Rassegna stampa

Rassegna stampa di venerdì 14 febbraio


IMPROTA CARICA E SPRONA IL CATANZARO: BASTA ALIBI

GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – Il Catanzaro di Parente, che s’ispira a Nicola Ceravolo,
inizia da Gianni Improta, personaggio dell’indimenticato presidente. Il
“baronetto di Posillipo”, 55 anni, sarà inizialmente consulente
di fiducia del presidente, poi si vedrà. Ha sulle spalle 16 anni di carriera
da calciatore, con oltre 350 gare di campionato fra serie A (7 stagioni nel
Napoli e 2 nel Catanzaro) e B (Spal, Avellino, Catanzaro e Lecce). Successivamente,
allenò il Francavilla Fontana, il Campania, la Juve Stabia, il Catanzaro,
il Savoia, l’Altamura, l’Albanova. Fu al fianco dell’ex presidente
Albano e Fabbri, nella stupenda cavalcata vincente del campionato 84-85, che
culminò con la promozione in B. Attuale titolare di circoli ricreativi
e sportivi a Napoli, Gianni Improta è certamente uno scopritore di talenti.
Nel 90, dopo averlo fatto crescere nella sua scuola-calcio, consigliò
al Catanzaro Massimiliano Esposito che, dopo 3 stagioni con la maglia giallorossa,
continuò la carriera in A con Reggiana, Lazio, Napoli, Perugia e Brescia,
nonché in B a Verona. Nel 92, quando allenava la squadra giallorossa,
fece arrivare Alessandro Mazzola che, parimenti, dopo 3 anni di Catanzaro, decollò
nella serie A della Reggiana, del Piacenza e del Verona. Inguaribile innamorato
di Catanzaro, Improta ha un forte feeling con i tifosi che avvertono la fedeltà
e la simpatia dell’ex bandiera. “Il Catanzaro non si dimentica mai.
–ripete appena ritornato in città. Poi, avvertendo un po’
di stupore, così continua: “A Catanzaro ho vissuto anni bellissimi,
coltivando amicizie vere. Per me, è come stare a Posillipo.” Poi,
parla della giovane società di Parente: “Confesso che è
tale il legame con questa città, che sarei ritornato anche con altri
presidenti. La circostanza che sia avvenuto con Claudio Parente, moltiplica
la mia voglia di far bene. Da qualche tempo m’auguravo che prelevasse
il Catanzaro, convinto che sia l’uomo giusto per l’auspicata rinascita.
Ha detto che s’ispira al tempo di Ceravolo e, prima che lo affermasse,
avevo avvertito questo collegamento, tanto da essere attraversato da un brivido
a fior di pelle. La mia fiducia s’estende al suo socio Massimo Poggi,
perchè le società di calcio hanno bisogno di persone concrete
e sagaci, che non perdono mai di vista i bilanci. Anche al tempo di Ceravolo,
fra chi lo affiancava, c’era chi si occupava, più direttamente,
dell’aspetto economico.” Sul suo ruolo, riferisce: “Agirò
in diretto collegamento con il presidente. L’esatta collocazione significa
poco, quando c’è comunanza d’intenti. Il Catanzaro ed il
suo pubblico hanno fortemente bisogno di fiducia ed anche all’esterno
dev’essere rilanciata l’immagine della nuova società. Chi
sta agendo nell’interesse del Catanzaro, nulla deve temere e tutto ha
da guadagnare.” Sulla stagione in corso, così prosegue: “Se
questa piazza è quella che ho lasciato, nessun traguardo è vietato.
Per conquistare i playoff, il pubblico farà certamente la sua parte.
Anche i giocatori faranno la loro. Hanno qualità ed esperienza e sono
guidati da un tecnico equilibrato e competente. L’ingaggio di Alfieri
ed Ambrosino, in particolare, l’ho caldeggiato anch’io e saranno
i primi che non mi dovranno deludere.” Probabile, infine, l’ingaggio
dello svincolato portiere Lorenzo Di Leo, ex Fasano e Giulianova.
Salvatore Blasco


GAZZETTA DEL SUD
Improta crede nella forza della squadra ma sprona i giocatori a dimostrare le
loro qualità Catanzaro, non è più tempo di alibi

