Intervistiamo

Catanzaro non aspetta

Scritto da Davide Greco

Nelle parole di Cunzi c’è il quadro della situazione, il riassunto dolente e introspettivo di chi dice di dare il massimo e non ottiene risultati. La consapevolezza di buttar via moltissimi punti per errori banali, che inevitabilmente si ripetono. Non ci si diverte più

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Cunzi, la nostra bandiera, siede in sala stampa e tira fuori un discorso a cuore aperto. Innanzitutto dichiara di dover esser lui, in questo momento negativo, a sedersi davanti i microfoni per spiegare quel che sta accadendo in casa giallorossa.

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Non è per nulla semplice e dopo l’iniziale parentesi tecnica, Cunzi risponde ad una domanda un po’ più ficcante su quelli che sono i veri problemi di questa squadra, che ha tutto quello che serve per far bene, ma a volte sembra perdersi in un bicchier d’acqua (è proprio il caso).

Dal tono delle sue parole traspare subito l’amarezza che probabilmente è anche quella dell’intero spogliatoio.

Evangelista si scioglie in un ininterrotto e sincero monologo, il cui tema cardine è che la squadra in questo momento esprime in classifica quello che realmente vale.

È un concetto che non passa inosservato perché sembra una dichiarazione di resa, un sentito mea culpa, come se la squadra fosse mentalmente bloccata dalla convinzione di non riuscire a fare meglio di cosi. Si palesa manifesto un forte senso di sfiducia, dettato forse dal futuro che sembra destinato a rivoluzionare il presente.

Quando Cunzi afferma che “Catanzaro non può fare questo campionato”, rivolge un chiaro invito a tutti i compagni a rendersi conto dell’importanza di vestire questa maglia.

Si rende conto da solo che la squadra si è adagiata su una situazione di comodo. Forse il messaggio mediatico sull’anno di transizione non è stato sufficientemente stimolante per il collettivo. Magari, è servito per dare maggiore credibilità all’operato societario, ma questo è valso solo agli occhi dei tifosi perché la squadra evidentemente ne ha risentito.

Non c’è fondo allo scoramento. E lo stesso Cunzi, poco dopo, tira in ballo la “transizione” superandola di slancio e dichiarando in maniera ferma e decisa: Catanzaro non aspetta!

E allora vediamo un po’: Cunzi dice che la piazza non può aspettare oltre, sulla bocca dei tifosi rimbalzano i nomi dei due presunti responsabili, le previsioni danno cambiamenti importanti a giugno. Sommiamo il tutto e ci ritroviamo una squadra che aspetta il futuro e gioca senza grossi stimoli per il presente.

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Lo si capisce dall’approccio a certe partite e dalla determinazione nel voler conseguire il risultato. Sembra quasi che i punti necessari siano quelli per stare a galla, tanto nei play-off o ci arrivi o non ci arrivi cambia poco. I play-out si dovrebbe riuscire ad evitarli, quindi tutto sommato il macro-obiettivo di una salvezza dignitosa è al momento centrato. 

Il Catanzaro di oggi è tutto qui.

Un complesso sistema di vorrei ma non posso, di potrei ma non ci riesco. Insomma i derby dispiace perderli, ma alla fine sono partite come le altre, ci tengono solo i tifosi. I ragazzi del Rende, invece giocano e si divertono.

È per questo che hanno vinto, perché erano bambini che si tuffavano nelle pozzanghere.

 

Davide Greco

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Davide Greco

23 Commenti

  • bell’articolo. secondo me, non è una questione di aspettare o non aspettare. stiamo aspettando da tanti anni. parliamo di numeri – gli unici concreti -: il catanzaro ha una media spettatori che lo colloca al terzo/quarto posto nel girone c (dopo catania e lecce). tutti noi tifosi non meritiamo questa posizione di classifica e continue delusioni sui derbies. non voglio attaccarmi alla storia del catanzaro: ne abbiamo una gloriosa ma non è con quella che si vince. guardiamo al presente: siamo tanti. pochi club hanno tifosi così attivi sui social. secondo me la squadra tecnicamente non è da questa classifica. potete dire quello che volete ma a me il rende domenica è sembrato poco più che squadretta, non certo 10 punti più di noi. è qui il punto che secondo me cunzi evidenzia. loro ci mettono più fame. i nostri sembrano meno affamati. devo riconoscere che con dionigi la squadra corre di più ma forse con erra era più coperta. io non credo che il catanzaro sia più debole del rende, credo sia solo una questione di testa. e, per favore, non parlatemi più di transizione: è solo oppio per il tifoso. in serie c quasi tutte le squadre vengono rivoluzionate a giugno. anche il rende di quest’anno,su 24 giocatori ne ha 8-9 dell’anno scorso (lo ha detto trocini, il suo tecnico). in serie c – mai come in questi anni – per vincere bisogna spendere. e noi non abbiamo speso molto. io ringrazio Noto di essersi preso il fardello della conduzione societaria ma ci dica la verità che comunque rispettiamo: un imprenditore da solo non può reggere il costo di una serie c di alta classifica. questa è la verità. i campionati in c non si vincono con programmazione ma con $. quando il lecce si permette di mettere caturano in panchina (considerate che caturano ha uno stipensdio quanto la somma di letizia, infantino e corado), quando il catania si permette di mandare in panchina russotto (che da noi sarebbe titolare fisso inamovibile) ma di che programmazione stiamo parlando? qui ci vogliono solo $. Grazie a Noto per vaer messo quello che può ma non ci venga a dire che è un anno di transizione. Per tutte le squadre ogni anno è di transizione

