Rassegna stampa

Rassegna stampa di lunedì 10 febbraio

Coinvolgere quella infinità di gente innamorata dei colori giallorossi.

La lettera di Massimo, un tifoso che vive a Milano, ci mostra quanto sia ancora accesa la passione per le “Aquile”. Se fosse solo un gioco ..

Se fosse solo una squadra di calcio, vi darei ragione; se fossero solo due pallidi e opachi colori, vi direi anch’io non vale la pena perdere tutto questo tempo; se fosse solo un sogno irrealizzabile, penserei di dedicare il mio tempo ad un hobby più costruttivo…purtroppo signori non è così.
Il Catanzaro e Catanzaro (anche per chi vive fuori) è il buon 50% (dichiarato !!!) della nostra vita, affetti, amici, ma soprattutto IL CATANZARO… tutti noi siamo cresciuti chi più chi meno con questo DESTINO, i più fortunati hanno visto la serie A, altri (come me) si ricordano la serie B, (quella con Lazio, Bologna, Atalanta tanto per intenderci), i più piccoli vivono solo di mesti ricordi, ma un sogno accomuna tutti quanti: E’ QUELLO DI RIVIVERE I FASTI DI UN’ EPOCA ORMAI ABBASTANZA LONTANA.
Questi 13 anni di assoluto anonimato, hanno insegnato ad avere cautela sui giudizi, ci hanno reso cupi e scettici, ma ci hanno forgiato, 13 anni di delusioni non si cancellano con un avvicendamento societario (l’ennesimo), 13 anni d’ inferno non si lavano via con proclami o comunicati stampa…
Questi 13 anni ci hanno insegnato l’umiltà ed il rispetto nei confronti di piccole realtà sportive che alla fine hanno prevalso; ci hanno fatto capire cosa è la paura quando se lì sul punto del baratro, quando si rischia di fallire.

Questi 13 anni potevano cancellare definitivamente un amore che dura per ognuno di noi dal momento della nascita, ed invece SIAMO ANCORA QUI, A VIVERE, A SOGNARE, A FARE QUALUNQUE COSA PER NON FAR MORIRE QUESTA NOSTRA PASSIONE.
I signori che da sabato guidano la società sanno già che un durissimo lavoro li attende, ma noi saremo lì con loro ad incitarli a spronarli, ad aiutarli se ce lo chiederanno, e non saranno mai soli, i nuovi proprietari sono coscienti che l’impegno assunto con la città e con tutti i tifosi è molto più di un debito, avranno il tempo per lavorare avranno il tempo per far bene, remeremo tutti dalla stessa parte, non abbiamo, né vogliamo più delle promesse, vogliamo i fatti, vogliamo la serietà, rivogliamo il rispetto che ci è stato tolto in tutte le sedi, vogliamo una società forte, IN POCHE PAROLE RIVOGLIAMO IL NOSTRO CATANZARO, quello che lotta, quello che non si dà mai per vinto, quello che onora la maglia, quello che può anche perdere, ma che esce a testa alta da ogni situazione.
Non una vittoria subito, ma RISPETTO, IMPEGNO, ENTUSIASMO per ricominciare a VOLARE…IN FONDO SIAMO LE AQUILE DEL SUD, e da qualche parte sta scritto :

IL DESTINO DELLE AQUILE E QUELLO DI VOLARE.

BUON LAVORO ALLA NUOVA DIRIGENZA

Massimo Saverino

Gazzetta del Sud

NEL PRIMO GIORNO AL VERTICE DELLA SOCIETà,
IL PRESIDENTE CONFERMA I PROGRAMMI AMBIZIOSI

PARENTE SOGNA UN GRANDE CATANZARO

COINVOLGERE QUELL’INFINITA’ DI GENTE “INNAMORATA” DEI COLORI
GIALLOROSSI

 

