CALABRIA: Progetto per i comuni sino a 3500 abitanti

Con una lettera inviata ai Sindaci della Calabria ed al Presidente dell’Anci Sergio Abramo, il Presidente della Commissione Riforme del Consiglio regionale della Calabria, Paolo Naccarato ed il Presidente della Commissione Politiche Comunitarie Giuseppe Pezzimenti hanno comunicato di aver predisposto un progetto di legge in favore dei Comuni fino a 3.500 abitanti.

Il progetto cerchera’ di affrontare una serie di questioni che sono state ritenute importanti per dare una mano alle tante piccole comunita’ che vivono sempre piu’ difficolta’ di vario genere fino al punto, in alcuni casi, da mettere a rischio i servizi essenziali. I due esponenti regionali invitano i Sindaci e il Presidente dell’Anci Calabria, ad esaminare il testo del progetto di legge ed a far conoscere il loro punto di vista ”direttamente impegnati tutti i giorni a misurarsi con questioni piccole e grandi nel tentativo di corrispondere positivamente alle attese dei cittadini”.
Naccarato e Pezzimenti auspicano emendamenti aggiuntivi, integrativi o soppressivi al loro progetto di legge ”che vuole essere la base per un lavoro comune, e che speriamo possa essere approvato in tempi brevi dal Consiglio Regionale della Calabria”. L’obiettivo del progetto di legge e’ quello di ”contrastare i fenomeni dello spopolamento dei piccoli comuni che garantiscono la salvaguardia ed il governo del territorio, prevedendo in loro favore misure di sostegno su temi di particolare importanza per favorire quanto piu’ possibile la permanenza del maggior numero di abitanti possibile”. Per Naccarato e Pizzimenti il testo normativo ”nasce dalla sentita necessita’ di prevedere misure organiche di sostegno ai piccoli comuni calabresi, con agevolazioni sia per i cittadini che per le Amministrazioni locali, non solo dal punto di vista finanziario ma anche mirate alla tanto agognata semplificazione amministrativa degli adempimenti e degli obblighi loro spettanti”.
Ed i due presidenti, ”per individuare gli obiettivi ed affrontare le problematiche specifiche”, hanno ritenuto, ”sulla scorta delle analisi effettuate sui comuni della Calabria” di assumere come limite ”demografico di ciascun comune il tetto massimo di 3.500 abitanti, comuni calabresi, in cui insistono, tra l’altro, situazioni di marginalita’ socio-economica e infrastrutturale, misurata, in base alla demografia, al livello di benessere, alla dotazione di servizi e all’orientamento turistico”. Il testo, spiegano i due consiglieri regionali prevede ”agevolazioni aventi carattere non solo finanziario, prevedendo la possibilita’ dello svolgimento congiunto in un solo esercizio di piu’ attivita’ commerciali, anche in convenzione con soggetti sia pubblici che privati, e la possibilita’ di autorizzare l’apertura degli esercizi commerciali nei giorni festivi anche in deroga alle disposizioni vigenti in materia”.
Da parte di Naccarato e Pezzimenti, ”e’ stata, inoltre, prevista l’attivazione di sportelli regionali multifunzionali in grado di accogliere in una sola unita’ organizzativa tutte le attivita’ di front-line per facilitare i piccoli comuni nell’accesso alle informazioni e agli atti prodotti dalla Regione Calabria”. Tra gli interventi che prevedono agevolazioni di carattere finanziario sono state previste sovvenzioni in materia di istruzione sia per il mantenimento in attivita’ degli istituti scolastici e sia per l’attivazione di forme sperimentali di teleinsegnamento, forme di aggregazione dei diversi livelli di insegnamento in raggruppamenti scolastici e attivita’ extrascolastiche.

E’ stata, inoltre, prevista una percentuale non inferiore al 10% dei finanziamenti stanziati per i bandi emanati in materia di formazione professionale, a valere sul fondo sociale europeo e sulle iniziative di Formazione Tecnica Superiore per i progetti che saranno realizzati nei piccoli comuni per i cittadini occupati e disoccupati ed alle iniziative di sostegno alla nuova imprenditoria. Tra le agevolazioni di carattere tributario, infine, sono previste misure per favorire le nuove attivita’ produttive, con la riduzione dell’Imposta Regionale sulle Attivita’ Produttive (Irap) nella misura massima possibile per un periodo di anni quattro. Tali agevolazioni sono previste per un periodo di anni sette per le nuove attivita’ avviate da donne o da giovani con eta’ compresa tra i diciotto e trentacinque anni”. (CNN 18.06.2004)

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Redazione

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