Dalla Redazione

Il Catanzaro nelle mani di Preiti

L’esonero di Erra spalanca le porte al nuovo corso giallorosso nel segno del direttore sportivo, da ieri autentico deus ex machina 

Preiti ds del Catanzaro

Partiamo dalla fine. Riavvolgiamo il nastro e procediamo con ordine. Il Catanzaro cambia allenatore. Preiti cambia allenatore.

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Una precisazione importante per capire i rapporti di forza che nel giro di pochi mesi hanno stravolto l’aspetto di una società che ha deciso di imboccare senza ripensamenti la strada del rinnovamento.

Erra, ultimo baluardo di una stagione da dimenticare, cade senza nemmeno l’onore delle armi. Non un saluto, non un asettico augurio “per le migliori fortune professionali”, non un cenno a ciò che di positivo c’era da ricordare. Sembra quasi di sentirlo il rumore della porta che sbatte.

Finisce così, senza tanti fronzoli, la storia del settimo allenatore della gestione Cosentino. Non proprio un inno alla progettualità. E per dirla tutta, nemmeno ai rapporti umani.

A pensarci bene, però, nulla di inaspettato. La sensazione che Erra fosse in discussione era evidente fin dallo scorso aprile.

Gara casalinga contro il Monopoli. Una vittoria avrebbe chiuso il discorso salvezza. Il Catanzaro passa in vantaggio ma si fa prima rimontare e poi superare.

La sconfitta infiamma i nervi già scoperti da mesi di bocconi amari e prestazioni scialbe. Erra smette i panni dell’aziendalista e dichiara senza mezzi termini che “la squadra è consapevole di essere inferiore”. In sala stampa cala il gelo.

Le dichiarazioni hanno il suono dell’inevitabilità. Una resa incondizionata ai play-out che probabilmente insinua nella proprietà il tarlo che lo stratega che qualche mese prima aveva firmato il rinnovo fino al 2018 forse non sia l’uomo giusto.

Il resto è storia. La salvezza sofferta, la fiducia rinnovata a parole, la campagna acquisti a singhiozzo, l’esonero. Un climax in perfetto stile Catanzaro. Quando qualcosa può andar bene, il colpo di teatro è dietro l’angolo, spesso sotto forma di ceffone che ti ricorda quante sfaccettature possa avere il concetto di sofferenza.

Nessun dramma. Il tempo delle analisi lascerà spazio alla curiosità per un futuro diverso da quello che sembrava già scritto. Fino ad allora una sequenza infinita di teorie spazzate via dall’unica, prepotente, verità: questo è il Catanzaro di Preiti.    

Una parabola molto simile a quella della gestione Ortoli, un uomo solo al comando senza veri contrappesi sul piano tecnico. Da quell’esperienza il Catanzaro ne uscì azzerato, sotto ogni profilo.

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Oggi, all’alba di una nuova stagione, sulla carta la più dura degli ultimi anni, non può sfuggire che la squadra che in un biennio dovrà provare l’assalto alla B, stia nascendo sull’asse Parma-Pagani.  

Una scelta per certi versi comprensibile se si pensa che ricostruire da zero una rosa sia più agevole puntando su uomini di fiducia, per altri rischiosa vista la volubilità degli umori in seno alla dirigenza giallorossa. Dalle stelle alla stalle è un attimo. È accaduto così tante volte da diventare routine. La cifra di una proprietà che di strappo in strappo si è lasciata dietro solo macerie sulle quali dover ogni volta ricostruire. 

La realtà è che ogni analisi lascia il posto alla necessità di fidarsi. Non una cieca accettazione di ogni singola dichiarazione, bensì l’apertura di una linea di credito che non può essere chiusa in base alla preferenze personali.

In questo senso, ci sono scelte che appaiono incomprensibili, altre semplicemente contorte. Ecco, l’esonero di Erra appartiene a quest’ultima categoria. Nell’impero di Cosentino il sole non tramonta mai. Gli allenatori, e non solo, quelli sì che tramontano, e anche rapidamente.

