Bar Mangialavori

Le mie matite quasi consumate

Scritto da Redazione
Lunedì contro il Lecce l’occasione buona per tornare, almeno noi, ad essere e rappresentare il Catanzaro
 

Prendo quel foglio possibilmente a quadretti e lo divido in due. Esattamente in due. Con quelle povere matite lo coloro per poi munirmi di nastro adesivo e collocarlo su una canna e sventolarlo al vento. Le matite più consumate? Il giallo, il rosso e qualche volta (più di rado) anche il verde.

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Profumi di un’infanzia mai smarrita, della solita sigaretta che attenta all’incolumità della mia guancia. Sì, è mio padre che in Tribuna Ovest, puntualmente nell’intento di baciarmi, mi bruciacchia dopo ogni gol.

Sono sempre quello e ne vado fiero. Annegato da quell’oceano verde incorniciato di giallo e di rosso e sulla sinistra, lì in fondo sulla “Est”, un bandierone con un teschio stile pirata e un “Militare” ribollente di passione.

Ti amo e mai nessuno potrà vietarmelo. Non potranno vietarmelo le vanità sterili di qualche Super Io. Non potranno vietarmelo le lotte intestine incentrate sul nulla e incuranti dell’unico bene comune: Il Catanzaro.

È troppo forte questo amore tanto da essere tentato a celarlo da uno stupido pudore. Ma chi se ne frega, io lo amo. Fa parte integrante di me, della mia vita. È quasi un marchio di famiglia e ne vado orgoglioso. Non c’è amico che quando ti incontra non ti chieda: “E dimmi unpo’, che sta facendo il Catanzaro?”.

Tu sorridi e rispondi con quella tenerezza e quel pudore che si ha quando si parla di un figlio che com’è fisiologico a volte ti dà gioie, a volte può darti dolori, ma è sempre tuo figlio! Non è romanticismo, non sono sdolcinato! È la verità. È quello che sento ed è un sentire comune per chi ama disinteressatamente (altrimenti non sarebbe amore) il Catanzaro. E quando sei costretto a vedere determinate cose, a sentire determinati discorsi, ad analizzare gli accadimenti, ti brucia tanto, tantissimo. Perché si può anche capire che non tutti siano tenuti a sentire ciò che senti, ma almeno rispettarlo, questo sì.

Quella attuale, un’annata balorda, con i furbetti che utilizzano ciò che è sacro per sovra gerarchizzarsi a tutto e tutti. Ma la furbizia è l’intelligenza degli ignoranti, di chi ignora quanto suddetto e con la scusa della professionalità resuscita se stesso dall’oblio.

Ad Andria Mister Zavettieri ha certificato una cosa. Non è dato sapere se il Catanzaro si salverà direttamente, non è dato conoscere il futuro e ciò che ci aspetta, ma una cosa è certa: lentamente, faticosamente, mattone dopo mattone, “il normalizzatore” sta togliendo il Catanzaro dalle sabbie mobili.

Il merito? È del calabrese Nunzio Zavettieri. Così come un tempo il merito fu dell’ottimo Alessandro Erra. Giuseppe Cosentino, senza accorgersene, in questi anni ha avuto grande bravura e/o fortuna (fate voi) di dotarsi di bravi tecnici e ottime persone.

Il mio augurio è che non sputi sulla propria bravura e/o fortuna, perdendo ancora una volta un tecnico che fa dell’onestà e dell’etica le doti fondanti anche del gruppo che dirige.

Ad ognuno il suo. Il presidente (così si dice) con i suoi soldi fa quello che vuole. Ma è l’unico a poterlo fare. Il direttore sportivo deve fare solo il DS e l’allenatore altrettanto. Rispetto massimo per ogni ruolo che dev’essere canalizzato e non deve invadere le sfere di competenza altrui. Questo non dovrebbe essere uno sforzo bensì una cosa naturale e soprattutto “serena”.

Se ciò non dovesse accadere per la straennesima volta, chi scrive (e non solo) non si vieterà di individuare colpe o responsabilità. Basta! Io amo il Catanzaro e guai a chi me lo tocca. Chiunque esso sia. Sarà un politico che lo utilizza per biechi scopi elettorali? Sarà colui che vuole emergere a tutti i costi e monopolizzare stupidamente la scena? Sarà il tifoso che viene tentato dal serpente con la classica “mela”? Non ci interessa. Il Catanzaro è sacro e non si tocca.

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Malgrado l’obiettivo sia il minimo (la salvezza), la prossima gara contro la co-capolista Lecce sarà trasmessa in diretta su Rai Sport. Il posticipo del lunedì. Il popolo giallorosso sarà chiamato a dare il proprio contributo, ancora una volta, e lo stesso dovranno farlo gli addetti ai lavori. Tutti, nessuno escluso.

