La Striscia

Prima l’amaro, poi il dolce

La strana giornata: porte chiuse e blindati, dopo Moi arriva la festa
 
corteo
 

Ore 18:00, mancano due ore e mezza all’inizio della partita e si arriva nella piazza antistante la “Capraro”.

Prima di arrivare nella zona del vetusto tempio salendo dalle strade del quartiere “Sala” si incontra qualcuno con sciarpa giallorossa al collo, poi l’automobile dei vigili che blocca le strade di accesso al corso. 

C’è la serata dell’isola pedonale, quell’isola, frutto di tante polemiche, riportata nel weekend e riaperta al traffico durante la settimana, quando corso Mazzini ritorna ad essere un’autostrada.

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Ma c’è la partita, gioca il Catanzaro e a noi non interessa nulla; per la passeggiata e per rivivere il centro storico con le sue saracinesche abbassate e con i cartelli “fittasi” c’è tempo.

E mentre per quanto riguarda le querelle societarie non abbiamo l’alternativa, per il relax e lo svago, l’alternativa c’è. Abbiamo il Politeama, c’è il “Festival d’Autunno” con i suoi spettacoli e, pur se 12 euro non bastano per accomodarsi alle comode poltroncine, non fa niente.

Quindi nessun problema, se vi chiudono lo stadio, le soluzioni per ammazzare il tempo e svagarsi ci sono e non possiamo lamentarci, “le grandi famiglie” ci vogliono bene e se volete divertirvi sarà loro cura pensarci.

Il nostro viaggio continua, si arriva in zona stadio. La modernissima biglietteria è a luci spente, è aperto il “Roks” e iniziamo a incontrare qualcuno, soprattutto “ragazzi” sopra gli anta, per capirci, tifosi storici, quelli di sempre che per il Catanzaro rinunciano a tutto, quelli che incontravamo sotto i portici in attesa di una fumata bianca e poi gli immensi, quelli della provincia; da Taverna, Sellia, Vibo, Polia, Isola, Crotone, Carlopoli, Castagna, Petilia, Nicastro e ancora “quelli di fuori” da Milano, Roma, Firenze, Torino e Bologna e ci scusiamo con gli altri che sicuramente ci saranno sfuggiti.

Dopo un’ora e mezza la piazza inizia a riempirsi, ci si guarda attorno ma siamo pochi, circa 150 tifosi.

Si discute del perché di questa assurda decisione di chiudere lo stadio, ognuno snocciola il proprio pensiero, ma l’idea comune è una soltanto “ma l’atri duva sunnu“?

tifosi fuori lo stadioForse questo dovrebbe farci riflettere e non meravigliarci se un giorno ci vieteranno di respirare l’aria. Malgrado tutto ci si confronta, guardiamo davanti a noi le forze dell’ordine schierate in assetto di guerra, sembra di essere a una di quelle capitali europee blindate per i noti fatti di terrorismo, ma le sciarpe giallorosse che la gente indossa non sono imbottite di polvere da sparo ma solo di passione.
Questo è l’amaro che abbiamo voluto raccontare rimanendo in tema con tutte le storture di questa città.

Il dolce verrebbe prima, ma noi prendiamo prima l’amaro.
Ore 20:00 da lontano sentiamo alzarsi un coro “Noi siamo il Catanzaro”, che bello, ci si apre di colpo il cuore, da lontano vediamo arrivare in corteo un gruppo di 50 persone cantare il loro orgoglio, sono gli Ultras, quei ragazzi spesso bistrattati che però ci sono.

Più si avvicinano e più i cori sono forti, noi comuni tifosi ci guardiamo negli occhi, ci si apre il cuore e come tanti ragazzini anche quelli coi capelli bianchi ci aggreghiamo a loro.

nicola ceravolo a porte chiuseSiamo la Massimo Capraro” la cantiamo tutti e per tutto il primo tempo si canta senza sapere cosa accade nel tempio. Si perché, vogliamo ricordare che Sportube va a tratti e poi per tornare nella nostra realtà la partita non è trasmessa neanche in radio, perché Catanzaro non ha una radio che trasmette le gesta della squadra capoluogo di regione.

La voce di Vittorio Giummo commenta qualche minuto, poi cede la linea perché si parla delle altre, del Mandatoriccio, del Torretta di Crucoli e del Cosenza.

Il secondo tempo inizia e la passione per il calcio prevale ai sentimenti, si recupera un link e tutti dentro al bar, ora vediamoci questo Catanzaro.

Sembra di essere in curva, la partita si vede e qualcuno, dopo aver visto qualche azione, esclama “aiaddina, parimu u Barcellona”.

Tralasciamo per ovvi motivi gli strali all’ex mister D’Urso che si compensano con gli elogi al tecnico Erra.
Agnello lotta come un leone, Moi dietro le prende tutte, Bernardi va, Agoridin tira da fuori e Giampà fa il capitano coraggioso.

tifosi al roksIl pressing alto annichilisce l’ex capolista del girone. Ci si esalta dentro al bar, si tifa e quando Moi gonfia la rete è un boato. 

