Intervistiamo

Perseguitano e minacciano due donne. Arrestati

Scritto da Redazione
L’episodio sarebbe l’ultimo di una lunga serie di minacce e violenze. L’intervento è dei Carabinieri
 
 
 

Due persone, B.M., 28enne incensurato, e F.A., 46enne pregiudicato, sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Catanzaro per atti persecutori.

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Il 28enne avrebbe infatti tenuto sotto controllo una donna per tutto un pomeriggio. La vittima, terrorizzata per la presenza inaspettata dell’uomo e temendo per la propria incolumità, dopo aver avuto una accesa discussione e dopo aver subito numerose minacce, a ridosso dell’orario di chiusura del negozio, si è vista costretta a chiamare il 112 per ricevere soccorso.

Mentre una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile stava per arrivare, l’uomo sarebbe però riuscito a strattonarla colpendola al volto e strappandole anche una ciocca di capelli, poi recuperata dai militari,minacciandola con un coltello. All’arrivo dei Carabinieri l’uomo era già scappato messisi sulle sue tracce i militari lo hanno trovato anche grazie alle descrizioni fornite dalla donna. Era nei pressi del negozio e cercava di nascondersi tra alcune auto in sosta.

Una volta perquisito sul posto è stato trovato con un coltello, come quello utilizzato precedentemente per minacciare la vittima.

L’episodio sarebbe l’ultimo di una lunga serie di minacce e violenze, sia fisiche che psicologiche, verificatesi durante la relazione tra i due; ma soprattutto sarebbe l’epilogo, dopo la conclusione del rapporto, di 4 mesi di angherie per le quali la vittima non si era mai esposta per timore di subire ritorsioni.

Quanto al 46enne, è stato invece arrestato dai militari nella serata di ieri, a poche ore dai festeggiamenti, a seguito di una telefonata alla centrale operativa. Una donna ha infatti chiamato i carabinieri per denunciare la presenza di una persona che, armata di coltello, avrebbe iniziato a colpire violentemente la porta dell’abitazione in cui la stessa abita col marito; quest’ultimo minacciato di morte per cause ancora in corso di accertamento.

La pattuglia intervenuta sul posto ha individuato l’uomo che, ancora di fronte alla porta d’ingresso dei coniugi e brandendo un lungo coltello, alla vista dei militari è scappato salendo le scale della palazzina. Inseguito, ha tentato di nascondere il coltello sotto ad uno zerbino. L’arma, con una lama da 20 cm, riconosciuta dai militari come quella impugnata precedentemente dall’uomo, è stata sottoposta a sequestro.

Entrambi i soggetti sono stati portati nel carcere di Catanzaro-Siano, in attesa dell’udienza di convalida.

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