Rassegna stampa

Rassegna stampa di lunedì 18 novembre

Tre punti utili alla classifica e a ritrovare fiducia

Il Quotidiano

Segna su punizione a tempo scaduto e regala un successo salutare
Alfieri salva il Catanzaro
Partita non bella, ma contava soltanto il risultato

CATANZARO ­ Il Catanzaro cercava la vittoria scacciacrisi. E il risultato l’ha centrato. Ma quanta sofferenza. Ad esaudire tutti i desideri ci ha pensato Alfieri, a tempo abbondantemente scaduto, quando il cronometro segnava già il 3′ minuto di recupero sui 5 concessi nel secondo tempo. Una punizione magistrale, quella del centrocampista giallorosso che non ha lasciato scampo all’ex Siringo. Una parabola perfetta che ha portato il pallone, calciato nei pressi del vertice destro dell’area di rigore, ad aggirare la barriera e ad infilarsi alla sinistra del numero uno pugliese.
Fino a quel momento, la squadra diretta dalla panchina da Franco Cittadino, sostituto dello squalificato Dellisanti, aveva mantenuto un costante predominio territoriale. Squadra lunga, distanza eccessiva tra i reparti, ricorso continuo ai lanci lunghi dalle retrovie, fasce sfruttate soltanto in rare occasioni. Di sicuro non è stata una bella partita. Troppo alta la posta in gioco, tuttavia, per andare per il sottile con questioni stilistiche. Contava solo il risultato. E quello gli uomini di Dellisanti lo hanno ottenuto, interrompendo il digiuno di vittorie che durava dal 15 settembre (1-0 sul Gela). Il Catanzaro può recriminare sugli infortuni che hanno tolto di scena, uno dopo l’altro, Ambrosino, Ingenito, De Sanzo e Bertuccelli.
Adesso la speranza è che quel gol serva a sbloccare una squadra che era partita col piede giusto, e che si è persa strada facendo. Una risposta la si avrà tra una settimana, quando i giallorossi si recheranno a fare visita all’Igea Virtus, reduce dalla sconfitta di Gela.
Cittadino conferma la squadra di una settimana fa con l’unica eccezione dell’inserimento di De Sanzo sulla destra e lo spostamento di Milone al centro per la squalifica di Ciardiello. In avanti Moscelli, scontata la squalifica, riprende il posto al fianco di Ingenito. Passano alcuni secondi ed il Catanzaro, in uno stadio silenzioso per la protesta dei tifosi, si fa già vedere dalle parti di Siringo. Logiudce, dal fondo, crossa per Moscelli, anticipato di un niente. Per vedere un altro tiro occorre però attendere il 10′. Alfieri vede il portiere fuori dai pali e tenta di sorprenderlo con un tiro da 40 metri, mancando di poco il bersaglio. Passano due minuti ed il Catanzaro torna a farsi pericoloso sull’asse Logiudice-Moscelli: il primo crossa dalla sinistra ed il secondo incorna a colpo sicuro, ma la sfera viene deviata in angolo dalla testa di un avversario. La Fidelis Andria effettua la prima uscita al 13′ e crea le premesse per fare male. La Cava taglia dentro per Spinelli che solo davanti a Gentili manca l’aggancio.
Il Catanzaro torna a farsi pericoloso alla mezzora. Ambrosino, di testa, serve in profondità Ingenito, bravo a smarcarsi, ma impreciso nel tiro, che finisce a lato. E’ questa l’ultima azione di Ambrosino, costretto al 36′ ad uscire dal campo dopo un duro colpo alla caviglia. Gli esami radiografici effettuati nell’ospedale Pugliese sembrano avere escluso problemi seri. Passano pochi minuti ed i padroni di casa perdono anche Ingenito. L’attaccante si produce in uno stacco aereo per deviare in rete un traversone dalla sinistra di Logiudice, ma, probabilmente perché spinto, manca l’impatto col pallone e cade rovinosamente a terra con la schiena. Sarà sostituito dall’inizio della ripresa da Bertuccelli. La prima frazione si chiude con Moscelli che ruba palla, apre per De Sanzo e si proietta a chiudere il triangolo sul cross del difensore, peccando, però nella mira.
La Fidelis Andria si fa vedere ad avvio di ripresa. Spinelli viene servito nello spazio tra Milone e Pastore, ma calcia malamente a lato. Il Catanzaro comincia a provarci dalla distanza ma Alfieri (4′) e Logiudice (17′) sbagliano la mira.
Con un Catanzaro sempre più proteso alla ricerca del vantaggio, i pugliesi creano la loro grande occasione al 20′, ma ci mette una pezza Corazzini, gettandosi tra i piedi di Spinelli pronto a battere a colpo sicuro dopo un controllo in area. I giallorossi ci riprovano al 33′ con Folino (subentrato a Ambrosino) ma il colpo di testa su traversone di Machado (che aveva rilevato De Sanzo, anche lui infortunato) finisce malamente a lato. Nello stesso minuto la Fidelis Andria resta in dieci per l’espulsione, per doppia ammonizione, di Timoniere. Sembra l’episodio destinato a cambiare il volto della gara, ma la superiorità numerica giallorossa dura poco, visto che un paio di minuti dopo si fa male anche Bertuccelli (con le tre sostituzioni già effettuate), costretto al 38′ ad uscire completamente dal campo dopo alcuni primi trascorsi fermo davanti alla panchina.
E quando ormai quasi più nessuno, tra lo sparuto gruppo di spettatori presenti sugli spalti, sembrava crederci più e la nebbia calava insidiosa sul Ceravolo, è arrivata la magia di Alfieri.
Alessandro Sgherri


