Intervistiamo

[FLASH] Money Gate, assoluzione per Catanzaro e Avellino

Scritto da Redazione
IL TFN dà ragione ai giallorossi rilevando la debolezza dell’impianto accusatorio. Un punto di penalizzazione per il pagamento ritardato degli emolumenti di maggio 2017
 

Un sospiro di sollievo per i tifosi giallorossi in apprensione da giorni in attesa di conoscere il destino del Catanzaro coinvolto nel processo sportivo Money Gate. 

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Pochi minuti fa, attraverso un comunicato apparso sul sito della FIGC, è stata pubblicata la sentenza di primo grado che di fatto proscioglie Catanzaro e Avellino e tutti i tesserati delle due società, accusati di aver alterato il risultato della gara disputata il 5 maggio 2013. 

Dal dispositivo si evince chiaramente come il TFN, nel motivare la decisione, abbia rilevato la carenza probatoria del deferimento della Procura e la conseguente impossibilità di raggiungere la prova, al di là di ogni ragionevole dubbio, della fondatezza dell’impianto accusatorio.

Insomma, una clamorosa figuraccia della Procura che ha esposto due gloriose società ad una gogna mediatica senza precedenti alimentata da scribacchini della peggior specie.

Sullo sfondo la penalizzazione di un punto a carico del Catanzaro per “non aver provveduto, entro il termine del 26 giugno 2017, al pagamento degli emolumenti dovuti fino al mese di maggio 2017” ai propri tesserati; inibito inoltre il legale rappresentante del club all’epoca dei fatti Gessica Cosentino (3 mesi)”.

Clicca qui per consultare il dispositivo. 

Di seguito la nota ufficiale in merito alla sentenza di primo grado del processo Money Gate.

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Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto da Cesare Mastrocola ha disposto il proscioglimento di tutti i deferiti nell’ambito del procedimento relativo alla gara Catanzaro-Avellino disputata il 5 maggio 2013. Il Procuratore Federale aveva deferito i due club e sette tesserati delle due società per aver posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il conseguente risultato finale del match valevole per la penultima giornata del Campionato di Lega Pro Girone ‘B’ della stagione sportiva 2012/13.

Di seguito il link per consultare il dispositivo della sentenza.

Red 

Autore

Redazione

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20 Commenti

  • Il punto di penalizzazione è una ingiustizia, visto che Crisantemi aveva i conti bloccati per l’altra indagine e non poteva pagare. È da ridiscutere anche questa situazione.

  • GIUSTIZIA E’ FATTA, ORA DOBBIAMO SOSTENERE CON TUTTO IL NOSTRO AMORE QUESTA SOCIETA’ E LA NOSTRA GRANDE SQUADRA. FORZA SEMPRE GRANDE CUORE GIALLOROSSO.

  • e adesso chiedete scusa a cosentino e figlia anche se hanno fatto i loro sbagli ….ma la giustizia sportiva ha trionfato finisce così una epoca buia per il catanzaro calcioed ora la serie BBBBBBBBBBB

  • che figura che ha fatto la procura, andrebbero radiati o per lo meno chiesti i danni morali. Giustizia è fatta, ora due giocatori per ruolo un portiere e via tutti i residuati bellici, che andassero a curarsi dopo aver rescisso in un ospedale di lunga degenza, tanto non servono ne alla causa ne a loro stessi, si guadagnano lo stipendio senza giocare pur sapendo dall’inizio che erano rotti. <br />

    • Parole sante fratello giallorosso, concordo pienamente. Via i rotta..mi e dentro nuove forze da serie B, tanto quello è il nostro futuro prossimo.

  • Rai cusenza ha solo evidenziato il punto di penalizzazione e il proscioglimento del rende la notizia sul nostro proscioglimento non l ha neanche accennata.<br />
    Come direbbe e fede : che figura di …..

  • Bisogna fare ricorso sul punto di penalizzazione….è un ingiustizia…a Cosentino gli hanno bloccato il conto corrente…come poteva pagare gli stipendi?…considerando che lui è sempre stato più che perfetto nella gestione amministrativa della società e nei pagamenti.

  • (mica per fare quello del "io l’avevo detto")…ma tempo fa scrissi che, in base ai testi pubblicati dal defunto ex giallorosso Carlo Petrini sulla Calciopoli 1979-80, non retrocessero all’epoca il suo Bologna soltanto perchè il match "aggiustato" e poi incriminato era contro la Juventus (1-1). Per salvare i nobilissimi goBbi salvarono anche gli emiliani. La FIGC scelse poi due giocatori rossoblu a fine carriera da punire (Petrini e Savoldi), tanto per far vedere che giustizia era stata fatta. Comunque, mi congratulo con l’ing. Noto e il suo staff per aver difeso nelle sedi competenti il NOBILE NOME DEL CATANZARO. Suvvia……ALZATEVI IN VOLO!!!

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