Vito Macrìna

CATANZARO – Da ieri pomeriggio già operativo Gianni Improta con
compiti di trait d’union tra Società e squadra. Il ruolo calza a pennello
per l’ex baronetto di Posillipo, mentre la popolarità che vanta in città
lo porterà certamente a coagulare tutto l’ambiente sportivo, svolgendo
l’una e l’altra cosa con il tatto e l’esperienza che lo distinguono. Cosicché
sin da ieri si è trovato a proprio agio, anche perché ha avuto
bisogno di pochissime presentazioni: «Il mio ritorno a Catanzaro, anzi
nel Catanzaro – visto che le mie visite in città non si sono mai
allentate, è un fatto vorrei dire di cuore. Sapete che c’è un
feeling tra me e la città e in particolare tra il sottoscritto e il Catanzaro.
Quindi dico il vero quando affermo che sono felice di questa chiamata della
nuova Società. E a proposito aggiungerei che sarei venuto se l’invito
fosse partito da qualsiasi presidente del Catanzaro. Con il dott. Parente –
che ricordo giovane calciatore con lo stesso Catanzaro – non dico che
ho fatto i salti di gioia, ma certamente mi sento molto gratificato, anche perché
mi ricorda l’equilibrio e la passione del compianto avvocato Ceravolo».
– Quale, precisamente, il ruolo che svolgerà? «Agisco in
sinergia con la nuova proprietà societaria, compreso il dott. Poggi che,
come ho già potuto notare, si è buttato a corpo morto in quella
che, se me lo si consente, non è una avventura. Ho, infatti, cominciato
a sentire i programmi: ebbene sono rimasto meravigliato pensando ai recenti
trascorsi». – Gianni, ci sembra troppo mieloso, sia beninteso giustificatamente
nel suo nuovo compito. «Non è così. Sono un ottimista per
natura. Ma non sono alla sviolinatura. Potrei dire che non ne ho bisogno perché,
prima di tutto, conto di rendermi utile al Catanzaro. Se non avessi avuto questa
convinzione non sarei venuto, ma, come ho detto, sono convinto di quel che ho
detto. Del resto mi pare che il cambio di gestione societaria abbia incontrato
i generali consensi». – Cambiando discorso, quale il giudizio sulla
squadra, peraltro avendola vista più volta? «È ottima perché
composta da forti giocatori anche di qualità per la categoria. Sono contento,
in particolare, per aver ritrovato alcuni giocatori che ho allenato, quali Moscelli,
Ambrosino, Alfieri. Da questi ultimi due visto che il piccolo attaccante sta
facendo il suo dovere – mi attendo un finale di stagione con i fiocchi,
a compenso di quel poco che hanno dato sino a ora. Sono giocatori di qualità,
per cui lo devono dimostrare appieno». «Una pretesa – ha proseguito
– che vale per tutti i giocatori e non perché la reclama il sottoscritto,
quanto perché da domenica in avanti gli stessi giocatori non hanno più
alibi, fermo restando che, con quel che hanno passato per effetto della crisi
societaria, Gentili e i compagni si sono comportati da professionisti e qualcosa
di più». Quindi un’aggiunta da parte dell’uomo nuovo in Società:
«Una parola la vorrei dire per chi sta collaborando con il Catanzaro.
Per quel che mi riguarda continuerà a fare quel che ha fatto sino a ora
in quanto chi agisce nell’interesse del Catanzaro non soltanto continuerà
a essere gradito, ma godrà dell’appoggio della Società».
La società intanto pensa alla riorganizzazione dei quadri: Gianni Improta
è consulente area tecnica; Federico Camerino, dirigente con funzioni
di coordinamento tecnico del settore giovanile; Carmine Gallo, dirigente addetto
all’arbitro; Pasquale Bove, dirigente addetto ai rapporti con il tifo organizzato.
Da parte sua la squadra si è spostata ieri in un campo periferico al
quartiere Santa Maria per svolgere il collaudo sulla spalla. Non sono disponibili
i due squalificati Falco e Milone, nonché gli indisposti Machado, Toledo
e Ambrosino, l’allenatore Dellisanti ha schierato la seguente formazione: Gentili,
De Sanzo, Corazzini, Ciardiello, Pastore, Ascoli, Basile, Alfieri, Bertuccelli,
Ferrigno, Moscelli. Nonostante il campo in terra battuta, la squadra si è
mossa discretamente, ma con tanto brio. Infine da registrare che non sembra
chiuso il capitolo allargamento dell’organico e sia pure con il ricorso dagli
svincolati, peraltro non molti. Cosicché ieri è circolato nell’ambiente
il nome di Lorenzo Di Leo, 25 anni, già in forma al Fasano e al Giulianova
quale secondo portiere. Per la partita di domenica con il Gladiator potranno
entrare al campo gratis gli alunni e i relativi insegnanti delle scuole medie
ed elementari che ne faranno richiesta alla società.


