Intervistiamo

Estorsione e spaccio: un arresto a Catanzaro

Scritto da Redazione
L’uomo dovrà scontare  un residuo di 4 anni circa di reclusione
 

La Polizia di Stato ha tratto in arresto Vittorio Gentile, eseguendo un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, che ha dato esecuzione ad un cumulo di pene irrogate allo stesso da sentenze ormai definitive.

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I provvedimenti giudiziari, messi in atto dagli uomini della Squadra Mobile del Capoluogo, definiscono varie vicende giudiziarie in cui l’uomo figurava come imputato, facendo luce, tra l’altro, su un episodio di usura ed estorsione che ha visto vittima un imprenditore catanzarese.

L’impresario, alla ricerca di denaro in prestito, trovò credito presso Gentile ed un complice, pagandone acaro prezzo gli interessi, fino a subire minacce di ritorsioni personali qualora non avesse corrisposto quanto il suo taglieggiatore prevedeva. Successivamente alle minacce patite, l’imprenditore si rivolse alla Squadra Mobile, che ne ha raccolto la denuncia, mettendo in atto serrate indagini spiegatesi con l’individuazione dei responsabili in Gentile e in un altro complice.

All’usura e all’estorsione si aggiunge lo spaccio di droga, anzitutto cocaina, di cui l’uomo è riconosciuto colpevole a più riprese.

Per questi fatti, risalenti agli anni tra il 2003 e il 2004, l’arrestato ha già varcato le soglie del carcere, scontando un lungo periodo di custodia cautelare, da pochi mesi commutata in detenzione domiciliare.

Fino alla giornata di ieri, quando le porte dell’istituto penitenziario di Catanzaro Siano si sono di nuovo aperte per lui, che dovrà scontarvi un residuo di 4 anni circa di reclusione.

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Redazione

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