Una giornata intensa anche quella di ieri del neo
presidente giallorosso, Claudio Parente. Ha prima di tutto avuto il suo bel da
fare nel rispondere alle centinaia di telefonate, naturalmente di
congratulazioni per la nuova carica, molte provenienti da tifosi del Nord e
anche da fuori Italia. E intanto da noi interpellato per farci dire le prime
incombenze da presidente (la visita ai capi degli Enti locali e l’incontro con
la squadra domani pomeriggio allo stadio) ne è nato un botta e risposta con il
quale si è andato al di là dei temi trattati sabato nella conferenza stampa,
fornendo succose novità. Si è cominciato con gli obiettivi immediati:
«Riportare serenità nell’ambiente della squadra. Sono stato calciatore e mi
rendo conto cosa hanno vissuto i ragazzi negli ultimi due mesi, soprattutto
perché non hanno avuto alcuno che infondesse loro certezze e tranquillità». E
quanto agli obiettivi, entrando nello specifico, ha detto: «Creare una società
forte, aprendo la partecipazione anche al territorio provinciale e regionale
dove ci sono molti simpatizzanti per il Catanzaro. Quindi, predisponendo una
base popolare per coinvolgere tutti i tifosi che, appunto, hanno a cuore la
squadra giallorossa. Il progetto, che intendiamo sviluppare nell’arco di 4-5
anni, alla fine dovrà vederci in categorie consone alla città, in uno stadio
modello e con un’organizzazione societaria da far invidia alle più titolate
società sportive». Ribadita la fiducia alla squadra, ha voluto dire qualcosa di
particolare sull’allenatore: «Lo apprezzo ancora di più perché non ha mai
speculato sui problemi societari di fronte a qualche risultato negativo. Sono,
quindi, fiducioso in quanto tornando tutto alla normalità, il mister
rappresenterà quel valore aggiunto per potere raggiungere i play-off». E,
quindi, venuto naturale al dott. Parente aprire una piaga che sta per
chiudersi; quella relativa al recente brutto periodo con al centro la
trattativa per il cambio di gestione: «È stato – ha detto – un periodo
tumultuoso. A novembre, insieme con il gruppo Mancuso, avevamo deciso di
mollare per dare la possibilità ad altri di portare energie fresche ed
entusiasmi nuovi. Poi il deludente intervento del gruppo Tallarida-Signifredi
che praticamente mi ha indotto a fare una proposta personale per evitare le
conseguenze drammatiche che si adombravano per la vita della società». Ci sono
state altre complicazioni… «Proprio così. Alcuni personaggi hanno deciso di
ergersi a protagonisti di operazioni squallide e tendenziose allungando i tempi
e inducendomi a mollare tutto. Ma, poi, è prevalsa la passione per il Catanzaro.
Purtroppo, il comportamento di quei personaggi cui accennavo hanno avuto
l’effetto di incrinare i rapporti con i Mancuso che ringrazio per quanto hanno
fatto per il Catanzaro». Tornando all’argomento prime mosse ha aggiunto:
«Inizieremo a riorganizzare i vari settori della società. Fra non molto
contiamo di presentare chi ci supporterà in questa stimolante ed entusiasmante
avventura per poter poi, con il prossimo campionato, stilare l’organigramma
definitivo che vedrà, per ogni ruolo, professionisti e manager di provata
serietà e capacità professionale». Parola di manager (e visto che Parente oltre
che fisiatra di successo è, appunto, manager delle sue strutture) c’è da
aggiungere con l’augurio che abbia lo stesso successo come nelle sue attività
imprenditoriali e professionali. E, se così, per il Catanzaro potrebbe aprirsi
un nuovo ciclo.

Il ritorno alla normalità societaria fa intravedere un
futuro roseo

CATANZARO – Sollevati i tifosi (e sia pure con il «contorno» di chi, come in
casi del genere, ama fare il bastian contrario) per la soluzione della crisi
societaria. E sollevata anche la squadra e, in particolare, i giocatori che
intravedono un ritorno alla normalità, anche per quanto riguarda la soluzione
del grosso problema che li ha assillati negli ultimi tempi, cioè il pagamento
degli stipendi arretrati che giorni or sono li ha costretti a ricorrere alla
messa in mora. E poiché dal momento in cui hanno cominciato a rivendicare il
loro diritto è passato del tempo, gli stessi giocatori si aspettano che la
liquidazione delle spettanze vada al di là dei due mesi già reclamati. La nuova
Società, e per essa il responsabile amministrativo, dott. Massimo Poggi, ha
annunciato nel corso della conferenza stampa di sabato che da oggi la cassa
della Società sarà riaperta, ma l’afflusso del team giallorosso sarà limitato
ai residenti in città in quanto il grosso del gruppo giallorosso rientrerà
domani in sede per riprendere la preparazione e, quindi, per riscuotere gli
stipendi arretrati. Il che fa parte dell’impegno assunto dai nuovi proprietari
del Catanzaro; impegno che, stando alla dichiarazione del dott. Poggi, sarà
mantenuto. Risolto questo problema si rientrerà, come si diceva, nella
normalità e come, del resto, si sono augurati tutti gli addetti ai lavori,
compresi i tesserati. Ma ecco il commento dell’allenatore Dellisanti sulla
nuova situazione: «Speriamo, finalmente, di poter riprendere a parlare di
calcio e aggiungerei di fare calcio all’insegna di quella tranquillità che è il
primo fattore per svolgere al meglio il nostro compito; voglio dire il mio e
quello della squadra. Si è parlato di una Società solida? – ha aggiunto –.
Ebbene non lo devo dire io che sta alla base delle fortune di una qualsiasi
squadra. Comunque, per quanto ci riguarda, una volta finita questa maledetta
crisi societaria vediamo di tentare il tutto per tutto per centrare l’obiettivo
che ci eravamo prefissi, ovvero il piazzamento nell’area play-off». Pur di
fronte all’handicap, gli abbiamo osservato, del mancato intervento nel mercato?
Nella risposta Dellisanti ha dato la sensazione di essere convinto di quanto
affermava: «Ne prendiamo atto ma niente di più. Sapete che vado sostenendo che
la squadra che ho a disposizione ha dimostrato di valere e anche di fronte a
difficoltà che se non sono state pari a quelle degli ultimi tempi poco ci
manca. E allora con la riacquistata tranquillità possiamo prenderci belle
soddisfazioni, naturalmente – e me lo auguro – con il convinto sostegno dei
tifosi». A proposito di mercato proprio nulla da fare? «So che il presidente
Parente ne ha accennato durante la conferenza stampa, con chiaro riferimento a
qualche svincolato. Quindi vedremo, fermo restando che anche così come siamo
possiamo fare bene». «Finalmente qualcosa – ha esclamato Ciardiello, uno dei
big della squadra Рsi ̬ mosso. Purtroppo, siamo costretti a rimanere sullo
scettico (riferimento al numero delle mensilità che saranno corrisposte, ndc ),
ma è assodato che daremo fiducia alla nuova Società e anche perché è costituita
da persone che conosciamo essendo appartenute al vecchio sodalizio. Il che va
guardato come segno di continuità che è fatto positivo. Uno e uno solo il
problema – ha aggiunto il difensore centrale – per quanto ci riguarda:
acquistare certezze e tranquillità». L’aspetto della continuità societaria
ripreso da Luca Gentili, il bravo portiere, il quale, guardando al di là della
corrente stagione, ha detto: «Speriamo che i nuovi dirigenti quanto a
responsabilità, facciano programmi seri per permettere a tutte le componenti la
squadra di rendere meglio. Ora c’è da finire il corrente campionato e non già
all’insegna dell’ordinaria amministrazione e visto che ancora ci può dare
qualcosa per poi traghettare nel prossimo quanto di buono c’è stato». (v. m.)

