Rassegna stampa

Ceravolo, si decide

da Gazzetta del Sud

Sarà l’affidamento della gestione dello stadio “Ceravolo” all’Us Catanzaro l’argomento di punta posto all’ordine del giorno degli odierni lavori del Consiglio comunale. Si parlerà di sport dunque, anche se in questo momento è la situazione degli ospedali cittadini la vera drammatica priorità. In aula si discuterà anche della rimodulazione del programma di sviluppo urbano con eventuale approvazione del protocollo d’intesa; di integrazione della delibera per la realizzazione di un edificio destinato a residenza uffici, area commerciale e parcheggio in via Argento e via Pugliese; di acquisizione al patrimonio comunale di un’area di contrada Pistoia; della presa d’atto degli elaborati grafici del piano di assetto idrogeologico. Nell’ultima seduta del 2003 il Consiglio aveva approvato una delibera di indirizzo relativa all’affidamento in concessione all’Us Catanzaro, per 99 anni, dello stadio “Ceravolo”. In quell’occasione il sindaco Sergio Abramo aveva sottolineato come la nuova dirigenza dell’Us in meno di un anno si fosse impegnata nel risanamento giungendo a ripianare una ingente massa debitoria. Per le società di calcio tuttavia è necessario diversificare le fondi di ricavo, dal momento che diritti Tv e incasso al botteghino sono insufficienti. In questo quadro – aveva aggiunto il primo cittadino – la gestione diretta dello stadio diventa un tassello importante. Attraverso la delibera di indirizzo il Comune si impegna ad acquisire l’area dello stadio, che è di proprietà del demanio, ed a cederla in uso per 99 anni alla società; in convenzione sarà affidata la costruzione e la gestione del “Ceravolo”. Anche il presidente dell’Us, Claudio Parente, aveva preso la parola per sintetizzare il cammino fatto dalla nuova dirigenza alla guida della società giallorossa. «Abbiamo presentato in quest’aula un progetto quinquennale di risanamento e rilancio della società, ma stiamo cercando di anticipare i tempi», aveva detto. Adesso l’Us vuole consolidare i risultati raggiunti anche attraverso la diversificazione nell’utilizzo delle strutture disponibili. Favorevole alla stipula della convenzione si era detto il consigliere Domenico Iaconantonio (Ds) lamentando la mancata firma della delibera da parte del responsabile del Settore patrimonio o da quello delle Finanze ed avanzando perplessità sulla durata (99 anni) della concessione dell’uso dello stadio. Il sindaco Abramo era intervenuto per precisare che quella all’esame dell’assemblea era una delibera di indirizzo, e che lo schema di convenzione sarebbe stato poi approvato dal Consiglio. Il capogruppo di An Domenico Tallini aveva descritto al delibera come un «atto di indirizzo fondamentale» sostenendo che non cambia molto se la concessione dello stato sarà per 66 o 99 anni; di positivo vi è semmai il fatto che l’amministrazione comunale di fatto si libera degli impicci conseguenti alla gestione del “Ceravolo”. Chiuso il dibattito, il capogruppo “azzurro” Esposito aveva presentato un altro emendamento tendente all’istituzione di una commissione mista Comune-Us per seguire l’iter della pratica. Messa ai voti, la pratica era stata approvata all’unanimità (36 i consiglieri presenti in aula). Ma la commissione chiesta da Esposito finora non è stata istituita. Una circostanza che oggi potrebbe essere sollevata creando problemi all’approvazione della pratica. Si avrà lo stesso “unanimismo” di fine anno? Ieri mattina il gruppo di Forza Italia si è riunito riproponendo la questione. Si è parlato anche dell’ooportunità di cedere gratuitamente un bene della collettività ad una società per azioni (dunque finalizzata al profitto) qual è l’Us Catanzaro.

Autore

Paolo Spinoso

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