Io dico seguitando

Milleottocentoquattordici motivi per usare il buon senso!

Rubrica del martedì curata da Gennaro Maria Amoruso

 

 

Cari amici e cari soci, riprendiamo le nostre divagazioni
dopo la sosta del campionato, che per le Aquile, a causa di una nebbia
londinese a Catanzaro, si è tramutata in doppia pausa.

Certamente molte menti sono già
proiettate a domenica 14 marzo alle ore 15 quando i giallorossi affronteranno
la trasferta più vicina del campionato.

Nel mio pezzo prima della gara di
andata parlavo di ordine naturale delle cose da ristabilirsi, della Storia
gloriosa del Catanzaro e delle risposte che aspettavamo dal campo.

La partita è stata vinta dai
giallorossi e la nostra squadra ha riscattato qualche amarezza del decennio che
è passato.

Oggi il mio ragionamento vuole
partire da quella gara, precisamente dalla risposta alle provocazioni che
venivano da parte della tifoseria pitagorica, è stato veramente spettacolare lo
striscione in Curva, con il quale si ricordava agli ospiti che i comuni della
loro provincia occupavano quel settore da tempo immemore.

Questo è stile, questa è
dimostrazione di Superiorità, questo è la risposta a tanto accanimento ed a
tanta invidia.

Ora domenica si gioca in casa di
una signora squadra che forma un rispettabile complesso, con interessanti
giovani in organico. Su quest’ultimo aspetto si potrebbe aprire una parentesi,
ricordando il via vai di ragazzi scuola juve sulle rive dello ionio.

Comunque il senso del mio
pensiero è un altro, visto che in casa propria ognuno è libero di fare ciò che
vuole, di affiliarsi con chi meglio crede e di scegliere di fare da colonia ad
un grande club.

Mi piacerebbe esporre ora due o
tre concetti che reputo fondamentali per un approccio alla gara di Crotone.

Innanzi tutto il rispetto
dell’avversario, ovvero di qualsiasi contendente che incrocia le gesta delle
Aquile, a maggior ragione quando si tratti di un “vicino di casa”. E che
vicini, un acidi, forse con troppa voglia di rivalsa.

Dunque le gare vanno affrontate
con la massima concentrazione, facendo poche chiacchiere ed avendo ben presente
di chi ti trovi di fronte. Questa è una regola fondamentale dello sport.

E’una inutile perdita di tempo
elencare prima di una gara, come se fosse un rosario, titoli, storia e
vittorie. Il Catanzaro, rappresentando qualcosa di unico per la nostra
bistrattata regione, le vittorie le ha ottenute, le ottiene e le otterrà
sempre, sia che si giochi a Crotone sia che si giochi a Canicattì.

Pertanto si parte dalla
consapevolezza della forza dell’avversario per arrivare all’umiltà, altro
elemento fondamentale per tornare a casa con i tre punti.

L’umiltà è una virtù da forti ed
è strettamente connessa con il rispetto. La tifoseria giallorossa in questi
pochi giorni deve fare un immenso bagno di umiltà, deve mantenersi tranquilla e
sommessamente attendere l’inizio della gara, fino a quel momento nessuna
energia deve essere sprecata, nessuna provocazione raccolta, nessuna bizzarra
proposta lanciata.

In silenzio, come un onda che
nasce da lontano la marea giallorossa aspetta, silente, pronta ad esplodere nella
sua potenza. Umili dobbiamo essere tutti Noi, umile deve essere la Squadra,
attenta a non farsi prendere da inutili isterismi.

Gentilmente e garbatamente
abbiamo fatto sapere a nostri vicini che avremmo voglia di partecipare al
banchetto, a quella che dovrà essere una festa di sport.

Con illuminato buon senso le
autorità e la locale società concederanno una intera curva, oltre al settore
ospiti, in modo tale che i giallorossi al seguito siano 1.814.

Questo è il modo di trattare gli
ospiti, questo è il modo di rendere la partita una gara e non una battaglia.

Serve veramente tanto buon senso
e tanta responsabilità, andiamo a vedere una gara di calcio fra due città della
stessa Regione, non stiamo andando a combattere la guerra civile.

Il gioco del calcio e lo sport
devono servire per aggregare, per far socializzare e non per far nascere e
sviluppare conflitti.

La forza della nostra tifoseria è
sempre stata la correttezza ed il sostegno incondizionato alla Maglia.
Tantissimi cuori batteranno forte per il nostro Vessillo da tutta Italia
convergeremo per sostenere la nostra Squadra, per celebrare una festa di sport.

Questo non è un derby, questa non
è la partita della vita, è semplicemente una gara da Vincere.

Giallorosso per Sempre!

Gennaro Maria Amoruso
(Harp)

Chi volesse
suggerirmi argomenti, segnalarmi temi o dissentire sulle mie parole può farlo
all’indirizzo:gennaro@uscatanzaro
.net

Autore

Redazione

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