Rassegna stampa

Le Aquile tornano a volare

Ferrigno e Corona stendono il Giulianova, il Catanzaro vede la vetta.
da Il Quotidiano

CATANZARO – Le Aquile volano. Grazie a una vittoria cercata come mai prima d’ora, frutto di una gara giocata a ritmi quasi tambureggianti dai ragazzi del Catanzaro, ricca di occasioni (clamorosi i due legni colpiti nel finale) e di una determinazione che oggi non lascia deluso nessuno. La vetta è tornata a portata di mano. E se il recupero di dopodomani con il Paternò conferma il trend attuale, con un pizzico di fortuna il Catanzaro potrebbe non fermarsi più.
LA CRONACA. La giornata è grigia, ma il Ceravolo è caldissimo. E quando le squadre sono lì per cominciare, c’è solo il tempo per un abbraccio tra Pastore e il capitano abruzzese Del Grosso (il difensore catanzarese è un ex insieme a Ferrigno). Pronti, via. Braglia ripropone il 4-4-2, con Ascoli a terzino sinistro e Morello leggermente dietro Corona. D’Arrigo invece imbottisce il centrocampo, chiede a Cau di dare una mano al reparto orchestrato con ordine da Giannone, e lascia solo Frati a impensierire la retroguardia di casa. Gli abruzzesi, seguiti da una ventina di supporter isolati in curva est, provano a chiudere gli spazi accorciando e picchiando, se necessario. Ma dal 14′ inizia il festival di occasioni per Corona e compagni. Proprio il bomber va via sulla destra, secco diagonale ma Puggioni compie un mezzo miracolo. Crescono col passare dei minuti i padroni di casa, che al 19′ potrebbero passare con Morello, tiro dal limite sporcato da una deviazione che Puggioni blocca. Due minuti d’orologio e tocca a Toledo, ispirato da Dei, ma il diagonale del brasiliano non è irresistibile e Puggioni fa di nuovo bella figura. Il portiere ospite salva ancora i suoi al 21′, con una uscita disperata sui piedi di Morello. Ispiratissimo, il ragazzo di Bagnara, che quando parte palla al piede mostra un estro decisamente “carioca” e contribuisce a infiammare la gara con il contributo di Ferrigno, Toledo e Corona. Fiammate solo interrotte da un paio di punizioni dai trenta metri, che al Giulianova non danno neanche un tiretto in porta. Il gol è nell’aria, viene da pensare, e la senzazione diventa realtà al 27′. L’azione è da manuale: Corona smarca Toledo lungo l’out destro con una giocata sontuosa, il brasiliano raggiunge il fondo e pennella un traversone che Ferrigno, in agguato sul secondo palo, piazza in rete. “Il sindaco” corre sotto la vecchia ovest, poi applaude ironicamente i suoi ex tifosi (all’andata sfottenti” con il capitano dei giallorossi).
Gli ospiti, di fatto, non riescono proprio a farsi vedere in zona gol. è il Catanzaro a fare il match, e quando parte fa ammattire la banda di D’Arrigo. Toledo, al 40′, potrebbe pure raddoppiare con un lob che però finisce sulla traversa. Allora ci pensa Corona: l’attaccante beffa la difesa ospite sul filo del fuorigioco, punta Puggioni e prova a saltarlo ma l’estremo ospite lo butta giù con la collaborazione di Binchi e Siroti. Un rigore netto che il numero 9 trasforma in rete spiazzando Puggioni, poi la sua corsa ebbra di felicità, maglia in mano e t-shirt col sorriso del piccolo Mirko Gullì esposta a tutti come promesso sabato.
D’Arrigo non cambia niente nell’intervallo, e non cambia neanche il volto della gara. Tra il 4′ e il 12′ ci provano Ferrigno (tiro a lato), Corona (che battere a rete dal limite ma manda alta la sfera) e ancora il bomber (anticipato da Cottafava d’un soffio). Passa un altro minuto, e Puggioni salva per l’ennesima volta la sua porta con una uscita disperata sui piedi di Corona. Inizia il valzer delle sostituzioni, che per Braglia valgono il passaggio al 3-4-3 in corsa con l’innesto di Zattarin al posto di Toledo, lo spostamento di Ascoli a sinistra della linea mediana e l’avanzamento di Ferrigno. Andrebbe anche detto (e infatti lo diciamo) che la partita sarebbe un assoluto monologo dei padroni di casa, un po’ troppo sciuponi ma padroni del campo, se non fosse per l’impegno di Lops. Autore di valutazioni spesso superficiali (coadiuvate dai due collaboratori), e di un penalty dubbio (realizato da Giannone) che rianima il Giulianova. Fino a un certo punto, però. Il Catanzaro torna a macinare gioco e cocasioni, centra due volte lo stesso palo nel recupero (Corona al 47′, Andrisani al 48′), e riconquista così i tre punti.

Ivan Montesano

Autore

Paolo Spinoso

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