La presentazione della 29ª giornata

A cura di Danilo Colacino

Finalmente!!! Quello che noi,
accomunati a tutto il popolo giallorosso, aspettavamo
da molto tempo si è materializzato in quel di l’Aquila. Infatti, era dal 3
novembre dell’anno scorso che il Catanzaro non
riusciva a conquistare l’intera posta in palio lontano dal “Nicola Ceravolo“. Un’astinenza durata esattamente 152 giorni.
Ormai era diventato una sorta di tormentone che si riproponeva,
puntuale, in occasione delle trasferte. Del resto, una compagine che ha i
requisiti per puntare alla promozione diretta non può
accontentarsi, neppure, di tenere una perfetta media-inglese. Purtroppo non
basta. Serve qualcosa di più dei punti che si otterrebbero vincendo tutte o,
quasi, le partite interne e pareggiando la maggior parte di quelle esterne. Come è noto, la matematica non è un opinione e, perciò, ci
permettiamo di sottolineare che siamo di fronte a dati oggettivi. Al di là di queste considerazioni, il terzo successo
ottenuto fuori dalla terra di Calabria ha avuto degli immediati riflessi in
classifica. Infatti, ha consentito alle Aquile di stare in scia del Crotone, rimanere appaiate all’Acireale e superare la Viterbese. Ragion per cui, si preannuncia
un finale “thriller” in cui la spunterà chi avrà più energia e una
migliore tenuta nervosa. Da qui alla fine del torneo mancano sei partite. E’
facile prevedere che si tratterà di altrettante
battaglie. Sembra che la truppa di Piero Braglia si
stiano preparando ad affrontarle nel modo migliore. Purtroppo, però, anche le
avversarie non danno segni di cedimento e, tranne qualche imprevista sbandata,
non accennano a mollare. E’ il caso dei pitagorici capaci di rimontare lo
svantaggio iniziale grazie a una buona dose di fortuna
mista ad una grande determinazione. Gli fanno eco i granata
di Maurizio Costantini che, pur faticando, battono il
Teramo. Insomma, siamo consapevoli che sarà dura riuscire a spuntarla.

Intanto, dopo aver registrato la mancanza di scontri
diretti nel turno precedente, non possiamo dire lo stesso della ventinovesima
giornata che si apre con uno scoppiettante Benevento-Crotone.
Per i sanniti, che ancora si leccano le ferite della batosta rimediata a Chieti, si tratta dell’ennesima opportunità per sperare di
agganciare il quinto posto. Non vorranno fargli strada
i rossoblù che, se dovessero uscire sconfitti da
questo match, vedrebbero vacillare la loro leadership. In occasione di Catanzaro-Sambenedettese diciamo
che, oltre all’auspicio di assistere a uno spettacolo in campo, siamo sicuri di
vedere una grande festa sugli spalti. Infatti, si
confronteranno due tifoserie corrette e appassionate, capaci di esprimere il
loro attaccamento ai colori sociali in tutti gli stadi d’Italia. Per quanto
riguarda l’esito, sapete benissimo per chi batte il nostro cuore e, quindi, ogni
commento sarebbe superfluo. Un’altra sfida che si preannuncia
parecchio interessante è Chieti-Acireale. I
padroni di casa, malgrado siano in una posizione tranquilla, hanno dimostrato
di non voler far sconti a nessuno. Gli ospiti sono avvertiti. Fermana-Taranto, come spesso si sentiva dire in
passato, è l’ultima spiaggia per entrambe. Tanto ai canarini
quanto agli ionici occorre, assolutamente, vincere
. Per Foggia-Giulianova i pronostici della vigilia sono
tutti a favore della Marino-band, tornata a mietere
successi dopo la positiva soluzione dell’intricata
vicenda societaria. Un discorso analogo vale per Lanciano-Paternò.
In merito, nonostante l’exploit dei siciliani ai danni della quotata Viterbese, non ce la sentiamo di dar loro molte chance. Per noi l’unico “rischio” è quello di
sbagliare clamorosamente in caso di un risultato a sorpresa. Sicuramente più
equilibrata sarà Martina-Vis Pesaro. In
questa partita sia i pugliesi che i marchigiani
cercheranno di far bottino pieno per allontanarsi dalla zona calda. Sora-Viterbese si preannuncia
come il derby della “verità” in cui costateremo se, il pesante ko rimediato dai gialloblù alle
falde dell’Etna, è stato il classico incidente di percorso. Non potrebbe
esserci banco di prova più attendibile. Chiudiamo, infine, con Teramo-L’Aquila. Le due squadre saranno
accomunate dal fatto di essere corregionali e da un
senso di profonda amarezza che le pervade per aver fallito i rispettivi
obiettivi. Forse, paradossalmente, solo gli ospiti possono ancora tenere accesa
la fiammella della speranza. 

Danilo Colacino

 

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Redazione

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