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Le pagelle di Vittorio Ranieri

Lo zoom sulle prestazioni dei giallorossi in Catanzaro-Fidelis Andria

Gentili s.v.: Praticamente inoperoso per tutta la partita. Spettatore non pagante.

De Sanzo 6: Tanto impegno e senso della posizione. Dai suo piedi è partito
qualche cross pericoloso. (dal 14’ st Rodrigo Machado 6.5: Non molto in
campo, giusto il tempo per far vedere qualche numero dei suoi. Porta lo scompiglio
nella retroguardia pugliese, procurandosi la punizione per il gol-vittoria di
Alfieri)

Corazzini 7: Indubbiamente il migliore del pacchetto arretrato. Dimostra di
attraversare un buon periodo di forma.

Milone 6: Svolge il suo compito con impegno e senza sbavature, anche facilitato
dall’inconsistenza offensiva degli avversari.

Pastore 6: Vedi Milone.

Ascoli 6: Ci mette l’anima in campo. Recupera molti palloni, ma non appare
lucido come in altre circostanze. Inseguo sull’ammonizione stante la diffida.

Ambrosino 5.5: Fino a quando è rimasto in campo non si è visto
molto. Evanescente. Sfortunato per l’infortunio occorsogli. In bocca al
lupo per un pronto recupero. (dal 36’ pt Folino 6: Dà più
vivacità alla manovra, ma si vede che non è al top della condizione).

Lo Giudice 6.5: Partono dai sui piedi i cross più pericolosi. Il solito
lottatore, oltre ad essere un preziosissimo jolly anche difensivo.

Ingenito 5.5: Una sola conclusione all’attivo. Per il resto non si è
visto molto, anche perché non molto assistito dai compagni. (dal 1’
st Bertuccelli 5.5: E’ sfortunato perché entra in campo con la
squadra a corto di idee prima di infortunarsi).

Alfieri 6.5: Mai come questa volta salvatore della patria. E’ piaciuto
di più in altre circostanze, ma ha il gran merito di aver regalato al
Catanzaro i tre punti con una prodezza balistica. Nel primo tempo si segnala
per una bella conclusione dai 40 metri con Siringo fuori dai pali.

Moscelli 6: Ci teneva da impazzire a castigare, ancora una volta, la sua ex
squadra, ma così non è stato. Si è dato da fare svariando
su tutto il fronte d’attacco, ma non concretizzando molto.

Autore

Vittorio Ranieri

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