DROGA: Operzione ”Coccodrillo”, 6 arresti

Sei persone, vicine ad una cosca mafiosa, sono state tratte in arresto dalla Guardia di Finanza a Lamezia Terme nell’ambito di una operazione antidroga. Due delle persone arrestate sono state poste agli arresti domiciliari. I particolari dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa.


E’ stata chiamata “Coccodrillo”, l’operazione antidroga realizzata questa mattina dai Baschi Verdi della di Lamezia Terme, contro il dilagante fenomeno di traffico e spaccio di eroina in città. E dall’operazione emerge che Lamezia Terme è il crocevia del traffico di sostanze stupefacenti in Calabria. Gli uomini dal Basco Verde della Guardia di Finanza hanno stroncato una banda di spacciatori composta da 14 persone, sei delle quali tratte in arresto in esecuzione di altrettanti provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Lamezia Terme, Antonio Battaglia, su richiesta dei sostituto procuratore della Repubblica, Elio Romano, titolare dell’inchiesta. Nell’ambito della stessa operazione sono stati notificati sei avvisi di garanzia e due provvedimenti cautelari con l’obbligo della firma. Due dei sei destinatari dei provvedimenti cautelari sono stati posti agli arresti domiciliari. Sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti continuato e in concorso. I destinatari dei provvedimenti in carcere sono Nicola, Antonio, Aldo e Massimo Gualtieri, mentre Giuseppe Tedesco e Francesco Mancuso sono stati posti agli arresti domicilia. Nei confronti di Giuseppe Mancuso, e Pasquale Cristiano sono stati emessi due provvedimenti cautelari con l’obbligo di firma. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi nei confronti di Antonio Villella, Caterina Butruce, Cocento Franceschi, Fabio Conedera, Nuncio La Pusata e Cristian Cristofaro.

L’operazione portata a termine questa mattina è il risultato di un’attivita’ investigativa durata un anno, nel corso della quale i Baschi Verdi hanno svolto un paziente lavoro di intelligence. Per la Guardia di Finanza l’operazione “Coccodrillo”, non “rileva soltanto quale ennesima riprova del ruolo di crocevia del traffico di sostanze stupefacenti assunto dalla città di Lamezia Terme a livello regionale, ma anche quale elemento corroborante l’ipotesi che individua l’attività delittuosa dello spaccio di droghe pesanti quali una delle preferite dalla cosche della ‘ndrangheta lametina”. Tra le persone tratte in arresto, fa rilevare la Guardia di Finanza, “ci sono due esponenti della cosca Torcasio: Nicola e Antonio Gualtieri, entrambi imputati anche nell’ambito di un procedimento penale istruito dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per reati di mafia”. Dalle indagini è emerso che a capo della banda di spacciatori, arrestati oggi, vi era Antonio Gualtieri, nei confronti del quale è stato compiuto un attentato dal quale è uscito illeso. Per le Fiamme Gialle questo episodio è da ricollegare alla guerra di mafia tra le cosce lametine per il controllo del traffico di sostanze stupefacenti. (CNN 14.04.2004)

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Redazione

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