La Striscia

In attesa dell’ultima dell’anno: Catanzaro, idea Benedetti

Recupera Scuffia, a parte Ingretolli e Foresta, ferm ai box Taddei, Sirigu e Calvarese
 

Secondo giorno di preparazione per mister Erra e i suoi ragazzi, che coadiuvato dal preparatore atletico Raione e dall’intero staff, stanno preparando la sfida all’Ischia per l’ultima partita dell’anno.

Foresta e Ingretolli hanno fatto differenziato ma dovrebbero essere recuperabili.

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Il primo ha giocato a Monopoli, mentre il secondo, un ex della partita, ha saltato la trasferta pugliese per un pestone rimediato in allenamento.

Oggi al “Ceravolo” ci sarà il test infrasettimanale contro la “Berretti” ed il mister inizierà a tastare la condizione di suoi uomini.

Per la penultima sfida del girone d’andata, sarà certamente confermato il modulo 4-3-3 e pochi dovrebbero essere i dubbi del tecnico; infatti, con il rientro di Maita, Foresta dovrebbe tornare in panchina, mentre Agodirin sarà in ballottaggio con Caruso per il ruolo di terzo attaccante laterale. 

Se l’attaccante nigeriano convincerà il mister, in queste sedute d’allenamento che mancano sino al giorno della partita, non è escluso un suo impiego dall’inizio.

Fino a giorno 20 non si parlerà di mercato in casa giallorossa, ma la notizia di oggi (riportata anche dalla Gazzetta del Sud) è che l’ex giallorosso, centrocampista venticinquenne, Alessio Benedetti, si sarebbe offerto al Catanzaro.

Alla società di Cosentino l’idea non dispiacerebbe, poiché potrebbe essere uno dei rinforzi per un centrocampo carente di uomini, dopo la partenza di Selvatico e la situazione di Giampà, che sarà giudicato l’11 Gennaio del nuovo anno, nel processo sportivo “Dirty Soccer”. 

Benedetti ha militato nel Catanzaro lasciando un buon ricordo; in due stagioni (dal 2012 al 2014) di serie C1, prima di essere ceduto al Cittadella (31 presenze in B di cui 22 da titolare) aveva collezionato a Catanzaro 53 presenze segnando due goal. 

Ceduto dal Cittadella a inizio stagione alla Cremonese, con i grigiorossi lombardi ha trovato poco spazio, infatti, sono solo sei le sue presenze in nel girone A di Lega Pro.

Ricordiamo, come già , che domenica ci sarà la coreografia degli Ultras, che ricorderanno “Massimo Capraro” e tutti i tifosi sono invitati a portare qualcosa di giallorosso allo stadio.

L’Ischia, avversario di domenica prossima,  ha 14 punti in graduatoria ed è sopravanzata dal Catanzaro di ben 5 punti. Ricordiamo però che alla compagine isolana è stata comminata una penalizzazione di 4 punti per inadempienze amministrative.

Le due goleade subite nelle ultime due sfide (5 a 5 a con la Juve Stabia al “Menti” e 0 – 5 in casa con il Matera) hanno fatto si che la difesa degli isolani, con ben 22 reti subite è la peggiore del campionato.

Anche l’Ischia, come il Catanzaro, ha diversi problemi con gli infortunati; Luca Orlando sarà disponibile per il nuovo anno e la stessa cosa vale per Izzillo e Filosa.

Alla ripresa degli allenamenti hanno lavorato a parte l’attaccante ex Benevento, Kanoute e il difensore Guarino; differenziato pure per l’oggetto del desiderio del mercato estivo del Catanzaro, quel Nicola Mancino che sembrava essere in procinto di vestire la casacca delle aquile.

 

Rammentiamo che il mister dell’Ischia è Leonardo Bitetto, che allenò i giallorossi nella stagione 2001/2002 in una di quelle “strane” società di calcio che c’erano a Catanzaro.

Quella stagione il tecnico pugliese l’ iniziò alla grande con una partenza che fece sognare i tifosi catanzaresi.

Poi, come spesso avveniva a Catanzaro in quell’epoca, accadde qualcosa di strano.

C’è da ricordare pure che qualcosa s’incrinò dopo la famosa partita con la Cavese e con l’invasione di campo e la conseguente squalifica del “Ceravolo” per via di un arbitraggio discutibilissimo, parliamo del signor Fabio Vicinanza di Albenga.

Quel Catanzaro riuscì a tenere botta anche in campo neutro, nelle partite giocate e vinte a Castrovillari, Vibo e Locri,  ma nello scontro diretto a Giugliano (prima di ritorno) i giallorossi tornarono sconfitti con un secco 3 a 1.

La sconfitta interna con il Martina, costò la panchina al tecnico barese e poi arrivo Morgia e sappiamo tutti come andò a finire.

Salvatore Ferragina 

 

 

 

 

 

 

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Salvatore Ferragina

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