GIORNALE DI CALABRIA

La vecchia gloria giallorossa sarà il consulente dell’area
tecnica. Nominati nuovi dirigenti

CATANZARO. Da giovedì Gianni Improta è ufficialmente (la notizia
l’avevamo anticipata già martedì scorso) un dirigente del
Catanzaro. Per il “baronetto di Posillipo”, come veniva chiamato
dai suoi tifosi sia a Napoli che a Catanzaro, è l’ennesimo ritorno
su una piazza che non ha mai lasciato veramente. E’ talmente profondo,
sentito e vissuto il suo legame affettivo con Catanzaro che Gianni Improta non
si è mai staccato mentalmente dalla squadra giallorossa. Anche nei periodi
in cui non ha avuto incarichi ha sempre seguito le evoluzioni della squadra,
pronto ad “intervenire” in caso di necessità o di chiamata.
E la chiamata, stavolta, è arrivata da Claudio Parente, il neopresidente
che dice di ispirarsi a Ceravolo, il presidentissimo che guidava iI Catanzaro
nell’anno in cui l’allora giocatore Improta condusse per mano la
squadra verso la riconquista della massima serie. Improta, 55 anni, entra nei
nuovi quadri giallorossi come “consulente per l’area tecnica”.
Sarà, in pratica, l’uomo di fiducia del presidente nei rapporti
con allenatore e giocatori. Improta ha un feeling particolare con i tifosi che
gli hanno sempre riconosciuto fedeltà e simpatia per la causa giallorossa.
“Il Catanzaro -dice- non si dimentica mai. A Catanzaro ho vissuto anni
bellissimi, coltivando amicizie vere. Per me, è come stare a Posillipo”.
Sulla nuova società guidata da Parente dice: “Confesso che è
tale il legame con questa città, che sarei ritornato anche con altri
presidenti. La circostanza che sia avvenuto con Claudio Parente, moltiplica
la mia voglia di far bene. Da qualche tempo m’auguravo che prelevasse
il Catanzaro, convinto che sia l’uomo giusto per l’auspicata rinascita.
La mia fiducia s’estende al suo socio Massimo Poggi, perchè le
società di calcio hanno bisogno di persone concrete e sagaci, che non
perdono mai di vista i bilanci. Anche al tempo di Ceravolo, fra chi lo affiancava,
c’era chi si occupava, più direttamente, dell’aspetto economico”.
Sul suo ruolo specifico Improta specifica che agirà “in diretto
collegamento con il presidente. L’importante -ag-giunge- è che
ci sia comunanza d’intenti. Il Catanzaro ed il suo pubblico hanno fortemente
bisogno di fiducia ed anche all’esterno dev’essere rilanciata l’immagine
della società dopo che i recenti problemi l’hanno in qualche modo
offuscata”. Quanto al campionato, Improta sottolinea che “se questa
piazza è ancora quella che ho lasciato, nessun traguardo è vietato.
Per conquistare i playoff, il pubblico farà certamente la sua parte.
Anche i giocatori faranno la loro. Hanno qualità ed esperienza e sono
guidati da un tecnico equilibrato e competente. L’ingaggio di Alfieri
ed Ambrosino, in particolare, l’ho caldeggiato anch’io e saranno
i primi che non mi dovranno deludere”. E’ probabile, intanto, che
la società proceda all’ingaggio dello svincolato portiere Lorenzo
Di Leo, dell’anno 1978, negli anni scorsi secondo portiere nel Fasano
e nel Giulianova. Dovrà fare il “secondo” di Gentili. Da
segnalare infine che la società giallorossa ha comunicato la nomina di
alcuni nuovi dirigenti. Il dottor Federico Camerino sarà il dirigente
coordinatore tecnico del settore giovanile; Carmine Gallo sarà il dirigente
addetto all’arbitro; Pasquale Bove fungerà da dirigente addetto
ai rapporti con il tifo organizzato. Un compito che Bove svolgerà certamente
al meglio visto che è, da sempre, uno degli esponenti più equilibrati
ed appassionati degli ultras giallorossi e del Catanzaro Club.


