Brevi

CI: Akragas-Catanzaro 2-0

Il Catanzaro gioca bene per un tempo, poi netta la supremazia dei siciliani che giocano con parecchi elementi della prima squadra
 
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Alla fine la spunta l’Akragas che passa al turno successivo e si regala il Lecce agli ottavi.

Il Catanzaro ha retto bene nel primo tempo ma nella ripresa, la maggiore qualità della squadra siciliana che schierava diversi titolari, ha avuto la meglio.

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I giallorossi entrano in campo con lo stesso schieramento d’inizio partita. L’Akragas alza subito il ritmo e schiaccia il Catanzaro nella sua metà campo. A turno ci provano Madonia, Zibert e Cristaldi ma senza successo.

L’occasione più ghiotta arriva al settimo sempre son lo sloveno Zibert ma Scuffia risponde compiendo un miracolo, sulla ribattuta poi Cristaldi spara alto a porta spalancata.

Il Catanzaro al 13esimo, pur avendo difficoltà a ripartire, su azione di calcio da fermo crea un pericolo con Sirigu e D’Orsi che da due passi non riescono a spingere in rete la punizione di Mancuso.

Al 15esimo è ancora Caruso a mettersi in mostra con un tiro di destro alla Del Piero che sfiora il palo.

Il primo cambio Erra l’effettua al 17esimo, esce Mancuso, che non era in perfette condizioni fisiche, entra il giovane Bonadio.

L’Akragas continua ad attaccare e ci prova anche con i tiri da fuori. Le due squadre in campo in questa fase di partita dimostrano sostanziali differenze, perché i siciliani hanno un tasso tecnico più elevato rispetto ai calciatori catanzaresi. Netto adesso il divario fra le due compagini.

Al 20esimo grande contrasto di D’Orsi che ferma Savonarola a due passi da Scuffia nel cuore dell’area giallorossa. È il preludio al gol della squadra di mister Le Grottagle.

Il vantaggio agrigentino arriva al 27esimo; Sirigu non protegge un innocuo pallone che sta andando verso il fondo, Madonia lo beffa e rimette dietro verso il dischetto dell’area di rigore, arriva Roghi e con un piattone di destro insacca alle spalle di Scuffia che non può fare nulla.

La risposta del Catanzaro tarda ad arrivare, malgrado l’Akragas sia quasi in 10 perché Zibert è infortunato ma rimane in campo.

Caruso, autore di una sufficiente prestazione, lascia il posto a Vitale nelle fila giallorosse.

Gli attacchi siciliani continuano, il Catanzaro non è più quello del primo tempo e Scuffia compie un altro miracolo salvando su Madonia.

A sette minuti dal termine in luogo di Fulco entra il classe ’98 Pagano.

Il 2 a 0 dell’Akragas arriva a sei minuti dal termine con Cristaldi; D’Orsi disturba Scuffia in uscita a mezza altezza e da due passi l’attaccante sicialiano insacca a porta vuota.

Reazione blanda dei giallorossi con un tiro di Ingretolli neutralzzato da Maurantonio.

Nei quattro minuti di recupero concessi non succede nulla, il risultato finale di 2 a 0 è identico a quello della gara di campionato.

Il Catanzaro è fuori dalla Coppa ma pur giocando senza i titolari l’ha onorata. I pensieri ora sono rivolti esclusivamente alla prossima gara con il Messina che varrà tre punti importantissimi.

 

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

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