    • Scusami però il Rende ha speso meno del Catanzaro, però ha più punti di noi. I calciatori sono più motivati? Hanno fame di risultati? Ed allora non è questione di soldi ma di trainer che non riescono a motivare e a trarre il meglio dai calciatori. Vedi Dionigi per esempio. Pensa a Zanini che ogni anno da terzino ha fatto gol in doppia cifra, come mai ora non riesce a segnare? Chiedilo a Dionigi.

      • Certo hai ragione che il rende ha speso meno di noi; di più molto meno di noi. Eppure ha più punti (1/3 più di noi!). Può darsi che tu abbia ragione e sia solo una questione di trainer. Resta però il tema di fondo e cioè che nè il rende nè questo catanzaro con il miglior trainer saliranno in serie b. se non hai una squadra corazzata non sali: fine della storia. e non c’entrano trainer, dg o ds. se al dg gli dai 100.000,00 euro e gli dici fammi una suadra ti arriva lukanovic. se gli dai 1 milione ti arriva caturano. questa è a differenza

        • Va bene non andare subito in B, ma qui si lotta per non retrocedere.<br />
          Comunque anche in A ci sono squadre che con pochi soldi fanno la loro bella figura, tipo il Chievo

  • Catanzaro e tutti i suoi tifosi!!!!!!!!!……………non meritano questa REALTA’……………..non ce la facciamo piu’di assistere ogni anno alle stesse manfrine e non ce la facciamo piu di subire umiliazioni………….a pochi km quattro gatti fanno la seria A e noi…………..che facciamo stiamo a guardare cosa? Non pretendiamo la serie A ma di sicuro meritiamo un campionato che rispecchi il nostro blasone e la nostra cultura calcistica che i nostri padri ci hanno trasmesso. UC UC UC UC UC UC finchè morte non ci separi!! Complimenti per l’articolo

  • Non vi fate infatuare dalle parole del discepolo cunzi cretino ad accettare di parlare mandato a fare intervista di compianto . Secondo me non dicono verità su qualcosa che gira intorno alla società e che non se ne frega più niente dei tifosi e che a quanto ho capito da quello che leggo sui siti si guarda la partita a casa con un bicchiere di birra in mano e fa bene.

  • Caro Presidente io l’abbonamento in un momento di rabbia lo stracciato Lei mi sa che calmo calmo ci sta prendendo tutti per i fondelli da lezione di pazienza moralità ecc.ecc,Le ricordo che per molto ma molto meno l’anno scorso il suo Precedessore è stato oggetto di una campagna INFAME coinvolgendo anche la famiglia in maniera veramente vergognosa,ora Lei dice che va tutto come previsto ci sono PURE i "giornalisti"che si allineano a l’anno di transizione vuol dire che il prossimo anno anch’io mi prenderò un anno di "transizione" non venendo allo stadio e penso che non sarò il solo………..

  • caro colleghi di tifo, qua e anche fuori di qualcuno ha dimenticato tante cose che la gente dice e poi rinnega vedi le parole su cunzi o su altri giocatori e via dicendo, noi veri tifosi siamo qui a scrivere per scaricare la rabbia esprimendo i nostri pensieri, ad aggrovigliarci le budella per le partite che prendono strane e strampalate pieghe, ma di sicuro non toglie lo sguardo attento di noi tifosi per le vicende che succedono o le mezze parole dette o non dette la scriteriata frase – è un anno di transizione" non so a voi ma a me suona strana sta cosa….cmq spero non aver toccato le corde di qualcuno con questo mio pensiero…. sempre e per sempre forza aquile giallorosse

  • Caro presidente se non avevi voglia potevi rinunciare, almeno saremmo andati in D per fallimento, andarci per demeriti sportivi è un record. Cosentino ha fatto il contrario, i primi anni ci ha messo impegno e soprattutto soldi, spero che la tua tattica inversa paghi FORZA AQUILE!!!!

  • Il primo a non rispettare il gruppo con queste dichiarazioni è proprio il napoletano.<br />
    Ma è naturale, non è un titolare, si ritrova con due anni di contratto grazie all’ex suo amico Preiti e tenta l’ultima carta.<br />
    Bene per i boccaloni, anche se sono convinto che non conosce l’italiano e voleva dire altro.<br />
    Improta per il Catanzaro si sarebbe buttato nel fuoco.

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