IL QUOTIDIANO

Intanto il portiere Gentili esterna la serenità ritrovata del gruppo:
«Ora vogliamo i play off» Il Catanzaro riabbraccia Improta
Torna “il baronetto di Posillipo”: sarà il nuovo direttore
generale

CATANZARO E’ atteso per oggi l’arrivo in città di Gianni Improta. L’ex
allenatore, nonché direttore sportivo del Catanzaro, ricoprirà,
secondo le intenzioni dei nuovi proprietari, un ruolo ancora da definire. Con
tutta probabilità, sarà il futuro direttore generale o sportivo.
Il “baronetto di Posillipo” potrebbe, a ogni modo, rivelarsi la persona
ideale nella veste di uomo immagine, capace di porsi come punto cardine per
i rapporti tra società e Lega. L’ex giocatore catanzarese, campano così
come il presidente della Lega di serie C, potrebbe operare come una specie di
dirigente full time, dedicandosi appunto a tempo pieno alla squadra, curandone
le relazioni con l’esterno. Un ritorno che riaccenderebbe il giusto entusiasmo
attorno alla tifoseria, “segnata” dalle ultime vicende societarie
prima che si arrivasse alla conclusione, con l’arrivo di Claudio Parente alla
presidenza. Quello di Improta è, indubbiamente, un tassello importante
verso un futuro più roseo. Intanto, la squadra riprende i ritmi ordinari
di allenamento, dopo che si è risolta positivamente l’emergenza del mancato
pagamento degli stipendi. Il neo presidente Parente ha provveduto a pagare tre
mensilità, da settembre fino a novembre, ed entro due settimane saranno
saldate anche le retribuzioni relative a dicembre. Dal punto di vista psicologico,
il team giallorosso è quindi in ripresa: «La situazione psicologica
è positiva, specie se paragonata ai mesi precedenti conferma Luca Gentili
. Attualmente, possiamo disporre di un punto di riferimento. Un particolare
essenziale per proseguire serenamente la stagione». Il numero uno pensa
anche ai play off da raggiungere: «Sarà dura centrare l’obiettivo.
Ma la squadra c’è, ora non possiamo tirarci indietro. Sarebbe utile inanellare
4-5 risultati utili. Adesso abbiamo una responsabilità in più
preferisco, comunque, questa situazione ed essere trattato da vero professionista
venendo, perciò, retribuito». Gentili conclude dicendo: «Nonostante
le critiche ricevute, penso che il mio vice sia un buon elemento». Nella
giornata di ieri, gli uomini agli ordini di Dellisanti hanno svolto una doppia
seduta. Marco Ciardiello ha ripreso ad allenarsi con i compagni. Non dovrebbero
esserci problemi di recupero. Anche Ferrigno si è aggregato al gruppo
dopo qualche giorno di stop. A causa della febbre che lo ha colpito, Machado
è rimasto a riposo. Oggi pomeriggio i catanzaresi disputeranno la classica
partitella infrasettimanale con i giovani della “Berretti”. Il manto
erboso del “Ceravolo” rimarrà ancora a riposo per preservarlo
in vista dell’incontro di domenica prossima con il Gladiator. La compagine campana,
che ha cambiato per l’ennesima volta la guida tecnica nella scorsa settimana,
è allenata dall’ex trainer giallorosso Fortunato Torrisi. SOCIETA’. Iniziata
ieri una serie di incontri con i gruppi di tifosi per ricreare entusiasmo. In
più si è risolto amichevolmente un arbitrato che si sarebbe dovuto
tenere domani alla Lega tra l’ex ds Cavallaro e la società.
Enrico Foresta

