Intervistiamo

Emodinamica, ennesimo riconoscimento per il S.Anna Hospital

Scritto da Redazione

L’equipe di Emodinamica del S. Anna Hospital è stata insignita di uno dei tre premi ex aequo, istituito da Medtronic Italia per i migliori casi clinici coronarici e conferito in occasione del XXXVI congresso nazionale del GISE, la Società Italiana di cardiologia Invasiva, svoltosi a Genova. Ne da notizia, con un comunicato, la syessa clinica catanzarese.”Il caso, – si legge – presentato nel corso del simposio della stessa Medtronic dal dottor Gaetano Morabito, riguardava un paziente di 57 anni, con una vicenda clinica piuttosto lunga e complessa, colpito più volte nel corso degli anni da sindrome coronarica acuta e infine trattato al S.Anna dallo stesso Morabito con l’applicazione di ben dieci stent e un risultato finale del tutto soddisfacente e funzionale, anche alla luce dei successivi controlli post intervento. I casi in concorso erano complessivamente oltre sessanta, iscritti in forma anonima e quindi valutati in forma anonima dalla giuria, composta dal professor Ciro Indolfi dell’università di Catanzaro, dal professor Corrado Tamburino dell’università di Catania e dal professor Antonio Bartorelli del centro cardiologico “Monzino” di Milano. A Genova, l’equipe del S.Anna era rappresentata dal direttore dell’Emodinamica, dottor Bindo Missiroli, dallo stesso Morabito e da due infermieri, Vincenzo Buffa e Giuseppe Partenope. Significativo, lo spazio dedicato dal congresso al Centro calabrese di Cardiochirurgia: in ambito medico sono stati presentati sei casi clinici, articolati in tre poster, affissi nell’area dedicata e tre comunicazioni orali, rivolte alla platea dei congressisti e discussi con questa nel corso delle diverse sessioni di lavoro. Uno, invece, il caso presentato in ambito infermieristico”.

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“I casi clinici – si fa rilevare – erano tutti caratterizzati da qualche peculiarità: il follow up, come nel caso dei circa duecento pazienti trattati con gli stent per angioplastica di ultima generazione oppure la diagnostica più sofisticata, come l’ecografia intracoronarica (ICUS) o la tomografia ottica computerizzata (OCT). Proprio quest’ultima è stata protagonista della verifica di un caso, anch’esso molto particolare, presentato al GISE: quello di un paziente affetto da favismo (patologia piuttosto diffusa nel bacino del Mediterraneo), trasferito in urgenza al S. Anna per sindrome coronarica acuta e trattato con angioplastica e impianto di stent a rilascio farmacologico. Poichè nei fabici l’utilizzo della cardioaspirina dopo l’intervento è ritenuto ad alto rischio e soprattutto mancano linee guida chiare in letteratura scientifica, il paziente è stato sottoposto a monoterapia con un singolo farmaco antiaggregante di nuova generazione.

Il follow up anche in questo caso è positivo, visto che nei sedici mesi successivi all’intervento il soggetto non ha manifestato alcun evento avverso e non solo la coronarografia di controllo ma anche l’ICUS e l’OCT hanno mostrato ottimi risultati a distanza. L’Emodinamica del S.Anna Hospital – si legge infine – consolida, insomma, la buona fama costruita negli anni e confermata, d’altra parte, anche dai volumi di attività rimasti sempre elevati nel tempo. Per l’anno in corso, i dati indicano al 30 novembre un totale di 2.215 procedure effettuate, 804 delle quali di tipo interventistico

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