Avversario di turno

Scopriamo L’Aquila!

Tutto quello che c’è da sapere sul prossimo avversario del Catanzaro.

LA
SQUADRA

La
terza sfida della settimana vedrà il Catanzaro impegnato sul rettangolo dello stadio
“Fattori” di L’Aquila. Un impegno che segue di soli quattro giorni il match col
Paternò, unico rivale della formazione abruzzese per accedere all’ultimo posto
utile dei play-out ed evitare la retrocessione diretta. A dispetto dei 13 punti
in classifica, gli aquilani manifestano ancora la volontà di combattere per
superare i siciliani e giocarsi tutto agli spareggi. L’Aquila è partita molto
male in campionato dopo la stentata riammissione durante la scorsa estate (gli
abruzzesi erano stati esclusi per problemi economici e riammessi al campionato
solo il 21 agosto). Il film sembra essere lo stesso dell’anno passato: L’Aquila
recupera fino a 10 punti di svantaggio dalla penultima e batte ai play-out –
grazie a un gol di Vidallè – proprio il Paternò, condannandolo alla C2. Adesso
le due squadre stanno ingaggiando un nuovo appassionante duello. La grave
situazione d’inizio stagione non è superata. Il presidente Iannini sta portando
avanti la squadra con l’aiuto dell’Amministrazione Comunale, ma preme per la
cessione della società che possa salvarla dal fallimento. Durante il mercato di
gennaio è stato ceduto anche il pezzo più pregiato, il centravanti Vidallè,
passato al Taranto e rimpiazzato da due giovani promettenti e volenterosi in
prestito dal Frosinone: Mauro Ragatzu e Fabio Martelli. In difesa è arrivato
dal Messina Salvatore Scrozzo, terzino sinistro, l’anno scorso al Marsala in
serie D. A centrocampo un rinforzo relativo è stato l’acquisto dal Catanzaro di
Vasco Morelli, 5 presenze con i giallo-rossi di Braglia a inizio campionato.

Il
4-4-2 classico di Gentilini prevede, davanti al portiere Sassanelli, una linea
difensiva composta da Marcuz e Scrozzo sulle due fasce, Tomei e Florindo
centrali. A centrocampo i due esterni sono i due “piedi buoni” Ettori e
Rizzioli, mentre i centrali sono Agostini e De Amicis. In attacco, Ragatzu è
diventato titolare inamovibile accanto a De Palma. La squadra rosso-blu è
rimasta troppo spuntata in attacco, mentre gli altri due reparti sembrano
abbastanza validi almeno per cercare l’approdo ai play-out.

Formazione tipo (4-4-2): Sassanelli; Marcuz, Tomei,
Florindo, Scrozzo; Ettori, De Amicis, Agostini, Rizzioli; Ragatzu, De Palma.

 

FOCUS
ON

Questa
settimana l’obiettivo di “Focus On” è puntato su uno dei pochi uomini di qualità
della formazione abruzzese: Maurizio Rizzioli. Il 31enne centrocampista veneto
ha sempre giocato in serie C nella sua lunga carriera senza riuscire a
sfondare. In questo momento è l’anima dell’Aquila. Quattro gol consecutivi
contro Acireale, Chieti, Lanciano e Fermana hanno contribuito alla risalita
della su squadra. Cambia ruolo con molta facilità, passando dal suo ruolo di
esterno sinistro a quelli di centrale di centrocampo o di seconda punta. La sua
carriera inizia nella Triestina in C1, dopo un anno di gavetta fra i
dilettanti. In due stagioni con gli alabardati gioca 37 partite segnando 2 gol.
Poi tre stagioni in C2 col Baracca Lugo, dove realizza sette reti. Nella
stagione ’97-98 passa dal Cittadella al Mestre, prima di andare a cercar fortuna
al sud. L’anno successivo gioca il suo miglior campionato con la maglia della
Turris, segnando 11 reti (massimo in carriera) in 31 partite. Arriva la
chiamata dell’Avellino, dove conquista una maglia da titolare in C1 e segna 3
gol, prima del ritorno a Torre del Greco nella stagione successiva (7 gol). Nel
2001-2002 il passaggio al Valenzana: un anno e mezzo con 5 reti in 38 presenze,
prima dell’arrivo a L’Aquila a gennaio dell’anno scorso (1 gol in 15 partite).
In maglia rosso-blu Rizzioli ha realizzato in questa stagione già 6 gol,
assurgendo a incontrastato leader della squadra dopo la partenza di Vidallè.
Rizzioli ha giocato 4 volte contro il Catanzaro con la maglia della Turris.
Nelle due partite giocate a Torre del Greco e vinte dai campani, ha sempre
segnato. Un motivo in più per tenerlo d’occhio domenica.

