Numeri Giallorossi

I numeri di Fidelis Andria-Catanzaro

Scritto da Redazione
Il Degli Ulivi è un bunker: 20 punti su 29 l’Andria li ha conquistati fra le mura amiche. La difesa granitica fa dei pugliesi una squadra estremamente concreta. E la voce “vittorie in trasferta” del Catanzaro è ancora ferma a quota zero
 
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Riparte da Andria la rincorsa salvezza del Catanzaro. Dopo i positivi risultati ottenuti prima della pausa invernale, 1 vittoria e 4 pareggi in fila, la formazione di Zavettieri domenica alle 18:30 verrà ricevuta allo stadio Degli Ulivi da un’altra formazione che ha dimostrato un buono stato di forma nelle ultime settimane come la Fidelis Andria.

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L’11 di mister Favarin al momento si trova all’ottavo posto con 29 punti ed in piena lotta playoff. Una ricorsa alle zone nobili per i pugliesi, partita il 16 ottobre quando, dopo 4 sconfitte nelle prime 8 giornate, Aya e compagni non hanno più perso una partita vincendone 4 e pareggiandone 9 (tutte per 0-0 o 1-1).

FavarinIn particolare i risultati maggiormente positivi per la Fidelis Andria sono arrivati proprio in casa. Sulle 11 partite giocate, 5 sono le vittorie e i pareggi (Paganese, Melfi, Cosenza, Matera e Juve Stabia, mentre i pareggi sono arrivati con Catania, Vibonese, Francavilla, Lecce e Foggia) a fronte di una sola sconfitta risalente al 9 ottobre, per 2-0 contro il Monopoli.

Un ruolino di marcia di tutto rispetto davanti a 2329 spettatori di media, che ha portato ad ottenere 1.82 punti con 10 gol fatti e 5 subiti.

Più difficile, invece, il cammino lontano dal Degli Ulivi. Una sola vittoria (col Fondi il 3 dicembre), 6 pareggi (Casertana, Akragas, Siracusa, Messina, Reggina e Catania) e 3 sconfitte (Foggia, Catanzaro e Taranto) hanno portato via punti ai pugliesi che però hanno raccolto i 3 zero proprio nelle prime 3 trasferte.

Fatto sta che le sconfitte ci sono e fanno precipitare la media punti raccolta fuori dal rettangolo amico a 0.90, con appena 6 reti fatte e 11 subite (differenza reti totale che è quindi pari a 0 con 16 gol all’attivo e 16 al passivo).

La svolta per la Fidelis Andria, dal punto di vista dei risultati, è arrivata proprio con il cambio di modulo. Ad inizio stagione mister Favarin ha puntato molto sulla difesa a 4, mentre quando ha deciso di puntare sul 3-5-2 la situazione è diametralmente cambiata con il filotto positivo di cui abbiamo parlato inizialmente.

ZavettieriFilotto di risultati positivi, in minor misura ovviamente, che ha ottenuto anche un Catanzaro che ora si ritrova al terzultimo posto a +2 dalla Vibonese, ancora ultima in classifica dopo la sconfitta casalinga contro il Foggia.

Per Zavettieri la trasferta odierna servirà per cercare una svolta al cammino fuori casa. Se al Ceravolo la situazione è comunque accettabile con 3 vittorie, i 4 pareggi e le altrettante sconfitte (1.18 punti di media davanti a 1951 spettatori che hanno visto la rete gonfiarsi 25 volte, di cui 12 a favore dei propri beniamini), il ruolino di marcia lontano da Catanzaro lascia qualche perplessità. Su 10 partite giocate ,infatti, non sono arrivate ancora vittorie, mentre sono 6 le sconfitte e 4 i pareggi (di cui 2 ottenuti nelle ultime 2 trasferte a Caserta e Cosenza). Quattro soli punti (0.40 di media) arrivati anche per via di una scarsa prolificità offensiva e una difesa disattenta.

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Come i punti raggranellati, i gol all’attivo sono sempre 4 a fronte di 16 reti subite (16/29 il computo finale che porta al -13 di differenza reti). Così come per i pugliesi, anche il Catanzaro sembra aver trovato un minimo di stabilità con il cambio di modulo. Da quando Zavettieri ha optato per il 4-4-2 sono arrivati i risultati positivi.

Pochi i precedenti tra le due formazioni. In totale, con partenza dal campionato di C1 del ’90-’91, sono 17 e prevalentemente a favore del Catanzaro. Le vittorie dei giallorossi, compresa quella per 3-0 all’andata, sono 6, mentre sono 3 quelle dalla Fidelis Andria e 8 i pareggi. I confronti ad Andria denotano invece un certo equilibrio viste le 2 vittorie per entrambe a fronte di 4 pareggi, tra cui anche lo 0-0 del 16 aprile 2016 valevole per la 31esima giornata.

Nicola Agosti

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2 Commenti

  • Non finirò mai di ringraziare la famiglia cosentino per quanto fatto per i nostri colori ma ora, per rilanciare il Catanzaro, serve un sforzo in più. Uno sforzo che gicos forse non può permettersi. Dobbiamo tornare grandi e per farlo serve il contributo di cosentino che non consiste nella retrocessione o peggio ancora nella consegna delle chiavi al primo o secondo o terzo cittadino. Si torna grandi solo attraverso un enorme atto di umiltà che consiste nell’apertura a nuovi imprenditori. Imprenditori seri che credono nel rilancio del Catanzaro. Imprenditori capaci la cui serieta’ dovrà essere vagliata dal Presidente Cosentino. Il tutto dovrà avvenire tenendo completamente all’oscuro mestieranti della politica e servitori di partito. <br />

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