Gazzetta del Sud

LE INTERVISTE / Tre punti utili alla classifica e a ritrovare fiducia

Vito Macrìna

CATANZARO – Con una esplosione di gioia i pochi spettatori che continuano
a rispettare gli appuntamenti casalinghi del Catanzaro hanno scaricato la tensione
accumulata in 90 e passa minuti di sofferenza. E dopo pochi minuti dalla conclusione
della gara Franco Cittadino (sostituto dello squalificato Dellissanti) ha dichiarato:
«Un gol schiacciacrisi quello che ci ha permesso di vincere. Soprattutto
con la crisi che era di natura psicologica. Comunque tengo a sottolineare come
i ragazzi abbiano creduto sino alla fine e sino al momento liberatorio del gol-partita.
Quanto all’andamento della gara abbiamo chiuso gli avversari nella loro metà
campo non permettendo loro di giocare in quanto siamo stati sempre presente
in ogni zona del campo». Una vittoria, gli è stato osservato, che
può fungere da toccasana dei “mali” dimostrati dal Catanzaro
anche in quest’ultima partita? «Mi auguro di sì, visto che la squadra
ha allontanato un altro tabù, quello delle vittorie che non si riusciva
a ottenere anche per mera sfortuna in quanto ha giocato bene tante partite.
Credo, perciò, che questo ritorno al successo restituirà tranquillità
ai ragazzi; tranquillità che è necessaria per un buon rendimento».
Quindi Cittadino ha dichiarato: «Tutti i giocatori sono stati splendidi
e hanno voluto la vittoria a tutti i costi. Hanno creato diverse occasioni da
gol che non sono riusciti a concretizzare per imprecisione e sfortuna. Mi riferisco,
in particolare, al colpo di testa di Folino». «Non abbiamo disputato
una bella partita – ha dichiarato Moscelli – però questo
gol e questa vittoria possono rappresentare una svolta per un futuro migliore.
Abbiamo avuto il merito di attaccare dal primo al 94 minuto visto che il gol
vincente lo abbiamo ottenuto nel recupero. Spesso giochiamo male perché
siamo nervosi, perché abbiamo paura di sbagliare, anche se in certi frangenti
si potrebbe fare meglio. Comunque è augurabile che questa vittoria ci
consenta di riacquistare il morale». Si è defilato Alfieri, autore
del gol decisivo. Nell’antistadio lo aspettavano i genitori arrivati da Salerno,
secondo abitudine quando il Catanzaro gioca al “Ceravolo”. Intanto
De Sanzo a chi gli ha osservato che la squadra non ha giocato bene ha replicato:
«Non ci interessava in questa occasione sciorinare bel gioco. Volevamo
vincere per conquistare i tre punti e, quindi, muovere la classifica, e prenderci
una dose di fiducia. Fiducia carente che a causa dei risultati stentati nell’ultimo
periodo, non ci consentiva di giocare nelle condizioni migliori. Il nostro obiettivo,
quindi, era ritornare a vincere per cui l’averlo fatto credo che sia un merito
notevole della squadra consentendoci di superare il momento difficile».
«Non credo sia il caso – ha detto Pasquale Logiudice – di
andare a scandagliare come abbiamo vinto. Intanto lo abbiamo fatto meritatamente
e non è la prima volta che si vince nei minuti di recupero. Questa volta
è toccato a noi che, mi pare, siamo in largo credito con la fortuna.
E allora mi auguro che la vittoria abbia gli effetti benefici che è lecito
attendersi».

LE PAGELLE / Gentili totalmente inoperoso

Gentili s.v. L’inconsistenza del reparto offensivo pugliese gli ha consentito
di passare un pomeriggio di tutto riposo.
De Sanzo 5,5 Fisicamente non ancora a posto si vede che soffre l’aggressività
del proprio avversario. Nel primo tempo si è fatto notare per qualche
inserimento sulla fascia e un paio di cross pericolosi.
Corazzini 6 In qualche frangente è stato disattento nell’applicazione
del fuorigioco mentre ha difeso con attenzione. Impreciso nei rilanci e negli
scambi.
Milone 6 Preciso e attento non ha dato «spago» al suo avversario
che nelle rare volte in cui si è proposto ha trovato una valida contrapposizione.

Pastore 6 Raramente si proietta per lo scambio ma il suo compito lo svolge con
diligenza e decisione.
Ascoli 6,5 Non si ferma mai e in ogni parte del campo si fa trovare dai compagni
per scambiare e impostare. Recupera una infinità di palloni e contrasta
su ogni avversario.
Ambrosino 5 Prima di infortunarsi aveva incontrato difficoltà ad entrare
in partita specie negli inserimenti offensivi.
Logiudice 6 Si è proposto sulla fascia sinistra con insistenza e continuità
anche se non sempre con precisione. Con i suoi inserimenti ha creato parecchi
problemi alla difesa avversaria.
Ingenito 5,5 Non riceve molti palloni ma quando ha l’occasione per segnare non
riesce ad essere preciso e concreto. Poi si infortuna e deve uscire per infortunio.

Alfieri 6,5 Ha il grande merito di aver realizzato il gol partita con un pallone
di potenza e di precisione. Sul piano del gioco non si era, comunque, visto
molto specie in fase costruttiva.
Moscelli 5,5 Parte bene e riesce a essere pericoloso in un paio di circostanze
ma poi, marcato stretto dai difensori pugliesi, non trova il tempo e gli spazi
per andare a rete.
Folino 6 Corre e si impegna sino allo spasimo anche se non è al meglio
della condizione fisica. Ha l’occasione per sbloccare il risultato ma il suo
colpo di testa manda il pallone a sfiorare il palo.
Bertucelli 5 A parte l’infortunio che nel finale lo costringe a lasciare la
squadra in dieci, non riesce a incidere e a penetrare nella difesa avversaria.

Machado s.v.

Autore

God

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