Ancora una vittima sulla statale 106

Ancora una vittima sulla statale 106

Non ce l’ha fatta Andrea Battaglia, 74enne di Badolato che era rimasto coinvolto in un incidente stradale che si è verificato nel pomeriggio di mercoledì sul tratto catanzarese della statale 106, all’altezza di Santa Caterina dello Jonio. A seguito dell’impatto con un’altra auto, l’uomo era stato estratto dal proprio mezzo grazie all’intervento dei vigili del fuoco ed era stato subito condotto all’ospedale di Catanzaro, dove è deceduto all’alba di giovedì.

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LA VENTIDUESIMA VITTIMA «Andrea Battaglia – scrive in una nota l’associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è la ventiduesima vittima della S.S.106 nel 2015 ed è la quinta vittima della provincia di Catanzaro, prima di lui Maria Grillone (61 anni), Francesco Paparo (24), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45). Nelle province più colpite seguono Reggio Calabria con nove vittime: Matteo Brigandì (38 anni), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36), Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Giovanni Zappavigna (57), Bandi Maddalena (72), Claudio Modafferi (33) e Salvatore Mammone (77); Crotone con sette vittime: Ilaria Geremicca (22 anni), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Giuseppe Alosa (60), Giampiero Scalercio (55); e Cosenza con una vittima: Gaetano Aiello di 80 anni. Sulla famigerata “strada della morte” in Calabria, dall’1 gennaio 2015, si muore in ogni provincia e, purtroppo, si registra in media una vittima ogni 15 giorni.

L’Associazione – si legge ancora nella nota – intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il governo nazionale e regionale, la classe parlamentare calabrese a Roma, le amministrazioni locali e provinciali, le forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106».

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Redazione

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