L’ISTAT PRESENTA IL RESOCONTO SULLA CALABRIA A CATANZARO

È stato presentato giovedì mattina, nella sala concerti di Palazzo
De Nobili, a Catanzaro, l’Annuario statistico 2002, tutti i colori dell’Italia”
dell’Istat. Presente il presidente dell’istituto nazionale di statistica,
Luigi Biggeri, alcuni dirigenti, il rettore dell’Università della
Calabria, Giovanni Latorre, ed il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, è
stato illustrato il volume di 732 pagine, con 26 capitoli con note introduttive
e bibliografia di riferimento e 433 tavole integralmente riportate sul cd-rom
che correda il l’Annuario. Nel corso dell’incontro con la stampa,
il presidente Biggeri ha detto che “l’Istat punta sempre di più
a radicarsi sul territorio e quindi a predisporre informazioni statistiche in
loco per dare un supporto adeguato alle amministrazioni locali in modo che quest’ultime
possano programmare al meglio le loro attività in base ai numeri forniti”.
Con l’Annuario statistico italiano l’Istat “fotografa”
la popolazione, i servizi generali, lo stato delle attività produttive,
della sanità, dell’agricoltura, dell’industria e dell’ambiente.
Il corposo volume è stato illustrato, nel dettaglio, da Giovanni Barbieri
e da Giuseppe Stassi, della direzione centrale per la diffusione della cultura
e dell’informazione statistica dell’Istat, e dal direttore dell’ufficio
calabrese dell’istituto di statistica, Giovanni Mannella. I due funzionari
hanno anche sottolineato il ruolo importante delle tecnologie per la diffusione
della statistica, ed hanno anche parlato del sistema utilizzato dall’Istat
per la raccolta dei dati, con particolare riferimento al lavoro svolto sul territorio
nazionale dai Centri di informazione statistica. Illustrati anche i prodotti
ed i servizi offerti via internet (www.istat.it). “Ad oggi – è
stato detto – il sito Istat riceve seimila visite giornaliere che generano più
di trecentomila contatti quotidiani”. Tra i dati statistici più
interessanti è stato evidenziato quello relativo al continuo calo demografico
in Italia, che rispecchia grosso modo un dato che si registra in diversi paesi
europei. I dati finali sul censimento della popolazione e delle abitazioni in
Italia, comunque, sono ancora in fase di elaborazione e dovrebbero essere disponibili
nel prossimo mese di marzo. Sempre a marzo, a Bologna, l’Istat presenterà,
per l’area del Centro-Nord, il volume illustrato stamattina nel capoluogo
calabrese.
Aumenta il numero dei disoccupati, cala la popolazione, il prodotto interno
lordo è basso, diminuiscono le aziende agricole, per cultura e spettacolo
si spende meno della metà della media nazionale: è quasi tutto
a tinte fosche il quadro che esce dall’Annuario statistico italiano dell’Istat,
presentato ieri mattina a Catanzaro, relativo alla Calabria. Per quanto riguarda
il lavoro, secondo il fascicolo curato da Maria Rosaria Mercuri, relativo al
2001, emerge che l’offerta ha registrato un aumento del 2,7%, corrispondente
a ventimila unità. Il tasso di attività nella regione è
del 44,7%, il numero di persone in cerca di occupazione è aumentati dell’1,6%
rispetto all’anno precedente ed il tasso di disoccupazione è aumentato
del 6%. Nel 2001 il tasso di disoccupazione generale, pur con un calo dello
0,3%, è risultato il più alto d’Italia, con il 25,7%. La
popolazione ha fatto registrare un decremento pari a -7.190 unità, e
nel 2001 si è anche accertato un ulteriore incremento del grado di invecchiamento
della popolazione, così come in tutto il Paese. La popolazione presente
in Calabria, secondo i rilevamenti del 2001, è risultata di 1.945.130
unità. Il prodotto interno lordo calabrese continua a “soffrire”,
sotto tutti i punti di analisi, comprese importazioni ed esportazioni. A differenza
della Calabria – rileva l’Istat – sia il Mezzogiorno sia l’Italia
registrano un incremento in termini reali delle risorse disponibili, pari rispettivamente
a 1,9% e 2,4%. Sul fronte dell’agricoltura, l’ultimo censimento
generale, nel 2000, ha rilevato in Calabria 196.191 aziende agricole, forestali
e zootecniche. Rispetto al censimento del 1990 il numero delle aziende è
diminuito di 15.771 unità. Un dato, questo, che si è comunque
registrato anche in tutto il Sud e nel resto del Paese. In aumento, invece,
la ricettività turistica calabrese. Rispetto al 1997 la dotazione di
posti letto è crescita del 5,6%, ed è pari a 193.433 posti. Risultati
negativi, infine, anche per quanto riguarda la cultura. In calo i visitatori
dei siti statali del patrimonio culturale (sia con ingresso gratuito che a pagamento),
flessione degli abbonati calabresi alla Rai-Tv, bassa la spesa pro-capite per
spettacoli teatrali, cinematografici, sportivi e di intrattenimento vario.

Autore

Davide Pane

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