 

VERSO
L’AQUILA-CATANZARO

Sia
il Catanzaro sia L’Aquila arrivano allo scontro diretto dopo un impegno
infrasettimanale. Gli abruzzesi infatti hanno recuperato la partita contro il
Martina rinviata per pioggia il 7 marzo. I pugliesi si sono imposti per 1-0 con
un gol di Mancinelli, ma L’Aquila non ha demeritato, mostrando tuttavia le
consuete lacune in attacco. Lacune aggravate dalle molteplici assenze che si
stanno rincorrendo in questo periodo in casa aquilana. Il terzino Scrozzo,
scongiurata la rottura del crociato, si sta sottoponendo a vari esami per
stabilire l’entità del suo infortunio. Il brasiliano Bertolucci rimarrà fuori
per un mese a causa di uno stiramento. Per acciacchi vari a Martina non hanno
giocato nemmeno De Palma (con un polpaccio gonfio) e Ragatzu (affaticato). Per
squalifica erano assenti anche De Amicis e Florindo. Questa serie di
contrattempi ha frenato la risalita dell’Aquila che, dopo aver ottenuto un solo
punto nelle prime 13 partite con 7 sconfitte nelle prime 7 partite casalinghe,
ha migliorato il suo rendimento centrando 2 vittorie, 3 pareggi e una sola
sconfitta (1-2 col Chieti) nelle ultime 6 partite al “Fattori”. Tra le
curiosità statistiche c’è da segnalare che gli abruzzesi hanno perso di misura
addirittura 14 volte su 18 (e non hanno mai perso con più di 2 gol di scarto):
un segnale che neanche la fortuna quest’anno si è vestita di rosso-blu. A tre
punti dal Paternò, L’Aquila deve sfruttare tutte le occasioni a sua disposizione
per agganciare i siciliani. La prima opportunità è la gara casalinga con il
Catanzaro. Una partita tutta in salita viste le condizioni generali degli
uomini di Gentilini, il quale non potrà contare su Scrozzo, Bertolucci,
Isolini, e Pirone infortunati, su De Amicis e Chiavaro squalificati, mentre le
condizioni di Ragatzu e De Palma saranno valutate poche ore prima della
partita. La formazione sembra un rebus. Davanti a Sassanelli, dovrebbe essere
confermata la coppia centrale di Martina Tomei-Chionna con Marcuz a destra e lo
spostamento di Florindo a sinistra. Il centrocampo dipende molto dalle
condizioni degli attaccanti e quindi dalla posizione che ricoprirà Rizzioli:
sicuri Ettori a destra e Agostini al centro, in coppia con Volante (che ha giocato
a Martina) o con lo stesso Rizzioli. In questo caso a sinistra ci sarebbe
l’inserimento dell’ex Morelli. In attacco tutto dipende dai recuperi di Ragatzu
e De Palma. Alla fine dovrebbe giocare almeno uno dei due in coppia con
Martelli, a meno che il tecnico abruzzese non voglia coprirsi maggiormente
inserendo Rizzioli nel tandem offensivo.

Probabile
formazione (4-4-2):
Sassanelli;
Marcuz, Tomei, Chionna, Florindo; Ettori, Agostini, Volante, Morelli
(Rizzioli); Ragatzu (Martelli), Rizzioli.

 

I
PRECEDENTI

Sono
cinque i precedenti al “Tommaso Fattori” di L’Aquila, e solo la cabala sembra
far sperare i tifosi rosso-blu. Il Catanzaro infatti non è mai riuscito a
vincere nel capoluogo abruzzese, raccogliendo un solo pareggio e ben 4
sconfitte. I primi due precedenti risalgono alla serie B degli anni ’30 e
coincidono con altrettante vittorie dell’Aquila (2-0; 4-0). Nel ’58-59 il terzo
confronto in serie C lo vincono ancora gli abruzzesi per 2-1, ma il Catanzaro
conquista la promozione. Gli ultimi scontri diretti risalgono agli anni bui
della C2. Nel 1998-99 il Catanzaro conquista l’unico pareggio al “Fattori” per
1-1, grazie a un gol di Selva, pareggiato da Perna. L’anno successivo L’Aquila
vince con un gol di Vidallè e vola verso la promozione, dopo aver sbancato il
“Ceravolo” all’andata con un clamoroso 3-0.

In
questa stagione, la gara d’andata fu difficilissima per il Catanzaro. L’Aquila
arrivava in Calabria con un solo punto, ma non fece da sparring partner.
Sembrava tutto facile dopo il gol in apertura (8° minuto) di Corona che
dribblava tre avversari al limite dell’area e scaricava una fucilata
imprendibile per il portiere Greco. Ma dopo 6 minuti giungeva inatteso il
pareggio di Vidallè, lasciato libero in area dai difensori giallo-rossi su un
corner. Il Catanzaro, poco lucido, falliva un rigore allo scadere del primo
tempo con Ferrigno e, nella ripresa, nonostante l’espulsione di Vidallè per una
gomitata a Biancone, rischiava di capitolare nuovamente a causa di un clamoroso
“auto-palo” di Dei. Solo grazie a un secondo penalty, decretato dall’arbitro
Fiori per un fallo su Corona e realizzato con freddezza da Biancone, il
Catanzaro riusciva a conquistare i tre punti, peraltro a soli due minuti dal
’90.

 

I
TIFOSI

Nonostante
l’annata non certo felice, i tifosi rosso-blu hanno dimostrato un grande
attaccamento alla maglia, dovuto anche alle traversie estive dell’Aquila
Calcio. La media degli spettatori al “Fattori” è di 2.100 spettatori (11° posto
nel girone), con 1.133 tessere sottoscritte. La tradizione ultras aquilana è
molto forte, con i Red Blue Eagles a guidare la curva. Qualche scaramuccia di
poco conto con i tifosi giallo-rossi dopo l’ultima sfida di campionato nel
2000.

Ivan Pugliese

Autore

Redazione

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