Si soffre nei minuti finali guardando il cronometro e al triplice fischio finale, baci e abbracci anche con quelli che non conosci. Questo è il Catanzaro, questo è il nostro Catanzaro.
Alla fine si festeggia fuori, i video in rete non daranno mai la percezione delle emozioni provate, degli occhi lucidi della gente che festeggia insieme ai ragazzi, del presidente Cosentino finalmente sorridente con la sua signora e con la figlia Gessica.

Qualcuno degli addetti alla sicurezza in assetto da guerra si preoccupa di tanto entusiasmo, ma non può capire, allontana i tifosi, fortunatamente non accade nulla ma torniamo sempre al discorso di cui sopra: ricordate quando abbiamo scritto che continuando così ci priveranno anche di respirare l’aria?

Cosa volete che sia privarci di festeggiare un qualcosa, nulla.
Quei cinque minuti a saltellare, cantare e intonare cori, non hanno prezzo, valgono molto di più dei 12 euro tanto bistrattati per assistere a una partita in uno stadio fatiscente ma che a febbraio sarà consegnato…così hanno detto. Ok, tanto è stato detto febbraio ma non l’anno…

Si ritorna a casa felici e contenti, e consentitecelo, questa volta lo slogan “Solo gli Ultras vincono sempre” pur se tante volte criticati, oggi calza a pennello.

Grazie di tutto, grazie a chi c’era.
Ora tutti a Pagani se volete assistere a una partita di calcio, perché la prossima in casa sarà con l’Andria e ancora in notturna e bisognerà prima capire se si riuscirà a trovare una soluzione affinché Catanzaro e i suoi tifosi, escano dall’elenco delle città più pericolose al mondo.

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

17 Commenti

  • Gli ultras tanto criticati….. Ne conosco uno che critica. Uno solo. Piazza non piu’ all’altezza. Sanno solo sparare minerve. Ferragina scusami e’ solo uno che critica, e si chiama syranieronellanotte. I veri tifosi non hanno mai sputato nel piatto in cui mangiano.

  • Credo che ieri sera il presidente ha capito un po’ cos’è l’amore dei tifosi giallorossi!!! Un abbraccio a tutti gli amici giallorossi innamorati del CATANZARO!!!<br />
    C’È SOLO IL CATANZAROOO!!!

  • Se ci hanno vietato lo stadio la colpa è solo degli ultras. Quindi poche recriminazioni perché sono loro a dare l’ opportunità a prefetto questore ecc.ecc di umiliare una intera tifoseria. Come detto in altre occasioni il Catanzaro vince anche senza gli ultras. E questa vittoria ne è la dimostrazione. Forza giallorossi sempre e comunque. La Calabria è giallorossa.<br />

    • Alkatraz te lo dico con affetto….. Hai perso una buona occasione per tacere! Ma davvero non te la sentire probabilmente non conosci le persone e le cose

    • Non sono d’accordo! Gli ultras fanno gli ultras, seguendo la squadra ovunque, nel bene e nel male, non come i tifosi dei tempi buoni…se poi fra loro c’è qualche stupido che lancia i petardi o fa danni non si può colpevolizzare tutti

      • Non sono un tifoso dei tempi buoni. Abbonato ogni volta che abbiamo avuto un Presidente con la P maiuscola, nelle vittorie e nelle sconfitte. Questo anno faccio parte dei 680 abbonati. A prescindere dalla campagna acquisti. Per quanto riguarda gli stupidi come li chiami tu perché non li isolate? Gli ultras che apprezzo sono quelli dei cori e degli striscioni divertenti tipo quello ai cosentini sul raccordo autostradale non quelli dei petardi e delle"petruliate

    • Non sono un tifoso dei tempi buoni. Abbonato ogni volta che abbiamo avuto un Presidente con la P maiuscola, nelle vittorie e nelle sconfitte. Questo anno faccio parte dei 680 abbonati. A prescindere dalla campagna acquisti. Per quanto riguarda i cretini come li chiami tu perché non li isolate? Gli ultras che apprezzo sono quelli dei cori e degli striscioni divertenti tipo quello ai cosentini sul raccordo autostradale non quelli dei petardi e delle"petruliate"

      • alkatraz, non devi generalizzare, tutti condanniamo gli episodi di violenza, ma viviamo in una città violenta e ciò che accaduto ieri non può non essere sottolineato. Il divieto di non farci assistere a uno spettacolo credi che non sia violenza? Si rischia di fare passare il concetto che se in Calabria c’è la ndrangheta tutti siamo ndranghetisti

    • Mi fido più degli ultras che delle persone che vengono pagate per "difendere" la mia città dalla delinquenza. La parte malata del calcio NON sono gli ultras…gli ultras, nel bene e nel male ci sono sempre stati ed hanno sempre tifato. Sabato, le porte sono state chiuse anche per i tifosi semplici non solo per gli ultras, quindi secondo il tuo ragionamento, dovrebbero chiudere le porte sempre, così si vince sempre.

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