Dalla Redazione

Lavori al Ceravolo, il chiarimento della società

Scritto da Redazione
Con una nota stampa apparsa sul sito ufficiale, la proprietà risponde a un articolo del Quotidiano della Calabria sulla questione “palazzina” e relativa consegna
 

Sono tante le incongruenze che stanno accompagnando il Catanzaro calcio in questo tribolato torneo di Lega Pro, edizione 2016/2017.

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Le evidenti lacune tecniche organizzative, gli errori commessi in sede di mercato e tutte le vicende che si sono susseguite sin dal primo giorno di ritiro a Chiaravalle, hanno portato la società di mister Gicos, a chiudersi in un silenzio assordante e inspiegabile.

La stessa identica strategia è stata utilizzata quando, da un paio di mesi a questa parte, i componenti di Palazzo De Nobili, attraverso i media, hanno più volte annunciato che la “palazzina” che ospita gli spogliatoi è pronta e può essere utilizzata immediatamente dal Catanzaro.

La società di mister Gicos non rilasciava dichiarazioni ufficiali dal 30 giugno (al “Ranieri Day”). In quell’occasione aveva parlato ai nostri microfoni durante un’intervista del nostro Francesco Panza.

Oggi, ed è il caso di dire finalmente, anche dopo i nostri ripetuti solleciti (vedi articoli e strisce video) la società ha dato segnali di vita.

Infatti, con una nota stampa, ha risposto al “Quotidiano della Calabria”, chiarendo la posizione assunta dal Catanzaro calcio fornendo una serie di precisazioni.

Red

 

– Questa la nota stampa diramata dalla società giallorossa –

Risultati immagini per logo catanzaro calcio“Quanto recentemente pubblicato da alcuni organi di stampa in relazione alla concessione della nuova “palazzina” dello Stadio Ceravolo all’Us Catanzaro, non corrisponde alla realtà dei fatti, e perciò necessita di diverse precisazioni.

Innanzitutto non c’è stata alcuna formale intimazione da parte del Comune di Catanzaro nei confronti della società a lasciare gli attuali container provvisori per trasferire gli spogliatoi in quelli realizzati all’interno della nuova struttura: non potrebbe essere diversamente, peraltro, poiché la stessa Amministrazione comunale ha concesso l’utilizzo dello stadio nelle attuali condizioni fino al termine della stagione 2016/2017, condizione necessaria al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte della Lega.

E’ stata la società, come è noto, a sollecitare più volte l’ultimazione dei lavori, al fine di consentire il trasferimento delle attività dalle attuali strutture provvisorie a quelle definitive all’interno del nuovo edificio. E’ evidente che la struttura non può dirsi ancora ultimata, se come è vero è ancora necessario effettuare un consistente intervento di impermeabilizzazione delle gradinate del settore Distinti, mandato in gara d’appalto dal Comune, per impedire infiltrazioni d’acqua all’interno dei locali adibiti a spogliatoi.

Occorre ricordare che già nello scorso mese di settembre, in seguito ad un temporale, si è verificato un consistente allagamento dei nuovi spogliatoi, con relativi danni agli intonaci e agli impianti elettrici: da allora gli spogliatoi sono stati chiusi e non è stato più possibile per la società verificare il loro stato.

E’ evidente che la società non può abbandonare le strutture che, seppur provvisorie, garantiscono un minimo di funzionalità e hanno ricevuto il collaudo da parte della Lega, per trasferirsi in locali che rischiano di allagarsi al primo episodio di maltempo, e per i quali occorrono comunque le autorizzazioni da parte degli organismi competenti.
Peraltro non si può certo far risalire al mese di agosto il presunto completamento degli spogliatoi, poiché solo da qualche settimana sono state ultimate le tubature del gas, mentre ancora manca il collegamento dell’impianto elettrico alla rete, essendo attualmente alimentato dalla fornitura di cantiere. Non corrisponde al vero, quindi, che l’ostacolo alla presa in carico della struttura sia la mancanza di volontà della società di accollarsi i costi delle utenze, innanzitutto perché alcune utenze non possono essere materialmente attivate, come appunto quella dell’elettricità, non essendo la “palazzina” collegata alla rete elettrica (il collegamento alla rete del gas è stato ultimato solo nel mese di novembre), e soprattutto poiché nessuna convenzione può essere stipulata a campionato in corso per l’affidamento dello Stadio.

Dovrà essere proprio la futura convenzione, su cui non si è neppure avviata una discussione con l’Amministrazione comunale, a stabilire se alla società avrà in gestione l’impianto e quindi prenderà in carico anche le utenze, o se si limiterà ad utilizzarlo durante le gare pagando il relativo ticket al Comune, sulla scorta di quanto avviene nella maggior parte degli altri impianti della categoria.
In ogni caso la società conferma di avere tutto l’interesse a trasferirsi in locali funzionali e certamente più consoni come quelli realizzati all’interno della “palazzina”, ma ciò potrà avvenire soltanto quando i lavori saranno ultimati e sarà risolto il problema delle gravi infiltrazioni d’acqua.

Peraltro è stato lo stesso sindaco a ripetere più volte che l’impianto sarebbe stato consegnato alla società soltanto una volta completamente ultimati i lavori, prima che qualche esponente della sua amministrazione spingesse per una frettolosa consegna dei soli spogliatoi.

 

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