Intervistiamo

Solo sei Pubblici Ministeri alla DDA di Catanzaro

Lo ha detto il Procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto, che ha partecipato, insieme al Procuratore aggiunto vicario, Giovanni Bombardieri, ad una conferenza stampa sulla confisca di beni alla ‘ndrangheta
 

“La Dda di Catanzaro ha a disposizione solamente sei magistrati per far fronte a mille udienze cui i singoli pm devono presenziare”.

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Lo ha detto il Procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto, che ha partecipato, insieme al Procuratore aggiunto vicario, Giovanni Bombardieri, ad una conferenza stampa sulla confisca di beni alla ‘ndrangheta.

“Si tratta – ha aggiunto – di un numero esiguo di uomini che fronteggia in ogni modo possibile la criminalità organizzata ottenendo un successo insperato, se si considera la carenza di organico”. La Dda del capoluogo, tra l’altro, ha competenza territoriale sui due terzi del territorio calabrese.

“Parliamo – ha aggiunto Luberto – di zone come Lamezia, gestita con sacrificio inenarrabile vista la presenza radicata di cosche come quella dei Giampà e dei Torcasio che comunque siamo riusciti ad arginare con numerose operazioni come ‘Medusà e ‘Perseo’, e non ultima ‘Dirty Soccer’, ma se analizziamo tutto il territorio di nostra competenza non sfugge che Vibo Valentia ha in ogni frazione piccole cosche che gestiscono le attività criminali che fanno capo a quelle più note.

Anche lì la nostra attività è stata determinante e parliamo sempre di un uomo solo a gestire tutto. La situazione non cambia a Cosenza e Crotone, dove ci si divide tra Paola e Castrovillari con il clan Rango-Zingari e dove siamo riusciti con la nostra attività a svelare le ramificazioni nazionali del clan Grande-Aracri, attività che ha portato all’operazione Aemilia. Infine c’é Catanzaro, che non è un’isola felice come tutti vogliono far credere o come si potrebbe pensare. Anche qui la ‘ndrangheta è permeata notevolmente”.

“Se la ‘ndrangheta, quindi – ha concluso il procuratore aggiunto – è il nemico numero uno, come dicono, non è così che si combatte. Le forze sono insufficienti perché si finisce per trascurare alcune situazioni che possono essere importantissime. Lo sforzo della Procura è notevole, ma potrebbe alla lunga non bastare. Per questo ribadiamo che serve un incremento di organico”.

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Redazione

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