Rassegna stampa

Con la testa già al Paternò

I giallorossi riprendono oggi la preparazione in vista del match di Domenica con i siciliani.
da Il Domani

Chiusa nel cassetto l’ultima sosta di campionato, le attenzioni delle Aquile sono ora rivolte al match di domenica contro il Paternò. Una gara che assume contorni rilevanti, dopo l’immeritata sconfitta di Sora (questo al di là delle solite, folcloristiche dichiarazioni del piccolo Captano), che ha fatto precipitare la compagine giallorosa al quarto posto in classifica. Nulla di compromesso, in ogni modo, giacchè la formula dei tre punti a vittoria consente sempre ampi margini di recupero; ma è in dubbio che l’ambiente giallorosso chiede il ritorno al successo, per consolidare l’alta classifica, soprattutto in vista dell’attesa sfida contro il Crotone, in programma il 14.
Il Catanzaro e, dunque, pronto a ricaricare le batterie. La soglia d’attenzione è già alta, anche perché sulla strada si parerà di fronte un Paternò deciso più che mai a vendere cara la pelle, dopo lo stop interno subito dall’Acireale, uscito vincente dal “Falcone – Borsellino” dopo aver capitalizzato l’unico tiro effettuato nella porta rossoblu.
“Affronteremo un avversario ostico – chiarisce il centrocampista Mauro Briano, uno dei perni dello scacchiere di Piero Braglia – che ci sfiderà senza timori, perché non avrà nulla da perdere. Inutile dire, adesso, cosa dovremo temere della formazione siciliana. I nostri pensieri devono essere elusivamente mirati alla conquista dei tre punti, perché non vediamo l’ora di cancellare Sora: quando si perde in modo ingiusto, la rabbia di riscatto è sempre maggiore”.
Domanda di rito: la sosta è servita? Il “Conte di Carmagnola”, con il suo linguaggio sempre forbito, ha la risposta pronta. “ Mah, forse era meglio continuare a giocare. In ogni modo il Catanzaro è deciso più che mai a riprendere la marcia. Cinque punti di distacco dal primo posto possono essere pochi o molti, dipende da quale lato si vedono. I mezzi per aspirare a traguardi importanti li abbiamo tutti, perché non siamo inferiori a nessuno; ma procediamo, con calma. Adesso c’è da pensare al Paternò; poi potremmo fare altri discorsi. Ricordiamoci che le partite di calcio vivono d’episodi. A Sora, , ad esempio, abbiamo costruito tante palle gol; ma alla fine a vincere è stata la compagine laziale, la quale, al triplice fischio dell’arbitro, non credeva di aver conquistato una vittoria davvero insperata”.
Acireale, Crotone e Viterbese: sono queste le squadre che il Catanzaro dovrà tenere d’occhio nella dura lotta ala serie B?
“Penso proprio di si. Certo, il campionato è ancora aperto e tutto può capitare. Ad esempio, potrebbe inserirsi nell’alta classifica pure il lanciano, che è una formazione quadrata, però credo che alla fine il lotto di squadre che si giocheranno la promozione è quello attuale”.
In questi giorni si è parlato di schemi nuovi, che ne pensa?
“Premesso che questi argomenti sono di stretta competenza del tecnico Braglia, per ciò che mi riguarda dico solo che i discorsi che riguardano problematiche tattiche sono veramente effimeri. La rosa del Catanzaro è ampia, valida e, per questo, può essere soggetta a varie soluzioni tattiche. Se si cambia modulo di gioco ed arrivano i risultati, allora ben vengano le novità; ma se cosi non fosse? L’importante, a mio avviso, è credere nel valore d’ogni singolo giocatore, che con la sua forza e duttilità può rendere fruttifero qualsiasi schema di gioco”.
Lei è uno dei pupilli della tifoseria giallorosa. E vero che nel corso del mercato di gennaio ha rifiutato proposte anche di club di serie B?
“Confermo, molte società mi hanno cercato; ma puntualmente ho detto no. A Catanzaro mi trovo bene e sono onorato d’indossare questa maglia. Se dipendesse dal sottoscritto resterei in giallorosso per molto tempo; ma il calcio è un mondo strano, dove può succedere di tutto. In ogni caso, attraverso “il Domani” desidero ringraziare la tifoseria catanzarese, che è unica, immensa. Pensi, erano più amareggiati per il pareggio interno contro la Viterbese che per la sconfitta di Sora. A loro dico di stare sempre vicini alla società, perché è composta di dirigenti ambiziosi, competenti, i quali, e di questo sono certo, porteranno in breve tempo il Catanzaro ai fasti d’un tempo”.

Vittorio Giummo

Autore

Paolo Spinoso

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