 


L’allenatore del Gela fa le carte al campionato: tra le delusioni cita il Catanzaro

Ruisi: il Foggia è di altra categoria
Di Franco Gallo

GELA – Nella penultima sosta stagionale le carte del girone meridionale della serie C2 le affidiamo a Pietro Ruisi, allenatore del Gela e profondo conoscitore di questo campionato. Il trainer palermitano, che nella sua lunga carriera ha anche allenato il Messina, traccia un bilancio del torneo: «Intanto direi che il livello di questo campionato è tornato sensibilmente ad alzarsi – esordisce Ruisi – era dai tempi in cui vi partecipavano squadre come il Messina ed il Catania che non si vedeva una tale qualità. Senza dubbio il Foggia merita la prima posizione. La squdra pugliese è bene allenata dal collega Pasquale Marino, un tecnico siciliano che si sta facendo ammirare anche fuori dall’Isola. Il Foggia, comunque, ha un organico importante e le due sconfitte consecutive dalle quali proviene sono da considerare una crisi passeggera. Adesso i rossoneri avranno il calendario dalla loro, dovendo affrontare il Tivoli e poi la Puteolana, per cui tornerano facilmente alla vittoria. All’80% il Foggia vincerà il campionato. Poi c’è il Brindisi, ossia una formazione con una rosa di nomi da fare paura. Una squadra che potrebbe ben figurare anche in serie superiore, purtroppo per loro si sono ritrovati sulla strada di un Foggia stratosferico. L’arrivo del nuovo tecnico Giorgini, poi, ha risolto alcuni problemini interni. Quindi ci sono quelle cinque/sei squadre che si contendono gli altri posti dei play-off. Il Frosinone ha costruito una ottima squadra, e l’attuale quarto posto ci sta tutto. Di seguito ci sono le due siciliane che possono ambire a pieno titolo ad un posto al sole. L’Igea Virtus sta, di fatto, ripercorrendo la strada della passata stagione. I messinesi hanno un ottimo allenatore, una buona intelaiatura di squadra e l’ultimo arrivato Marra può permettere il salto di qualità. L’unica cosa che manca, stranamente, è l’entusiamso dell’ambiente. Sento dire che il pubblico igeano mugugna, non capisco sinceramente il perchè. Ci sono tutte le condizioni per fare bene. Semmai, l’unica vera delusione di questo campionato è il Catanzaro. Ed è una delusione che mi dispiace parecchio. A parte che Catanzaro città e squadra mi stanno molto simpatiche. E’ un ambiente che merita palcoscenici certamente di maggiore spessore. E poi debbo dire che sinora quella giallorossa è tra le squadre che mi hanno maggiormente impressionato. All’andata, quando perdemmo al “Ceravolo”, ma anche ritorno, quando vincemmo al “Presti”, la squadra di Franco Dellisanti fece una ottima figura. Purtroppo le vicende societarie hanno finito con il condizionare pesantemente l’esito di questo torneo. Infine, una parola per il mio Gela. Stiamo facendo sicuramente bene. Siamo ad un punto dai play-off e la societÓ mi ha messo a disposizione un elemento del calibro di Lorenzo Battaglia. Non facciamo proclami, ma cercheremo di dare filo da torcere a chiunque, e se in dirittura d’arrivo dovessimo trovarci in gioco, beh, statene certi che ce la giocheremo alla meglio». Parola di Pietro Ruisi

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Redazione

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