Dalla Curva

Cantando sotto la pioggia: festa giallorossa per la vittoria che sa di rivincita

Tifosi del Catanzaro in estasi dopo il successo sull’Acireale targato Corona.
I commenti di Calabria G. e Bart “Tre punti meritati contro una squadra forte”

di Francesco Ceniti

Cantando sotto la pioggia. E’ la cartolina che arriva da Catanzaro dove i tifosi giallorossi sono scesi in strada al termine della partita vinta per 1-0 sull’Acireale. Bandiere, balli, cori (“Tutti a Bari, tutti a Bari”, dove forse si giocherà la gara con il Martina) e clacson spianati. E l’acqua che cadeva dal cielo è servita da coreografia per il tuffo dei giocatori dopo il triplice fischio dell’arbitro.
Era una gara particolare quella contro i siciliani. E non solo per l’importanza della posta in palio (prima contro terza), ma soprattutto per un ricordo da cancellare, una data di giugno che sembrava l’ennesima pagina nera della storia giallorossa e invece si è trasformata, due mesi dopo, nel primo capitolo di un nuovo romanzo. Ora il finale di questo liBro non è ancora scritto, ma intanto questa volta tocca ai tifosi dell’Acireale tornare a casa delusi e scorati. Chiariamo subito una cosa: il Catanzaro vincendo non ha rubato nulla. Le dichiarazioni di fine gara rilasciate dal tecnico granata Costantini sono frutto di quello che in dialetto si definisce “imbunnamento”. Per carità comprensibile, ma la partita ha detto altro.

E allora riviviamola. Il Ceravolo era gonfio di speranze e spettatori (circa 20.000), ma nel primo quarto d’ora è stato l’Acireale a muoversi meglio anche se non ha impensierito Lafuenti. Braglia ha richiamato i suoi che si sono scrollati di dosso la paura iniziando a spingere. Da questo momento la gara è passata sotto il controllo del Catanzaro che ha segnato con Corona, ma l’arbitro ha annullato per un fallo di mano dello stesso attaccante (che ha confermato negli spogliatoi, facendo notare però il precedente tocco di braccio di un difensore in area di rigore non visto dall’arbitro). Ma il boato della folla è stato solo rinviato perché il nostro bomber ha realizzato poco dopo con un bellissimo tiro.

Era il principio della festa. Fino al 30’ della ripresa (vero, Costantini?) i giallorossi hanno controllato il vantaggio senza problemi, pungendo in contropiede. Poi l’imponderabile: un guardalinee si fa male. Gioco fermo per 10 minuti e quando si riprende a correre, l’Acireale spinge con insistenza. Si resta in 10 per l’espulsione di Dei e Lafuenti compie una vera prodezza su un tiro ravvicinato. Nel recupero i siciliani segnano, ma sulla respinta del nostro portiere il fuorigioco sembrava molto netto. Saltano i nervi alla panchina siciliana (non ci pare che di ricordare scene simili da parte dei nostri dirigenti quando abbiamo perso la finale play off), ma poi arriva il fischio finale.

Alla fine il commento dei nostri tecnici del forum (Bart e Calabria Giallorossa) ci sembra la migliore disamina. “Buona prova dell’Acireale, ma vittoria più che meritata da parte del Catanzaro”. Si canta sotto la pioggia, ma presto potrebbe uscire un arcobaleno giallorosso.

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Redazione

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