Rassegna stampa

In ventimila a Catanzaro a festeggiare per le strade

Da Gazzetta del Sud

Contagiati dal tifo i quartieri: senza eccessi i giovanissimi a Gagliano e fuochi d’artificio a San Leonardo. Tanta gioia anche ad Ascoli

Catanzaro in Serie B Assieme ai supporter giallorossi pure semplici cittadini si sono riversati in Piazza Prefettura e in Corso Mazzini

CATANZARO – Una città nel pallone, in particolare ieri pomeriggio, dopo la conclusione della partita di Ascoli. E non soltanto per le estrinsecazioni dei tifosi veri e propri (e hanno dimostrato di essere molti e ben al di sopra dei circa diecimila che erano presenti al “Del Duca” di Ascoli), ma anche di semplici cittadini che seguono le vicende del Catanzaro per “sentito dire”. Insomma una partecipazione collettiva per festeggiare il ritorno in Serie B del Catanzaro, probabilmente incentivata dalla rivalità che si è creata con il Crotone. Di sicuro la gran festa che si è fatta ieri ha rievocato quelle che sono state fatte in occasione delle tre promozioni in Serie A. E non soltanto in città, ma, come è stato, segnalato, in molti centri della provincia e anche fuori provincia. Festa che è cominciata dalla mattinata di ieri e, naturalmente, da parte di quei tifosi ottimisti e anche perché, dopotutto, al Catanzaro contro il Chieti sarebbe bastato il pareggio per conquistare la Serie B. Ecco che, sin dalla mattinata, su Corso Mazzini si sono visti tifosi passeggiare con in mano bandiere, sciarpe e vessilli giallorossi. Il che è successo anche nei vari quartieri e pure, come è stato segnalato, in alcuni centri dell’interland, come Soverato, Botricello e qualche altro paese dove il tifo giallorosso è stato sempre presente. Nel primo pomeriggio, invece, un autentico raduno in Piazza Prefettura; una piazza diventata colorata tra le macchine bardate di ogni cosa che fosse giallo e rosso, i tifosi con bandiere, sciarpe e vessilli. Erano tutti ad ascoltare la radiocronaca della partita diffusa dalle radio ad alto volume delle stesse macchine. Un gruppo (all’inizio erano circa duemila) che via via si è ingrossato sino a raggiungere le ventimila presenze. L’andamento della partita si percepiva anche da lontano. Si sono zittiti soltanto per alcuni secondi al gol del Chieti, per far seguito alla prima esplosione di gioia alla… replica di Toledo. Un fragore, invece, alla rete di Giorgio Corona, accompagnato dall’assordante suono prolungato dei clacson delle macchine e da quello delle apposite bombolette. Alla fine della partita l’urlo liberatore di ogni residuo timore per la conquista della Serie B. «È fatta; è fatta», gridavano in molti tra abbracci collettivi, anche tra persone che non si conoscevano. Difficile raccogliere qualche parere nel frastuono delle grida. «Ci voleva – è riuscito a farsi sentire un uomo di mezza età – dopo dodici anni di C2». Intanto in piazza prefettura divisa dal serpentone di macchine ferme e anche autofurgoni carichi di tifosi che non soltanto hanno bloccato Corso Mazzini, ma che ha paralizzato la strada che da Pontegrande attraversa quasi tutta la città. Sulla stessa strada bloccati gli autobus del trasporto urbano. E per molte ore piazza Prefettura e Corso Mazzini nella tratta del centro (un pezzo di marciapiede nei pressi di Piazza Roma è stato dipinto di giallo e rosso) sono state trasformate in uno stadio ribollente di tifo sfrenato. Ma sensi eccessi. La conquista della Serie B festeggiata anche nei quartieri. A San Leonardo anche con fuochi di artificio. A Gagliano con molti giovanissimi era presente uno dei consiglieri della gestione Ceravolo, Raffaele Zinzi. «Una vittoria – ha commentato – come quelle del passato probabilmente per la simpatia che si è conquistata la dirigenza giallorossa. L’aspetto più bello è la partecipazione dei giovanissimi, ma senza eccessi, con molti che hanno seguito la squadra n casa e fuori anche da parte di coloro che risiedono nella città del centro nord per varie ragioni. Quanto alla squadra, merita appoggio incondizionato perché è un patrimonio della città e perché la B comporta «uscite» più consistenti. In redazione, intanto, sono arrivate le congratulazioni di alcuni ex allenatori del Catanzaro. Da Venezia, dove risiede, si è fatto sentire Giorgio Sereni che ha firmato l’ultima promozione in A del Catanzaro. Da Cesena; Agatino Cuttone che tre anni or sono ha condotto la squadra giallorossa sino alla finale playoff con l’Acireale. Intanto un episodio curioso successo nella sala registrazione dell’emittente Telespazio presenti gli onorevoli Pierluigi Castagnetti, Agazio Loiero, e il senatore Donato Veraldi hanno sentito un grido proveniente dalla regia da dove arrivava l’eco della radiocronaca della partita, producendoci entrambi in uno scatto alla Mennea verso la stanza della stessa regia e credendo che il Catanzaro avesse segnato il gol della vittoria. Era quello del pareggio e Castagnetti sapendo che i colleghi parlamentari sono tifosi del Catanzaro si è rivolto all’intervistatore, dicendogli: «È meglio che sospendiamo». La squadra rientrerà in sede con il volo Roma-Lamezia oggi delle ore 11. E all’aeroporto sarà attesa dai tifosi per un’altra giornata di festa. VITO MACRINA

