Intervistiamo

Tentarono di uccidere un fotografo di Catanzaro, condannati

Scritto da Redazione

La sentenza arriva due anni dopo l’arresto dei presunti colpevoli accusati di tentato omicidio ed estorsione 

 

I fatti accaduti risalgono al 24 settembre del 2013, l’uomo aveva subito un’aggressione a mano armata all’interno del suo studio fotografico.

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Gli uomini della Polizia arrivati dopo una segnalazione trovarono  le vetrine del negozio in frantumi e il fotografo avvolto in  una maschera di sangue al volto.

Due le coltellate che colpirono l’uomo, una al collo e l’altra in viso. Il movente sarebbe stato di natura economica e l’uomo fermato, chiamato Kali da conocenti e amici, fu identificato ed arrestato per tentato omicidio.  

Le attività compiute dalla Mobile nell’immediatezza del ferimento della vittima, avrebbero permesso di identificare l’autore materiale del tentato omicidio in Khalid Ezzahraoui.

Il movente sarebbe stato di natura economica, una serie di debiti che la vittima aveva accumulato nei confronti di Antonio Gualtieri, acquirente di fiducia  di sostanze stupefacenti. Fu lo stesso Mauro a precisare alla Mobile che i motivi del diverbio sarebbero derivati da pretese di natura economica relative ad un immobile di sua proprietà che aveva concesso in comodato d’uso a Kalì, aggiungendo che quest’ultimo era solito accompagnarsi ad Antonio Gualtieri detto “cucuzza” e  che anche il giorno dell’agguato lo aveva accompagnato nello studio fotografico.

Gualtieri si sarebbe avvalso dell’aiuto  dei due extracomunitari per l’attività di recupero crediti nei confronti del malcapitato, che aveva subito prima del ferimento ulteriori aggressioni da parte degli stessi imputati. Gli aggressori, secondo le ipotesi di accusa, avrebbero colpito la vittima con un coltello e i medici del pronto soccorso avevano chiarito, all’epoca dei fatti, che solo “pochi centimetri in più sarebbero bastati per uccidere l’uomo”.

Tre le condanne emesse dal Tribunale collegiale di Catanzaro presieduto dal giudice Tiziana Macrì per gli imputati accusati a vario titolo di tentato omicidio e di estorsione. Khalid Ezzahraoui dovrà scontare 5 anni di carcere; Issam Asseffa di nazionalità marocchina è stato condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione; ad Antonio Gualtieri è stata inflitta la pena di 5 anni e 10 mesi di reclusione.

Il pm Paolo Petrolo aveva chiesto in aula condanne ben più pesanti, invocando per il primo 14 anni e per gli altri due 7 anni di carcere. Gli avvocati Gregorio Viscomi, Luigi Falcone e Giovanni Fioresta attenderanno di conoscere le motivazioni della sentenza per ricorrere in appello.

I tre imputati erano stati arrestati il 5 marzo 2015 in esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura.

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