Rassegna stampa

La festa del Catanzaro

Al Ceravolo invasione di tifosi. Ascoli: «Pronto per la B»
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO In un clima di festa, il Ceravolo ieri sera ha chiuso i suoi cancelli alla serie C1. Li riaprirà fra un paio di mesi ad una categoria superiore ed a squadre in cui si riconoscerà maggiormente. La gente ricorderà a lungo la bella stagione chiusa con la promozione in B. Com’era nell’aria, la sfida con l’Arezzo è stata un pretesto per radunarsi, applaudire, ringraziare, consumare le ultime emozioni. Era difficile rimontare tre gol ai toscani ma è stata una partita vera. In coda alla gara, dopo almeno un’ora e mezza di ristoro per gli atleti, di pausa per il pubblico che aveva assistito alla partita, di nuovo afflusso di altra gente, iniziava il grande intrattenimento organizzato dal comune di Catanzaro. Lo stadio si riempiva di una folla di ogni provenienza e fascia d’età. Gli spalti ed anche il terreno di gioco si animavano di anziani e giovani, di nuclei familiari e coppie di ragazzi, di tanti volti diversi da quelli della domenica, in cui non mancavano signori di età avanzata e bambini incuriositi dall’animazione.
Tanta gente che, forse, non conosceva neppure Corona o Toledo, ma che voleva unirsi all’allegria collettiva. Come il pubblico, tecnici e giocatori erano presentati con mogli, fidanzate e figli. C’era anche Giacomo Corona, pochi mesi e tanto fiato in corpo, ultimo arrivato nella famiglia del bomber. Non mancava anche Tomas Braglia, e, sulla scia di quel che era il padre da giocatore, è una promettente piccola peste. Poi iniziava il programma della serata, di un cartellone che aveva come vedette Nino Frassica, i percussionisti Capone ed i Bunghete, l’Orchestra Napoli, pon pon girl , cantanti. Sul palco, chiaramente, salivano i protagonisti della stagione, dirigenti e giocatori. Sciarpe e maglie giallorosse erano indumenti di rigore, indossati da protagonisti, da amministratori ed autorità, dagli animatori della serata. I giallorossi, soddisfatti dell’impresa compiuta, senza distinzione di presenze e meriti, hanno salutato, ringraziato, espresso la speranza di ritrovarsi nella prossima stagione. «Un mio particolare pensiero, va ai compagni che hanno giocato meno — ha detto Nicola Ascoli —, sono pronto per la B, al punto che vorrei che il campionato iniziasse domani». Uno che, invece, almeno alla ripresa non ci sarà certamente, è Robison Toledo: « Avevo promesso che all’Udinese non ci avrei pensato, prima di approdare in B con il Catanzaro e mi pare di averlo dimostrato. » Fra i più entusiasti c’è senz’altro il portiere Lafuenti: «Mi avete tutti accolto come fossi a casa mia. Mai ho avuto problemi di ambientamento». Un’altro che spera di rivedere questa folla è Ivano Pastore: «Se ho disputato la mia migliore stagione, il merito è di tutti».

Salvatore Blasco

Autore

God

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