Non ci sono scuse. Coltello tra i denti (ovviamente in senso figurato) e lotta per la conquista dei tre punti. C’è il Lecce? E chi se ne frega! Noi siamo il Catanzaro. Torniamo ad esserlo almeno noi. Torniamo a prendere le nostre matite consumate dal tempo senza lasciarcele scippare da nessuno e coloriamo quelle due metà di giallo e di rosso.

I presidenti, i direttori sportivi e gli allenatori passano. Il Catanzaro resta. Se a qualcuno dei cortesi lettori la presente è sembrata mielosa, assicuro che tutto vuole essere fuorché sdolcinata. È più semplicemente “ndujosa” e dedicata a chi fa della furbizia un utilizzo costante senza nobilitare la stessa dell’intelligenza. È dedicata a chi ha sempre il maledetto vizio di vestire il proprio fare di vanità e giammai di passione genuina.

Senza quest’ultima nessun obiettivo potrà mai essere raggiunto. Avanti tutta Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

Autore

Redazione

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16 Commenti

  • Complimenti Giuseppe….il problema che a Catanzaro siamo solo invidiosi di tutto ciò che di altri. L’ egoismo ed L’ egocentrismo di chi gestisce ed amministra soldi e potere sta uccidendo oramai questa agonizzante città ed il popolo inerme accetta e si piega senza reagire e combattere. LA SQUADRA OGGI RISPECCHIA LA CITTÀ….ULTIMI.

  • Caro AMICO temi che Preiti ci metta del suo con calciatori e vicepresidenti vari e agevoli la stessa fine di Erra anche a Zavettieri, solo perchè è un uopmo di GICOS e non un suo uomo?… a questa domanda risponderanno i posteri o le prestazioni in campo (come quelle dell’inizio post Somma quando scendevano in campo tutti gli uomini di Preiti.<br />
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    FORZA AQUILE SEMPRE sei stato perfetto Giuseppe !<br />
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  • Bellissimo è dir poco!!! Hai perfettamente scritto in sintesi tutto!!!! Per il resto io direi : anima vostra coscienza vostra!!! Forza Aquile fino alla morte

  • Brividi giusé! Che ricordi, il borsellino con solo i colori giallo e rosso consumati, il bacio di papà a ogni goal stretti nel morsa del gelo della curva ovest, i pomeriggi al campetto, l’unico ad avere la maglia del magico, una passione inculcata, quasi forzata, ma che passione !! C’È SOLO IL CATANZARO! FORZA MAGICO !!

  • Perfetto!! <br />
    Ed aggiungo caro Giuseppe, quello che scrivi tu dici che non è romanticismo? Ed in vece SI, lo è, perchè tutti noi che amiamo veramente questa squadra abbiamo nel cuore tanto romanticismo nei confronti dei giallorossi. Abbiamo il cuore metà giallo e metà rosso colorato dalle matite che da picvoli i nostri padri ci hanno comprato, e guarda caso solo quei due colori. <br />
    <br />
    Un caro ed affettuoso abbraccio.

  • Giustissimo! RISPETTO MASSIMO PER OGNI RUOLO…<br />
    ma sappiamo tutti come stanno andando in questo momento le cose in società e cioè con un DS in giro per l’Italia a chiudere trattative che poi vengono puntualmente bocciate o rallentate e ci ritroviamo a 5 giorni dalla chiusura di questa finestra di mercato con una squadra incompleta. <br />
    Trattative già chiuse che attendono l’ok del presidente, evidentemente sofferente dei pareri e giudizi di questo e di quello? <br />
    Presidente Cosentino, il popolo giallorosso esige salvarsi sul campo e quindi decida se ancora PREITI è meritevole della Sua fiducia e nel caso fossemcosì lo lasci lavorare per il completamento ed il rafforzamento del nostro Catanzaro

  • Sempre un piacere leggere i tuoi pezzi, ma questa volte mi fa doppiamente piacere commentare il pezzo, per via della citazione sul bandierone alla "est", che come già detto da mio figlio in altro commento, era il mio bandierone giallorosso, gelosamente conservato anche per rispetto a chi mi ha aiutato a confezionarlo ed oggi non c’è più. Resta tranquillamente a riposo in attesa di palcoscenici degni come quelli che ha già calcato (indelebile il ricordo dei sonori fischi all’olimpico all’inizio di Roma-Catanzaro, salvo poi a colorare l’orizzonte al termine del sonoro 1-3). Un sincero ringraziamento. Maurizio Mancuso

  • Essereononessere, beato tu che certe cose non puoi capirle. Sapessi che sentimenti proviamo noi tifosi del Catanzaro. Vai Pinuccio spacca tuttooooo !!!!

  • "I presidenti, i direttori sportivi (speriamolo) e gli allenatori passano. Il Catanzaro resta. Grande Giuseppe.<br />
    FORZA SEMPRE GRANDE CUORE GIALLOROSSO. IL CATANZARO E’ NOSTRO E NON SI TOCCA. FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI.

  • Finalmente un articolo che "scalda" i nostri cuori in attesa che arrivi qualche colpo di mercato che ci tranquillizzi per il proseguo del campionato……

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