Rassegna stampa

Alfieri e Ferrigno si raccontano. Le interviste del sito ufficiale

Riportiamo le risposte integrali di Ferrigno ed Alfieri, raccolte da Nicola Fiorita e frutto della bella iniziativa del sito ufficiale: “interviste dal ritiro”

MARIO ALFIERI

Gli occhi limpidi e l’aria serena, Mario Alfieri ci regala il suo tempo assecondando le nostre curiosità con una pazienza non comune. Ci sistemiamo al sole e iniziamo con le domande previste in scaletta. Pochi minuti e mi ritrovo a non guardare più il bloc-notes. L’atmosfera è quella di una chiacchierata tra amici: piacevole, serena, piena. So bene di non poter trasportare su un foglio di carta le sensazioni, il tono pacato, la tranquillità che proveniva dalla voce di Mario Alfieri. Posso solo provare a riproporre il contenuto di questa conversazione, evitando anche la minima modifica e limitandomi ad aggiungere la mia impressione: ho incontrato un giocatore di calcio che al di là delle sue capacità tecniche va apprezzato per la sua personalità, per la sua schiettezza, per la sua gentilezza. Non sbaglia chi (e voglio, qui, dare pubblicamente dare atto al mio amico Nico Scarpino di avermelo più volte ripetuto) descrive Mario Alfieri come un giocatore e un uomo di categoria superiore.

Us-Catanzaro.it “Ciao Mario, innanzitutto dicci subito come stai fisicamente.”
Alfieri “Bene, molto bene. Ho iniziato bene, l’infortunio ormai è superato e spero solo di poter continuare così.”

Us-Catanzaro.it “Di nuovo in Serie B …”
Alfieri “Si, dopo 5 anni, eccomi di nuovo in Serie B.”

Us-Catanzaro.it “Braglia dice che non è la tua categoria.”
Tre secondi di silenzio.
Alfieri “Non è vero.”

Us-Catanzaro.it “Braglia afferma che tu dovevi aver fatto almeno dieci campionati in Serie A.”
Risata piena, prolungata.
Alfieri “Ah, io ringrazio il mister. Io devo solo dimostrare che è così. Sto cercando di lavorare per far ricredere tanta gente e per dare ragione al mister.”

Us-Catanzaro.it “Ancora è molto presto per i pronostici, ma secondo te che ruolo può giocare il Catanzaro in questo campionato?”
Alfieri “Noi per prima cosa dobbiamo pensare a salvarci. Dobbiamo fare i punti che ci servono e poi si vedrà se c’è lo spazio per qualcos’altro. La Serie B è un campionato difficile, tosto, e quindi dobbiamo pensare a fare subito i punti che servono per la salvezza.”

Us-Catanzaro.it “E qualche squadra che ti sembra più forte delle altre?”
Alfieri “No, è presto. Forse solo il Genoa ha un impianto chiaramente superiore. Per il resto ci sarà un grande equilibrio con molte squadre che partono alla pari”.

Us-Catanzaro.it “Quanto conta il pubblico nel calcio di oggi?”
Alfieri “Dipende dal pubblico. A Catanzaro conta. Anche perché il sostegno questo pubblico ce lo garantisce in ogni partita, in casa come fuori casa. Anche quest’anno sarà così e questo ci responsabilizza molto. Ed è un bene”.

Us-Catanzaro.it “Dieci mesi fa avresti pensato che oggi saremmo stati qui, a parlare di Serie B?”
Alfieri “Si. Io sin dall’inizio ho detto pubblicamente che eravamo una squadra veramente forte. Già a Viterbo mi ero sbilanciato ed è stato bello non sbagliare”.

Us-Catanzaro.it “L’Alfieri dei primi mesi a Catanzaro e l’Alfieri dell’anno passato sono due giocatori ben diversi. Cosa ha reso possibile questa trasformazione? E’ cambiato qualcosa in te o qualcosa intorno a te?
Alfieri “Anche qualcosa in me. Ma attorno a me sono cambiate moltissime cose. Io credo che un professionista ha bisogno di tante condizioni per poter rendere al massimo. La presenza della società è stata decisiva, perché quando ci sono solo problemi ti alleni male e questo alla lunga pesa”.

