Rassegna stampa

Ferrigno, cuor di capitano

Il “sindaco” è felice: «Non lascerei il Catanzaro neanche per il mio Napoli»
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Si continua a far festa. L’onda della promozione conseguita domenica scorsa ad Ascoli Piceno, non accenna minimamente a fermarsi. In città si continuano a improvvisare lunghi cortei e caroselli per le strade, le finestre sono tutte colorate di giallorosso e non manca un luogo, un vicolo o un quartiere dove qualcuno non stia intonando un coro da stadio o sventolando una bandiera delle Aquile.
Catanzaro è letteralmente in delirio, e il tutto in attesa dei festeggiamenti ufficiali con la squadra, previsti per giovedì 27 maggio. La stessa squadra che questa mattina, assieme alle famiglie, allo staff tecnico e a tutta la dirigenza, sarà ricevuta a San Pietro da Papa Giovanni Paolo II, per un Udienza Generale già programmata da diversi giorni e fortemente voluta da un caro amico della società di via Lombardi, don Lino Tiriolo. «Per noi è una gioia immensa – ha commentato il “Sindaco” Fabrizio Ferrigno – è un qualcosa che ci gratifica in modo particolare».
Anche tra i calciatori, l’euforia per la conquista del campionato cadetto non accenna a diminuire, e a poco valgono i discorsi sulla gara di domenica con l’Arezzo. «Oramai ci sentiamo appagati – ha continuato Ferrigno -. L’obiettivo prefissato, per lo meno nel corso della stagione, l’abbiamo già ottenuto, adesso vogliamo godercelo. Non so come raccontare l’emozione che ho provato, quando ho visto tutta quella gente ad Ascoli. Mi aspettavo di trovarne tanta, è vero, anche perché l’avevo letto sui giornali e appreso dai dati sulle vendite dei biglietti, ma ritrovarseli lì, così numerosi, è tutta un’altra cosa».
Una serie B conquistata sul campo, con fatica, tenacia e tanto coraggio. Quello stesso coraggio, che il capitano giallorosso ci ha messo, per servire di testa l’assist del momentaneo pareggio a Toledo. «A dir la verità ho ancora un occhio nero. Diciamo che è il mio tatuaggio per la serie B. Fa un male assurdo, perché ho preso in pieno volto una scarpata del portiere Marruocco, che cercava di rinviare. Tuttavia, non potevo tirarmi indietro. Dopo aver subito il gol del Chieti, abbiamo temuto di non riuscire più a sbloccarci. Ci sono molte cose che subentrano in quel momento nella testa di un calciatore: la tensione, il risultato che arrivava da Crotone e il ricordo della finale con l’Acireale. Ci siamo riscattati alla grande ed è stata una festa meravigliosa. Stupendo, quando abbiamo festeggiato con i tifosi al Ceravolo, dopo il nostro rientro in città, ancor di più, quando ognuno di noi è andato a festeggiare con le proprie famiglie».
Poi, ci parla del suo futuro in giallorosso e di quel giorno in cui ci confidò che avrebbe lasciato Catanzaro solo per una chiamata del suo Napoli. «Adesso le cose sono cambiate – ci ha rivelato a sorpresa – Catanzaro non la lascerei più nemmeno per il Napoli. Più che altro, spero di presentarmi al San Paolo il prossimo anno e di fare un gran gol. Non so se festeggerei, ma di sicuro sarebbe una grande soddisfazione».
Ma come mai questo amore innato per la maglia giallorossa? «Perché questa squadra, è come se fosse una mia creatura. Non voglio screditare il buon lavoro fatto dai nuovi arrivati, ma questa promozione la sento decisamente più mia e di tutti quelli che c’eravamo anche in C2, che lottavamo a denti stretti quando la squadra rischiava di sparire, che abbiamo sofferto dopo la finale persa con l’Acireale. Per noi questa promozione vale molto di più, perché questa città ci è entrata nel cuore».
Infine, commenta ironicamente la foto apparsa ieri sulle pagine de “Il Quotidiano”, che ritraeva il sindaco Abramo in ginocchio, di fronte al “sindaco” Ferrigno. «Ero molto imbarazzato, perché voleva consegnarmi la fascia tricolore e per farlo si è inginocchiato ai miei piedi. Io però, con la politica c’entro poco, preferisco continuare nel mio lavoro e occuparmi esclusivamente di calcio giocato».
DOMANI LA RIPRESA. Il campionato regolare è finito domenica scorsa ad Ascoli Piceno, ma i calciatori del Catanzaro, prima di potersi congedare per le vacanze estive, hanno ancora un doppio impegno da dover necessariamente affrontare. Domenica pomeriggio alle 18.30, le Aquile saranno opposte all’Arezzo, per la gara d’andata della supercoppa di serie C. Questa competizione, vede opposte la vincitrice del girone A della serie C1, con la vincitrice del girone B. La gara di ritorno, in programma a Catanzaro sempre alle 18.30, è invece fissata per giovedì 27 maggio. A tal proposito, per domani pomeriggio è fissata la ripresa degli allenamenti. L’appuntamento è per le 15.30 allo stadio Nicola Ceravolo.

Domenico Concolino (19/5/04)

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God

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