Catanzaronelcuore, ZTL tutti i giorni

Dopo l’intervento dei 60 commercianti che non vogliono l’isola pedonale, l’intervento del Movimento Civico Indipendente catanzarese
 

Rimaniamo allibiti ogni qualvolta leggiamo di commercianti lamentarsi delle pur misere poche ore di isola pedonale concessa all’intera città!

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Eppure ciclicamente, ancorché in presenza di solo pochi momenti della settimana riservati alla limitazione del traffico, ecco levarsi le proteste degli operatori commerciali che insistono lungo Corso Mazzini. Proteste che a noi appaiono ingannevoli nella sostanza giacché sono anni che abbiamo individuato le criticità del centro storico cittadino non già nel passaggio o meno degli autoveicoli ma in un contesto di concause più ampio che interessa diversi fattori.

Fra questi non vi è dubbio che esiste un problema – oggi paradossalmente ancora più accentuato rispetto al recente passato – di servizi urbani quali la fruibilità di aree cittadine deputate a parcheggio che dovrebbero essere meglio valorizzate contestualmente al sistema dei trasporti; senza considerare l’inesistente concretezza in merito al medesimo problema, visto che da decenni si parla di progetti che non vedono mai la luce; c’è poi una questione di “manutenzione urbana” e quindi di appeal del centro storico sul quale mancano gli opportuni interventi per restituirlo agli antichi splendori mediante un piano delle facciate e delle insegne nonché di un piano per “tipizzare” la parte vecchia di Catanzaro in funzione delle vocazioni ivi contenute.

A tutto questo, che afferisce decisamente alla sfera delle scelte politiche, si affiancano poi fattori inerenti alla sfera delle scelte private, ovvero, nella fattispecie, alla qualità ed alla quantità dei servizi commerciali, intendendo con questa dizione non soltanto la qualità e la quantità della “merce” offerta ma un più ampio servizio che dovrebbe essere curato proprio dagli operatori del commercio: qui subentra la creatività, la cortesia, lo stile, il giusto approccio, la personalità, il modo di essere e di fare, di realizzare vetrine, di mantenere decoro e garbo.

Riteniamo che la ZTL, la zona a traffico limitato, sia una risorsa e non una zavorra per la collettività. Fra l’altro il centro storico non appartiene soltanto ai commercianti ma a tutti. Ed è persino paradossale e bizzarro dover rimarcare, ancora oggi, questa ovvietà.

Non è l’opportunità data alle autovetture di “entrare” direttamente nel negozio a sostenere il buon commercio e i buoni affari. Tutt’altro. Il commercio vive di socialità, del passeggio e dei suoi tempi lenti in cui la gente si sposta da una vetrina all’altra, e non di una caotica accozzaglia di motori e lamiere in circolazione.

Perciò siamo seri e ognuno faccia la sua parte.

Se poi a decidere di una ZTL non è il buon senso bensì 60 firme, allora siamo pronti a presentarne “60 più una” affinché la limitazione del traffico lungo Corso Mazzini sia non solo garantita ma addirittura estesa a tutti i giorni.

 

 

 

 

Autore

Redazione

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