Us-Catanzaro.it “E’ stato difficile conquistare i tifosi, dopo un inizio così difficile?”
Alfieri “No, questa è gente eccezionale. E’ logico che all’inizio c’era qualche diffidenza perché le cose andavano in un certo modo. Ma anche io ero preoccupato, perché scendere in C/2 era stato un bel rischio. Mi giocavo molto, perchè potevo anche bruciarmi. Ma questo è il passato, qui sto benissimo. Non avevo mai fatto tre anni consecutivi in un posto e sono contento che sia avvenuto proprio qui.

Us-Catanzaro.it “Braglia è davvero così scorbutico come sembra?”
Alfieri “Ma no, è una persona schietta, leale e poi a me piace molto come allenatore. Come lui ne ho trovato pochissimi.”

Us-Catanzaro.it “Mettimi in ordine di importanza queste parole: libri, cinema, politica, playstation.”
Alfieri “Quando sto in ritiro sicuramente i libri. Poi metto il cinema; la politica poco, giusto il necessario. La playstation all’ultimo posto: non ci gioco mai”.

Us-Catanzaro.it “Un consiglio per i giovani che stanno facendo la preparazione con voi”.
Alfieri “Fate sacrifici, non montatevi la testa per qualche apparizione in campo. Bisogna restare sempre umili”.

Us-Catanzaro.it “Ma cosa serve per giocare ad alti livelli?”
Alfieri “Tante cose. Ed essere forti non basta, anzi viene dopo molti altri fattori. Bisogna stare nel carro giusto, poi ci vuole la testa e poi non bisogna fare sbagli, perché nel calcio ti marchiano subito e ti resta facilmente appiccicata addosso un’etichetta che magari ti penalizza pesantemente. Io, comunque, sono contento di quello che ho avuto, perché so che tutto quello che è venuto me lo sono meritato e me lo sono costruito da solo”.

FABRIZIO FERRIGNO

Fabrizio Ferrigno non ha certo bisogno di presentazioni particolari. Capitano, leader naturale in campo e fuori, trascinatore delle aquile nella cavalcata trionfale che ha riportato il Catanzaro in Serie B, “Il sindaco”per tutti, un naturale punto di riferimento per compagni e tifosi, Ferrigno è una persona accorta e mai banale. Per tutte queste ragioni la chiacchierata che segue, registrata nel ritiro di Nocera Umbra, assume un significato particolare. A chi legge ci limitiamo a dare un piccolo consiglio: non perdetevi l’ultima domanda e, soprattutto, non perdetevi l’ultima risposta.

Us-Catanzaro.it “Fabrizio, dopo tanti anni finalmente ritrovi la Serie B.”
Ferrigno “Già, io ho fatto la Serie B un po’ di anni fa, peraltro con una grossissima squadra: il Padova. C’erano, tanto per fare qualche nome, Zenga, Lantignotti, Allegri, Bergodi, tutta gente che ha giocato tanto in Serie A. Quella era una squadra che partiva con molte ambizioni, costruita per vincere il campionato. Purtroppo il primo anno andò così così, una stentata salvezza, e il secondo addirittura siamo retrocessi. Questa vicenda dimostra che nel calcio i nomi non contano, o perlomeno non bastano.”

Us-Catanzaro.it “Tu sei stato senza alcun dubbio uno dei leader della squadra che ha vinto il campionato passato. Che ruolo pensi che ti regalerà la stagione che sta per iniziare?”
Ferrigno “Da questo punto di vista, il salto di categoria secondo me non cambia niente. Può incidere di più la scelta del modulo …”

Us-Catanzaro.it “Già. Tutti quanto abbiamo negli occhi il Ferrigno incontenibile degli ultimi mesi, ma effettivamente all’inizio dell’anno passato ti abbiamo visto soffrire, ingabbiato nel 3-4-3 di Braglia.”
Ferrigno “E’ proprio così. So bene di non essere una punta. Ho giocato in quel ruolo perché me lo ha chiesto Braglia ed io sono stato ben contento di dare una mano al mister e ai compagni. E’ giusto accettare di sacrificarsi per il bene della squadra, che comunque ha ottenuto ottimi risultati anche con quel modulo, ma certamente per quanto mi possa adattare non bisogna dimenticare che io sono un esterno sinistro, e in quel ruolo sono in grado di dare un qualcosa in più.”

