Rassegna stampa

Catanzaro, il “toro” scalpita

Pasquale Luiso avverte l’Acireale: «Al Ceravolo dettiamo legge, non ci fermeremo»

«Baratterei il mio digiuno di gol con la promozione in B»

MENO quattro. Continua il count-down che porta alla sfida epocale di domenica prossima. Catanzaro-Acireale non sarà una semplice partita di calcio, ma molto di più. In gioco c’è una finale da vendicare, un tabù da sfatare e un traguardo da inseguire. La città si stringe attorno alla squadra, come sempre accade nelle occasioni importanti, trasferendo al Ceravolo un entusiasmo che, oramai, attanaglia migliaia e migliaia di tifosi giallorossi sparsi in tutto il mondo. «Sono felice che sia così ­ ha rivelato Pasquale Luiso raggiunto al termine dell’allenamento di ieri -, preferisco che ci sia molto entusiasmo attorno alla squadra piuttosto che indifferenza. I miei compagni sono tutti calciatori d’esperienza, perciò non penso che possano farsi condizionare da tutto questo. La finale dello scorso anno deve essere necessariamente vendicata e la concentrazione deve essere necessariamente massima».
Tanto meglio allora, se queste considerazioni vengono proprio da un uomo dell’esperienza di Luiso. Il “toro” sprizza entusiasmo da tutti i pori, lo si vede in campo, con la grinta devastante che ci mette, lo si vede quando corre sotto gli spalti, al termine di una gara estenuante come quella di Taranto. «Segnare all’ultimo istante ­ ha ammesso ­ è stata una soddisfazione inspiegabile. Erano tre punti che non potevamo lasciarci scappare, ecco perché ho esultato a quel modo. è una gioia che ho condiviso con tutti i compagni». Così scatenato sarà difficile tenerlo in gabbia, specie adesso che il suo allenatore nota gli evidenti progressi nella sua condizione. «Io sono arrivato a Catanzaro in punta di piedi, senza pretendere da subito un posto in squadra. Le scelte dell’allenatore le ho sempre rispettate senza polemiche, senza mai mancargli di rispetto. D’altronde io non giocavo da cinque-sei mesi e ad Ancona avevo disputato solo un paio di gare. Ho fatto un bagno d’umiltà, mi sono messo sotto e ho cercato di recuperare la condizione. Adesso sto molto meglio, ma credo che anche il mister se ne sia reso conto». Quindi prenota un gol per le prossime giornate. «Sono un attaccante ed è normale che il gol mi manchi, anche perché sono uno che ne ha sempre fatti tanti. Conto di rifarmi nelle quattro gare che restano senza dimenticare che baratterei volentieri il mio digiuno prolungato, con la promozione diretta in serie B. Questa squadra ha le carte in regole per vincere il campionato, lo sapevo quando accettai il trasferimento, e ne sono più che convinto adesso che sono diventati miei compagni di squadra. L’Acireale non ci regalerà nulla, è l’ultima occasione che hanno per agganciare la vetta. Io però sono felice che si presenti una squadra che voglia giocare a calcio e che ci consenta di avere ampi spazi a disposizione. Fino a ora al Ceravolo abbiamo dettato legge, di certo non ci fermeremo proprio adesso».

Domenico Concolino

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God

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