Meritata promozione dei giallorossi: ad Ascoli con il Chieti arriva la vittoria che vale il salto nella serie cadetta

ASCOLI – E’ accaduto quel che doveva accadere, quel che è stato giusto: l’apoteosi del Catanzaro che ritorna nella Cadetteria dopo quattordici anni di attese, di illusioni, di speranza. Stavolta è certezza. Si può gioire, si può fare festa. E festa è stata ad Ascoli, dove il sogno si è concretizzato, con il ritorno delle Aquile giallorosse in Serie B. Il Chieti ha provato ad arginare la furia, ma nulla poteva bloccare l’entusiasmo in campo e sugli spalti e così la vittoria del Catanzaro, apparteneva alla naturale storia di una stagione che non poteva essere vanificata. 2-1 sul campo e l’esplosione di gioia ha inizio. Ecco di nuovo il Catanzaro laddove si era assentato quattordici anni addietro. Eccolo tornare in serie B, consacrandosi grande sul manto erboso di Ascoli. Ed è stata festa grande per gli oltre settemila indomiti tifosi giallorossi, che hanno fatto diventare del loro colore un “Del Duca” che ha ospitato pochi aficionados locali ed alcuni addetti ai lavori. Ad Ascoli i tifosi del Catanzaro sono giunti in ogni modo (54 pulman e migliaia di auto), tutti volevano esserci per dire che in una giornata del genere loro c’erano ed avevano urlato “Serie B”. Tifosi che sono giunti anche dal Nord Italia, come quelli che hanno esposto lo striscione “Catanzaro Club Milano”. Ma erano presenti anche emigrati in Svizzera e tantissimi catanzaresi residenti nelle regioni del Centro Italia. Tantissimi gli striscioni esposti, di vario genere, con varie scritte, ed anche con tanti ricordi come quello di Massimo Palanca, bomber marchigiano che ha calcato con successo i campi di serie A. I tifosi calabresi hanno occupato tutta la curva Nord dello stadio e gran parte della tribuna scoperta, migliaia le bandierine giallorosse con la scritta “B”. Insomma, sembrava che il Catanzaro fosse la squadra di casa e che non si giocasse ad Ascoli contro un Chieti ormai proiettato al futuro senza più niente da chiedere a questa annata calcistica. I pochi tifosi della squadra abruzzese, comunque, hanno seguito la partita dalla tribuna lasciando la curva sud praticamente deserta con al centro uno striscione di protesta con scritto: «Per il nostro orgoglio: nessuno». Agli uomini di Braglia sarebbe bastato anche un pareggio ma l’incontro è stato “vero” e sicuramente non di fine stagione. La squadra di Pagliari ha fatto il suo dovere senza regalare nulla, senza fare sconti. E ne è scaturita una partita accettabile sotto tutti i punti di vista anche se la partita vera l’hanno fatta i tifosi del Catanzaro che hanno iniziato a festeggiare già dai primi minuti di gioco e continuato durante e dopo l’incontro con inni, cori, canti, etc.. C’è stato soltanto un momento di leggera paura quando sono stati gli abruzzesi a passare in vantaggio al 26′ della prima frazione di gioco con un bel tiro in corsa di La Canna che dal limite dell’area di rigore è riuscito a superare l’estremo difensore del Catanzaro Lafuenti dopo una deviazione di Pastore. La squadra di Braglia ha reagito subito. I tifosi si sono fatti sentire più del solito e per il Catanzaro la risposta è arrivata subito. Neanche un giro di lancette e Toledo va in rete dopo una bellissima azione sulla sinistra di Ferrigno che si è liberato di tutti ha calciato, il portiere del Chieti Marruocco ha deviato sul palo e Toledo si è fatto trovare pronto all’appuntamento col gol facendo rete al 27′. La festa è così ripresa a più non posso con i sostenitori giallorossi che hanno iniziato ad incitare i propri beniamini in ogni modo ed evidenziato l’attesa e l’importanza di questa promozione attesa da parecchio ma sicuramente meritata. Il Catanzaro ha poi continuato ad attaccare nella speranza di passare in vantaggio. C’è voluta tutta la bravura del portiere del Chieti Marruocco per limitare i danni ed arrivare al riposo sul risultato di 1-1. Sulle conclusioni di Ascoli e Briano, sul finire del primo tempo, infatti, Marruocco si è fatto trovare pronto negando ai due giocatori del Catanzaro la gioia del gol. Un risultato che già faceva comodo alla squadra calabresi che, comunque, non si è accontentata ed ha continuato a giocare. Nella ripresa, infatti, la supremazia territoriale della squadra di Braglia è continuata ed al 31′, su un rapido capovolgimento di fronte, è arrivato l’atteso gol del 2-1 ad opera di un bravo Corona più lesto di tutti a superare Marruocco. A quel punto i sostenitori del Catanzaro hanno iniziato a festegiare consci del fatto che la promozione, ormai, era nelle loro mani. Ed è finita proprio così col punteggio di 2-1 e con un salto di categoria atteso da quattordici anni. Un migliaio di tifosi giallorossi sono riusciti anche ad entrare in campo per fare grande festa e le forze dell’ordine si sono trovare in difficoltà nel tenerli a bada ed a distanza di sicurezza rispetto al rettangolo di gioco sul quale è continuata la partita. Nel Catanzaro è piaciuto in particolare Briano che ha guidato la sua squadra alla vittoria, aiutato da Corona e Toledo, autori delle reti, e dalla ottima coppia centrale formata da Pastore e Zattarini. Senza nulla togliere agli altri scesi in campo questi cinque hanno brillato nella gara contro un Chieti che ha fatto il possibile per terminare ilcampionato almeno con un risultato positivo ma contro la determinazione dei giocatori del Catanzaro si è dovuto praticamente arrendere. I giocatori calabresi, a coronamento di una splendida stagione, hanno così voluto ringraziare i tifosi che specie in quest’ultima partita li hanno seguiti in tutti i modi con ore e ore di viaggio finalizzate a poter dire: “Io c’ero”.

GIULIO LUCIDI

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