«Quando sei stanco e senti quel boato prendi e vai, nun senti più fatica»

Tommaso Dei in una inconsueta intervista di G.A. Cuomo: «Quello che stò a vive a Catanzaro nun l’ho mai vissuto, è una follia collettiva, è esaltante»

Tempo fa apro un vecchio almanacco e mi metto un po’ a curiosare fra le squadre di quel campionato… era il 98-99 e il catanzaro militava, come nei precedenti 7 e nei successivi 4, nel girone “C” della serie C2. Sarà capitato anche a voi di ricercare qualche volto noto di attuali giallorossi nelle rose delle altre squadre, e così ti scorgi un imberbe Briano in amaranto (in B) e un pettinatissimo Ferrigno insieme a Pastore e altri ancora nelle fila del Giulianova, in serie C1 (c’erano anche Delle Vedove, De Sanzo e Giglio in quella squadra ma questa è un’altra storia…). Finita di passare in rassegna la C2 prima di chiudere l’almanacco un’ultima curiosità: Chissà se c’è Luiso in A. Eccolo…Vicenza, il toro in serie A. Quand’ecco che nella formazione dell’Empoli spunta il volto che non t’aspetti, la sorpresa più inaspettata… il nostro Tommaso Dei, fra gli undici titolari in un Castellani stracolmo. Dei…in una formazione di A. Ma è lui?

Tommaso, ma te la ricordi la serie A?

“Ma che stai a scherzà?” Mi risponde così il nostro simpaticissimo laterale di difesa, estroverso e solare come una giornata di maggio al Ceravolo… “Esperienza bellissima, me ricordo tutto, erano gli stadi che sognavo fin da bambino, me sò fatto 14/15 panchine e una presenza,contro l’Udinese, non me lo scorderò mai. Mezz’ora circa, ero subentrato a un mio compagno. A Empoli mi portò Del Neri, quando andò via lui le cose cambiarono, con Sandreani non avevo lo stesso rapporto”.

Tommy è romano, romano e laziale. E’ nativo di largo Preneste, quartiere da sempre caratterizzato da una fortissima presenza di studenti catanzaresi. “E’ una passione da quand’ero ragazzino, facevo il raccattapalle all’Olimpico e uno dei cimeli più cari che ho è la maglia di Ruben Sosa, un episodio simpatico è legato all’anno in cui la Lazio (che lui chiama orgogliosamente “La Mia Lazio”) si giocava la scudetto col Milan contro la fiorentina ed io ero in panchina contro i rossoneri. Il mister mi disse di scaldarmi, e mentre facevo gli esercizi un cameraman sentendomi parlare e riconoscendomi come laziale mi dava gli aggiornamenti da Firenze. Poi non entrai più…”

Parliamo un po’ di Catanzaro: Braglia ti ha utilizzato come laterale di destra nel 3-4-3 e come laterale basso nel 4-4-2. Quale posizione prediligi in campo?

“Io me vedo trequartista dietro ‘e punte…” risponde spero scherzosamente Tommy… “Scherzi a parte mi piace di più col 3-4-3, c’è più corsa, ma anche col 4-4-2 mi sto trovando bene”. Alchè gli suggerisco di provare a chiedere a Braglia di provarlo in quella posizione, magari già da domenica contro l’Acireale… il mister toscano lo vedo abbastanza malleabile rispetto alle richieste dei singoli. Se a un giocatore piace una posizione perché costringerlo in altre zone del campo…? “Si, me manca solo questa… già me dice che sò un po’ matto, bischero dice lui… “ Ma hai ma trovato un mister più burbero? “Orrico (altro toscano) era un po’ così… Braglia è un grande mister, ha un grande rapporto con tutti ed è molto corretto. Secondo me il suo è un atteggiamento, non è così burbero in fondo…”

Tommy tu hai sentito odore di grande calcio. Chi è il giocatore che ti ha più impressionato? “Zidane, senza dubbio. Lontano anni luce degli altri. Un ballerino con gli scarpini…” Grande definizione, Tommy. Ci sono giornalisti che ne cercano una simile da anni, arrivi tu e … tac. Ma non hai conosciuto Civeriati, ne saresti rimasto folgorato…

E il tuo idolo da ragazzino? “Franco Baresi, senza dubbio… e poi nel mio ruolo mi piace tanto Cafu, quel “pezzo” su Nedved in un derby fu straordinario. E poi ride sempre mentre gioca… (e mastica sempre mentre ride, gli faccio notare…). Grande”. Io invece sogno un mondo in cui Cafu dopo una partita col Brasile dice “Ho Jucado comu Dei, du Catanssaru…”.

Una domanda che avrei sempre voluto fare a un calciatore è la seguente: ma si sentono in campo i cori della curva? E’ veramente influente l’apporto del pubblico? O state in campo e pensate solo a fare la partita? Dei: “Ma che stai a scherzà?” era la risposta che volevo, da sempre. Avrei pagato per una risposta così. Contrariamente gli avrei detto “Vabbè, grazie lo stesso” e mi sarei tolto la vita…

E invece: “quando sei stanco e senti quel boato nun te ne frega un c…o, prendi e vai, nun senti più la fatica, te senti solo d’annà…” Grande. “Io so un tipo abbastanza freddo, ma quello che stò a vive a Catanzaro nun l’ho mai vissuto, è una follia collettiva, è esaltante. Il coro che preferisco è quello dell’ingresso in campo, SIAMO LA MASSIMO CAPRARO, dà un senso di potenza incredibile…”

A Taranto Dei era squalificato, l’ho chiamato all’ingresso in campo per non farlo sentire lontano… “Ero a Monza, stavo andando alla partita di mio fratello che gioca nel Varese, altro mondo, altro approccio al calcio. Quando m’hai chiamato ho messo in viva-voce la “Massimo Capraro” (detta così sembra un brano presentato a Sanremo, o un inno come la Marsigliese) e mia cognata che era in macchina con me s’è spaventata… “ma che giocano in casa?” ”No, è a Taranto”… Siamo fatti così…

Tommy che ne dici di Luiso? La gente a Catanzaro stravede per lui che non ha neanche ancora segnato…“E’ arrivato fuori forma, per colpe non sue. Non giocava da mesi, e non è facile mantenere il ritmo-gara. Poi ha fatto un gran bagno di umiltà e ha lavorato tantissimo, s’è fatto apprezzare da tutti e ora non credo di sbagliare se dico che è uno dei giocatori più importanti e decisivi che abbiamo… (vedi Taranto)”.

Hai mai litigato con un tecnico? “Si ma per colpa mia, nel Sora di Castellucci. Volevo giocare ma venivo da un infortunio e c’era chi stava meglio di me. Poi l’ho capito, io sono uno che cerca di non fare mai problemi”.

Saluto Tommy invitandolo a Roma a prendere un caffè dalle parti del centro appena sarà un po’ più libero, magari a maggio…”Si, a maggio vojo esse già in vacanza, io so uno che nun s’abbronza facilmente e c’ho bisogno d’annà ar mare presto, e quest’anno ce vojo annà prima dei giocatori del Crotone…”

Grande Tommy e… Fhora Gabbuuuuuuuu!

 

GA Cuomo

 

Autore

God

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