mancano le disponibilità di imbarco ma che da sola, comunque, non ce la farebbe a governare”.

Per Fava, “l’operazione del triciclo, o della triplice, è del tutto legittima se porterà finalmente alla nascita di un nuovo partito socialdemocratico di stampo europeo. Anche l’Italia – aggiunge – finalmente riuscirebbe a risolvere il nodo storico di un nuovo soggetto politico di ispirazione socialista, che tutte le lotte e le divisioni del secolo scorso non hanno purtroppo consentito di realizzare”. Secondo il consigliere regionale dell’Udeur, “forse la stessa tragedia del fascismo avrebbe potuto essere evitata se i socialisti riformisti e i popolari di Sturzo fossero stati capaci di allearsi e di offrire alla società italiana, in tumulto dopo la crisi della prima guerra mondiale, una maggioranza ed una prospettiva di governo”.

Ma per Fava, “la storia non si fa con i se. Oggi, dinanzi al disastro senza prospettive di Berlusconi e Chiaravalloti, – aggiunge il consigliere – insistere solo e maldestramente, con evidenti tentazioni egemoniche sulla triplice o lista unitaria che la si voglia chiamare – quasi fosse possibile riproporre il contenitore con la faccia di Garibaldi, già utilizzato in passato, con errore strategico che ha pesato per decenni negativamente nella vita italiana e specie nei rapporti a sinistra – è irresponsabile. Non risolve il problema cruciale della coalizione da costruire nè la questione socialista, già complessa di suo, specie in Calabria”.

Secondo Fava, “serve una strategia complessiva per il centro-sinistra, che serve il contributo costruttivo di tutte le componenti, a cominciare dalla legge elettorale e senza imposizioni unilaterali di candidature. Altrimenti – dice – si rischia, ancora una volta, di perdere. Comunque una vittoria numerica a causa delle scempiaggini del centro-destra non sarebbe un governo credibile e adeguato ai bisogni della regione. Non si può tutto ridurre agli interessi di questi apparati partitocratrici, senza anima e ideali, chiusi ad ogni ascolto alla società e ai cittadini, e neppure alle fortune personali di politici di vecchio o nuovo corso”. (CNN 22.07.2004)

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Redazione

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