Intervistiamo

Picchia la moglie: “se lo meritava!”, poi aggredisce i carabinieri

Il fatto accaduto a Gimigliano
 

Sembrava un tranquillo pomeriggio a Gimigliano, fin quando una donna in preda al panico non ha chiamato il 112 urlando all’operatore di essere stata violentemente picchiata dal marito.

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Il racconto della vittima appare confuso ma, in pochi minuti, il militare della centrale operativa di Catanzaro riesce a carpire quanto necessario per inviare sul posto una pattuglia che si trovava in zona.

Una volta arrivati nell’abitazione i militari hanno subito visto diverse tracce di sangue sul pianerottolo oltre ai cocci di un vaso di ceramica, probabilmente rotto durante una lite avvenuta tra due coniugi.

Subito dopo è arrivata la donna, in un forte stato di shock e sul cui volto erano evidenti dei segni di percosse appena ricevute. Non è lucida nel suo racconto ma riesce comunque a spiegare ai carabinieri quello che a suo dire ha appena subito, avvisandoli che il marito, sebbene si fosse momentaneamente allontanato, stava per tornare.

I militari hanno allora richiesto l’intervento dei sanitari del 118 per curare la malcapitata e poi si sono appostati attendendo l’uomo, un 36enne, O.D., già noto per alcuni precedenti per maltrattamenti nei confronti sempre della stessa moglie.

Una volta arrivato, la pattuglia è intervenuta ma il 36enne, con un atteggiamento aggressivo e minaccioso, ha iniziato a prendersela anche con i carabinieri rivolgendogli diverse minacce di morte ed insulti e ammettendo di aver picchiato la moglie, a suo dire “perché se lo meritava”.

Incontrollabile ed in preda alla furia, dopo aver cercato invano di colpire uno dei militari con un pugno in faccia, ha poi iniziato a strattonarne un altro.

Immediata la reazione degli operatori che l’hanno immobilizzato e portato nel comando Stazione di Gimigliano, arrestandolo per le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Il 36enne è stato così trattenuto nelle camere di sicurezza della stazione carabinieri e al termine dell’udienza di convalida gli è stato imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie.

Quest’ultima, invece, è stata medicata nel Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Catanzaro e giudicata affetta da lesioni guaribili in 7 giorni.

Autore

Redazione

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