Buon lavoro direttore.

 logo twitterFrancesco Panza

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Francesco Panza

14 Commenti

  • Una volta la figura del D.S. era quella di mettersi a disposizione dell’allenatore per cercarne di soddisfare le richieste espresse.<br />
    Ora questi "signori" sono dei veri e propri manager….con la loro scuderia di giocatori e tecnici…..e dove vanno impongono il loro "pacchetto".<br />
    Cosi’ non và….oggi siamo la filiale della Paganese….che l anno scorso ..in una annata disastrosa per noi…ha fatto solo un punto in più….<br />
    In compenso…oggi….se le cose non dovessero andar bene..e ci son tutte le premesse…SAPPIAMO tutti di chi sono le responsabilità….e questo Goffo Signore…ingombrante fisicamente e non….farà le valige portandosi dietro il suo "pacchetto"… <br />
    Per la società ..un altra autorete….alla vigilia della campagna abbonamenti…..in tanti …me compreso…si sono dissuasi dalla tentazione di farlo….

  • Ragazzi non fate il gioco dei vari straniero di turno che non attendono altro che queste situazioni per fare I critici e pseudo intenditori di pallone: il nuovo progetto tecnico di preiti ancora deve iniziare, quindi tocca avere pazienza. Sono sicuro che chi oggi si lagna sara’ il primo ad esaltarsi alla prima prestazione positiva dell’uesse, quindi coerenza e mentalita’. Aspettiamo di vederli prima di buttarci la zappa sui piedi altrimenti non si andra da nessuna parte e ricordate che senza cosentino eravamo in eccellenza. Un’ultima cosa, straniero vattene.

  • Assumendosi tutte le responsabilità del successo/insuccesso, è anche giusto che Preiti si scelga gli uomini che vuole. Mi spiace umanamente per Erra. I conti li faremo alla fine: se non centriamo i play-off, Preiti ed il suo staff andranno solertemente cacciati. La squadra oggi ha i mezzi per stare tra le prime 10 (che significa, quest’anno, play-off) e questo grazie a Cosentino che, seppure non esente da difetti, non si è certo tirato indietro.

  • …. Ma sapete quanti giocatori liberi ci sono a coverciiano??? Il calcio e questo… Ognuno porta i suoi sperando che possano fare bene alla causa… Comunque se arriva grassadonia, mancano il segretario e il custode della paganese e poi abbiamo preso tutti…. Vediamo spero di sbagliare per questo ironizzo. Forza aquile!!!!

  • MI SEMBRA DI RIVIVERE QUALCOSA CHE HO GIA’ VISTO.<br />
    SPERIAMO BENE, ALTRIMENTI IL PROSSIMO ANNO CI SARA’ UNA NUOVA PROGRAMMAZIONE PER IL FUTURO E POI DIREMO IL FUTURO E’ PASSATO E NON CE NE SIAMO NEANCHE ACCORTI.

  • Preiti mi piacciono le persone che si prendono le proprie responsabilità, quindi spero che tu abbia ragione e non vedo l’ora di scusarmi, forza aquile!!!!

  • CARO FRANCESCO SEI BRAVO A SCRIVERE E A FAR CAPIRE TRA LE RIGHE LA VERITA’ CHE E’ SEMPRE QUESTA "COSENTINO VAI VIA" E’ QUESTO CHE DICI ED E’ QUESTO CHE DOVREBBE AVVENIRE AL PIU’ PRESTO POSSIBILE SE VOGLIAMO DAVVERO PENSARE AD UN AVVENIRE PER I NOSTRI COLORI, IL CATANZARO DEVE TORNARE A GENTE "INNAMORATA" DEI DUE COLORI, INNAMORATA DELLA CITTA’ E DEI CATANZARESI, FIN QUANDO SARA’ IN MANO A GENTE CHE PENSA SOLO A FARE CASSA FREGANDOSENE ALTAMENTE DELLA STORIA PASSATA, PROSSIMA E FUTURA E FREGANDOSENE ANCHE E SOPRATTUTTO DEI SENTIMENTI CHE IL POPOLO GIALLOROSSO NUTRE PER LA PROPRIA SQUADRA, NON CI SARANNO MA PIU’ PROSPETTIVE DI CRESCITA. ANCHE QUEST’ANNO SI E’ DISTRUTTO TUTTO PER RICOMINCIARE PER L’ENNESIMA, MA RICOMINCIARE COSA??? CARO PRESIDENTE, DALL’ALTO DELLA TUA PRESUNZIONE, ANCORA NON HAI CAPITO NULLA…….

    • Comanda chi mette i soldi. Ma nel calcio oltre ai soldi ci vuole passione, attaccamento alla maglia , tanto tanto amore e professionalità. Oggi non ti puoi inventare niente o hai queste doti o è meglio fare altro. Credimi fratello Giallorosso il nostro caro presidente non ha nulla di tutto ciò.

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