IMMIGRATI: Procura di Catanzaro emette 17 avvisi di garanzia

Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta contro l’immigrazione clandestina dalla Bulgaria, a Catanzaro. Gli uomini della Questura di Catanzaro, infatti, hanno notificato ben 17 avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
I 17 avvisi di garanzia emessi dal sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Catanzaro, Raffaella Sforza, sono stati notificati in queste ore dagli uomini della Squadra Mobile ad altrettante persone coinvolte nell’inchiesta “Vento dell’Est”. Si tratta di A.F., D.M., C. R., C. A., F. M., R.D., I. F., C.G., B.G., M.C., S. G., Z. M., G.T., M.L., C.M., D.A., V.A.

Dopo gli ultimi arresti da parte della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, nell’ambito delle operazioni denominate in codice “Vento dell’Est”, “Sofia”, “Sofia II”, gli avvisi di garanzia emessi oggi costituiscono nuovi importati sviluppi nell’ambito delle indagini che nello scorso mese di maggio portarono all’arresto di 13 persone, fra cittadini italiani e bulgari, ritenuti responsabili di aver fatto parte di un’organizzazione criminale internazionale dedita all’immigrazione clandestina dalla Bulgaria in Italia, in violazione delle norme che regolano l’ingresso e la permanenza degli stranieri nel territorio dello Stato, per il successivo sfruttamento con l’avviamento alla prostituzione e dal lavoro nero.

Tutti sono accusati di aver favorito la permanenza illegale in Italia di cittadini extracomunitari di nazionalità bulgara, occupandoli alle proprie dipendenze dopo averli fatti giungere clandestinamente, privi del permesso di soggiorno o comunque non in regola con le norme che disciplinano l’ingresso in Italia degli stranieri. A uno degli indagati, viene contestato il delitto del sequestro di persona per aver privato della libertà personale una cittadina bulgara tenendola reclusa in casa e impedendole di uscire e quello di violenza sessuale commessa in danno di una donna bulgara assunta alle proprie dipendenze.

Per altri l’accusa è di false attestazioni presso le autorità, di particolari status degli stranieri bulgari in Italia. Dunque altre 17 persone sono entrate a far parte dell’inchiesta come indagati per aver favorito, a vario titolo, la permanenza dei bulgari entrati clandestinamente in Italia. (CNN 14.07.2004)

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Redazione

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