Intervistiamo

Piano Marketing al Comune: più soldi al manager e pochi soldi allo startup

Lo afferma il consigliere d’opposizione Antonio Giglio
 

Nel tanto sbandierato Piano marketing per il Centro storico, l’Amministrazione Abramo è riuscita a superare se stessa.

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Con Determina dirigenziale n° 2767 del 20.10.2015 del Settore Urbanistica, è stato conferito l’incarico alla società Pegaso 12 Sas, nella persona del rappresentante legale Dott. Aldo Pellegrino, per la “redazione di un piano di intervento di valorizzazione e marketing per il centro storico di Catanzaro”. Le finalità dell’incarico erano tese, in particolare, ad “individuare soluzioni ed interventi capaci di contrastar

e le criticità che hanno prodotto l’evidente processo di abbandono del Centro Storico e il trasferimento di attività commerciali verso altre aree della Città”. Il Dott. Pellegrino ha, tra le proposte del suo studio, suggerito “la possibilità di incentivare, mediante l’erogazione di un contributo economico, l’insediamento di nuove attività commerciali di vicinato con specifiche qualità per favorire la riqualificazione dell’immagine commerciale del centro storico”.

Il Comune ha, perciò, stabilito di “procedere ad una manifestazione di interesse per la redazione di una graduatoria di merito finalizzata all’assegnazione di contributi per l’avvio di nuove imprese che utilizzano locali sfitti del centro storico”. E a quanto ammonta il totale di questi contributi? “L’amministrazione comunale di Catanzaro intende sostenere l’avvio di nuove attività produttive da insediarsi in locali sfitti da almeno tre mesi situati in centro storico ed in particolare lungo il Corso Mazzini. (…)

Per tali finalità sarà stanziato un fondo di € 20.000 per l’erogazione di 5 linee contributive a fondo perduto, a copertura di specifiche spese d’investimento, per un importo massimo di € 4.000 per ogni attività avente diritto.

I contributi sono rivolti a persone che intendano avviare nuove attività di natura commerciale, artigianale e agroalimentare (inteso quest’ultimo come commercializzazione del prodotto finito).” Il piano comprende altri benefit, tra cui l’assistenza gratuita per un anno da parte di Cicas Italia e Confartigianato, più alcune eventuali misure di Microcredito d’Impresa.

Ben 20.000 euro, quindi. “Sossoldi”, direbbe qualcuno. L’aspetto veramente particolare è che l’onorario che l’Amministrazione dà al Dott. Pellegrino per i suoi servigi è di 25.000 euro. Quindi, secondo i “geni” di Palazzo De Nobili, è sensato mettere in piedi un Piano di valorizzazione e marketing dove la somma che viene data al Consulente che lo ha redatto supera quella che viene data alle startup.

Tra l’altro, la somma è stata liquidata, come da accordi tra le parti, con due distinte Determine dirigenziali per metà entro la data del 31/12/2015, e per metà entro 10 giorni dalla conclusione dell’incarico (marzo scorso). La puntualità nei pagamenti dovrebbe essere normalità, ma in un Comune dove qualsiasi fornitore aspetta mesi e mesi prima di vedere pagati i propri servizi, anche questo risulta alquanto singolare.

Oltretutto, qualche giorno fa, la Giunta ha approvato un atto di indirizzo, col quale stabilisce di estendere “l’incarico della società al fine di proseguire per ulteriori trenta giorni l’attività di consulenza ed affiancamento, con particolare riferimento alla fase di valutazione delle domande di manifestazione di interesse e di individuazione delle imprese in possesso dei requisiti”. L’estensione (come atto di indirizzo) prevede una ulteriore spesa di € 6.250,00, iva compresa, corrispondente ad una mensilità del precedente incarico. Quindi andremmo sopra i 30.000 euro.

Dallo spirito della nota dovrebbe essere chiaro, ma è bene specificarlo: chi scrive non intende attaccare la figura, il valore professionale, né tantomeno la persona del Dott. Pellegrino, che non è il destinatario di tali appunti, e che è stato chiamato a svolgere il suo lavoro, che sarà giudicato efficace o meno in base ai risultati. Destinataria è l’Amministrazione comunale, che ha perso sempre di più il contatto con la realtà; un’Amministrazione che piange miseria, giustificando le proprie mancanze col leitmotiv “non ci sono soldi”, quando invece i soldi vengono trovati (e spesi) spesso in maniera perlomeno discutibile.

Autore

Redazione

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