Intervistiamo

Incidenti sul lavoro, due morti e un ferito grave

Scritto da Redazione
I fatti accaduti a breve distanza l’uno dall’altro, uno a Germaneto di Catanzaro e l’altro in un centro della provincia, Girifalco

Due morti ed un ferito grave rappresentano il bilancio di due incidenti sul lavoro accaduti a breve distanza l’uno dall’altro, uno a Germaneto di Catanzaro e l’altro in un centro della provincia, Girifalco.

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Nel primo incidente sono rimasti coinvolti due operai che stavano montando una grondaia in un edificio in costruzione utilizzando un’impalcatura dalla quale sono precipitati. L’altro incidente sul lavoro, in cui é morto un operaio, si é verificato in una marmeria di Girifalco.

La persona morta nell’incidente sul lavoro accaduto a Germaneto di Catanzaro aveva 40 anni, mentre l’operaio rimasto ferito ha 25 anni ed é stato ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale Pugliese-Ciaccio. Sui due incidenti hanno avviato indagini i carabinieri per ricostruirne la dinamica ed accertare eventuali responsabilità.

C’è un dato da non trascurare e che purtroppo di questi incidenti se ne parla solo dopo che i fatti accadono.

Non crediamo bastino i comunicati di solidarietà o le attenzioni dei sindacati a fatto avvenuto, d’altronde basta solo riflettere sui dati forni ti dall’Inail; “Aumentano e morti bianche. Un dato tragico e in controtendenza rispetto al calo degli infortuni sul lavoro registrato a fine ottobre quando i caduti sul lavoro – in base alle denuncia arrivate – sono stati circa 100 in più rispetto allo stesso periodo del 2014.

Dall’Inail spiegano che si tratta di un aumento che “preoccupa”, anche se i dati, tengono a precisare, “sono in fase di assestamento”. Comunque, evidenziano, in generale gli infortuni continuano a diminuire, con un ribasso di circa il 4,5%”, sempre a ottobre 2015 su ottobre 2014. Il problema sono quindi le cosiddette ‘morti bianche’.

Andando a guardare sul sito dell’Istituto, emerge infatti come “le denuncie di infortunio con esito mortale”, avvenute “in occasione di lavoro”, siano 729 nei primi dieci mesi del 2015. Erano invece 628 nello stesso periodo dello scorso anno (+16,1%). Quindi ora se ne contano 101 in più. Il divario cresce ancora se si includono anche i decessi di quanti andavano o tornavano dal lavoro. L’Inail usa il termine “in itinere” e conta già 259 morti (erano 205 nel 2014). In totale quindi tra gennaio e ottobre sono arrivate denunce per 988 morti, contro le 833 dell’anno prima (+155, +18,6%).

Tornando a concentrare l’attenzione sulle morti registrate mentre il lavoratore era sul posto di lavoro, giusto l’anno scorso si era toccato il minimo storico (674 l’ultimo dato), grazie a una progressiva riduzione del fenomeno anno dopo anno. Nel 2015 invece si osserva una controtendenza, iniziata da subito e confermata ancor più nel mese di ottobre (65 contro i 37 del 2014).

A ottobre, l’ente aveva pubblicato il consuntivo per il periodo gennaio-settembre 2015, registrando 463.189 denunce d’infortunio, con un calo del 4,2% rispetto all’analogo periodo del 2014 (oltre 20mila casi in meno), sintesi di un calo più sostenuto per gli infortuni in occasione di lavoro (-4,6%) e di uno più contenuto per quelli in itinere (-2,0%). Sono, invece state di 856 le denunce d’infortunio mortale, in aumento del 13,5% rispetto all’analogo periodo del 2014 (+102 casi).

Significa che già da oggi il 2015 si chiuderà con un rialzo significativo di morti bianche rispetto all’anno passato, quando gli infortuni mortali erano stati di 662. Il Rapporto annuale dell’Inail per il 2014 confermava la tendenza al calo, dimezzati negli ultimi dieci anni. Nel 2005 le morti bianche erano state 1.278. Gli infortuni totali sono stati 437.000, con un calo del 6,3% sul 2013. Rispetto al 2013, si è registrata una riduzione del 6,7% mentre sul 2010 (997 morti sul lavoro accertate) la riduzione è stata del 33,6%.

 

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