Us-Catanzaro.it “Facciamo un passo indietro. Non sei stato un protagonista altrettanto assoluto delle feste che sono seguite alla promozione. Ti hanno condizionato le voci che si sono accavallate negli ultimi tempi?”
Ferrigno “No, assolutamente. Penso che queste voci abbiano un po’ rovinato la festa non a me ma a tutti quanti. Per quanto mi riguarda, mi sono semplicemente dedicato alla famiglia che per me resta sempre una cosa importantissima.”

Us-Catanzaro.it “Ancora non sappiamo se nel prossimo campionato di Serie B ci sarà anche il Napoli. Ti piacerebbe giocare al San Paolo?”
Ferrigno “E me lo domandi? Innanzitutto lo spero per i tifosi napoletani e poi devo confessarti che il mio chiodo fisso, da tanto tempo, è giocare contro il Napoli, segnare un gol e non esultare.”

Us-Catanzaro.it “A proposito di tifosi. Che ruolo gioca, secondo te, il pubblico? E’ una componente che influisce sull’andamento di una squadra?”
Ferrigno “Il pubblico conta, eccome se conta. Anche più dei giocatori o di altre componenti. Poi qui a Catanzaro il pubblico va considerato come l’undicesimo più che come il dodicesimo giocatore in campo. Noi in questi anni, grazie a loro, ci siamo sentiti come giocatori di Serie A, ci siamo sentiti questa maglia come la nostra seconda pelle e per me è una soddisfazione particolare aver regalato delle gioie a questa gente, avere in qualche modo meritato questo affetto che ci è stato costantemente trasmesso”.

Us-Catanzaro.it “Qui in ritiro si allenano con voi anche molti giovani. Alla luce del tuo carisma e della tua esperienza, proviamo a dare loro qualche consiglio per il futuro?”
Ferrigno “Consigli se ne possono dare tanti ma bisogna vedere se loro ascoltano. Anzi, il primo consiglio è proprio questo: ascoltate. Perché le esperienze servono. Io ho fatto la B a 23 e mi sono lasciato un po’ andare e sinceramente se avessi incontrato qualcuno che mi avesse ben consigliato invece di portarmi in discoteca penso che sarebbe stato meglio”.

Us-Catanzaro.it “Ci avviamo alla conclusione, c’è qualcosa che vuoi aggiungere?”
Ferrigno “Si, voglio salutare Marco Ciardiello. L’ho sentito giusto ieri e non ti nascondo che un po’ mi manca, quasi come a lui manca Catanzaro. Marco ha contribuito a rendere eccezionale questo gruppo, che ha attraversato –ricordatevi di quello che accadeva un paio di anni fa- con grande dignità anche dei momenti estremamente difficili”.

Us-Catanzaro.it “Un’ultima domanda. Anche se è ancora presto, proviamo ad individuare le principali candidate alla promozione.”
Ferrigno “Se davvero lo prende Gaucci, per me il Napoli è la favorita numero uno. Poi c’è il Genoa e poi ci siamo noi.”

Us-Catanzaro.it “Noi?”
Ferrigno “Noi, noi.”

Us-Catanzaro.it “Ma lo possiamo scrivere?”
Ferrigno “E certo. Certo che lo puoi scrivere.”

da www.us-catanzaro.it, N.F.

Redazione:
Rinnovando il Ns saluto ai componenti del sito ufficiale ne approfittiamo per complimentarci per le bella rubrica “interviste dal ritiro”. In seno al nostro accordo di aperta e sincera collaborazione e scambio informazioni da sempre condiviso dai responsabili dei due siti, auspichiamo in un futuro comune sempre pieno di successi giallorossi.
Ciao Tommy, Ciao ragazzi

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Redazione

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