Intervistiamo

Catanzaro-Taranto 3-1: il commento e gli higlights [VIDEO]

Scritto da Francesco Panza
Le azioni salienti della partita accompagnate dal commento del nostro Matteo Pirritano
 
highlights Catanzaro-Taranto 3-1

Serviva vincere più che convincere. Così è stato.

Il Catanzaro batte il Taranto per tre a uno ed ottiene la seconda vittoria stagionale. Lo fa a distanza di un mese, ancora una volta in casa, come accaduto già contro l’altra formazione pugliese, la Fidelis Andria. In quell’occasione finì 3-0 ed anche stavolta sono arrivati tre gol, tutti insieme, che consentono alle Aquile di salire a quota sette punti, dopo otto giornate e passare una domenica felice. Ossigeno puro. Per il gioco bisognerà aspettare. Decisivi, in tutte le reti (pro e contro), i calci piazzati.

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In una domenica soleggiata, davanti a pochi fedelissimi, il Catanzaro non cambia nulla, né dal punto di vista tattico né negli uomini. Somma conferma in toto l’undici che aveva affrontato l’Akragas, rilanciando il solo Esposito dal primo minuto al posto di Pasqualoni. Proprio l’escluso dalla formazione di partenza entra però subito in campo, dopo appena 13 minuti, a causa dell’infortunio occorso a Roberto Sabato. Nelle prossime ore ne sapremo di più. In bocca a lupo.

Carcione gol Formazioni a specchio (3-4-1-2). Tarantini che in avvio provano a far gioco spingendo sulla sinistra con il classe ’95 Cedric. Il Catanzaro chiude bene in mezzo ed è tutto ripartenza e verticalizzazioni.

La svolta del match arriva presto. Tra il 10′ e il 15′ la sfida prende la via di casa. A sbloccarla è Imperio Carcione su calcio di rigore. Affondo giallorosso sulla sinistra e Cunzi viene steso in area. Dal dischetto il cervello del centrocampo di Somma non sbaglia. Freddo nell’indirizzare la sfera nell’angolino basso alla destra di Maurantonio che intuisce ma non ci arriva. 1-0.

Intanto Sabato si fa male ed al suo posto (come detto prima) dentro Pasqualoni.
Il gol subito innervosisce i pugliesi che prendono due gialli e soprattutto il secondo gol. Il colpo del ko arriva ancora una volta sfruttando un calcio piazzato. Dai 25 metri, in posizione decentrata, Carcione indirizza il pallone sul secondo palo. Cross telecomandato sul piede sinistro di Di Bari, appostato lì non per caso (vedi gol all’Andria). Così il capitano trova il raddoppio buttandola dentro da pochi metri. Secondo centro stagionale per lui. 2-0. Viva i classici gol dell’ex.

Il Catanzaro mette da parte la paura e forte del doppio vantaggio rinuncia a proporre gioco, si chiude a riccio, intasa le linee di passaggio affidandosi a veloci ripartenze. Dall’altra parte la formazione di mister Papagni ha poche idee e pochi spazi da sfruttare.

PapagniL’occasione capita alla mezz’ora quando Bollino, dopo una bella azione di squadra, chiede un calcio di rigore per un presunto fallo di Pasqualoni. L’arbitro, il signor Paterna di Teramo, non ha dubbi ed ammonisce il 10 ospite per simulazione. Bene così.
Il primo tempo scivola via senza altre emozioni ed il Catanzaro rientra all’intervallo negli spogliatoi con un doppio vantaggio rassicurante.

Nella ripresa gli ospiti non hanno altra scelta che buttarsi all’attacco. Ci provano subito in avvio, ancora con Bollino particolarmente ispirato.
I giallorossi sono però perfetti nello sfruttare le ripartenze negli spazi lasciati dai pugliesi, decisamente più alti nella ripresa.

Cunzi e Giovinco si cercano e spesso si trovano come al minuto 51. Il 7 lancia il 10 che però da buona posizione non riesce a centrare la porta. Piovono giù fischi per l’ennesima occasione sprecata dall’attaccante giallorosso ma passano appena due minuti e per Giovinco sono solo applausi quando, con una gemma, regala il 3-0 al Catanzaro. Numero nello stretto all’interno dell’area di rigore, saltati due avversari e sinistro rasoterra sul palo opposto. Imparabile per il portiere. Finalmente. Per la cronaca azione anche questa nata da calcio d’angolo.

La panchina esulta tutta, Giovinco dà il “cinque” a Somma che lo ha sempre protetto dalle giuste critiche piovute sull’ex Tuttocuoio in queste settimane da stampa e tifosi. Alla fine bene cosi. Tutti felici e partita chiusa. Rivincita.

Giovinco gol TarantoIl Taranto, stordito, prova a reagire. Langellotti entra per Lo Sicco e Papagni cambia modulo, passando ad un più offensivo 3-4-3. Le occasioni, i tarantini, le costruiscono da calcio piazzato. Gioie e dolori.
Al 70′ Pasqualoni salva sulla linea un’azione nata da calcio d’angolo ma tre minuti dopo i rossoblù trovano il gol con Balistreri lasciato solo all’interno dell’area di rigore. La difesa giallorossa si addormenta e l’11 ospite riapre il match. 3-1.

Passano pochi minuti e Cunzi ha la palla del quarto gol per le Aquile ma sciupa incredibilmente il tutto al termine di una strepitosa azione personale di Roselli che salta tutti sulla destra per poi invitare al gol Evan che solo, a due metri da Maurantonio ed a 20 metri dalla Massimo Capraro, riesce a farsi toccare il tiro guadagnando solo un corner. Arriverà Evangelista. Prima o poi il gol arriverà.

Nel finale si vede Tavares al posto di Giovinco. Pirrone fa l’esordio negli ospiti rilevando il talentuoso, scuola Roma, Cedric.

Negli ultimi dieci minuti il Catanzaro gestisce le energie e tiene bene il campo concedendo solo al 90′ un’occasione agli ospiti. La scena però se la prende l’estremo difensore giallorosso, Matteo Grandi, strepitoso nell’intervento a mano aperta sul colpo di testa del centravanti tarantino Magnaghi. Il palo dà una mano. Il tempo di far esordire Basrak e la partita di fatto finisce qui.

Gli episodi per una volta girano dalla parte giusta. Il vento oggi soffiava in direzione Catanzaro.

CunziVediamo il bicchiere mezzo pieno. Quattro punti nelle ultime due partite ed una classifica meno impietosa. Adesso una settimana per lavorare bene e preparare una trasferta molto complicata come quella di Matera. Parola d’ordine: continuità.

Alla fine è buona la prestazione di tutti. Da Di Bari a Roselli passando per il duo d’attacco Cunzi-Giovinco.
Una nota di rilievo la merita però Imperio Carcione che dopo un avvio complicato a causa dell’infortunio, è rientrato prendendosi le chiavi della squadra. Leadership e qualità. Quello che mancava finora.

Matteo Pirritano

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Autore

Francesco Panza

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