Il Patto per la Calabria secondo Oliverio

Il governatore ha illustrato alle parti sociali i punti salienti del programma di interventi contenuto nel documento da sottoporre al governo. Sarà parte integrante del Masterplan per il Mezzogiorno
Il governatore Mario Oliverio

Il presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato le parti sociali per illustrare – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta – il processo di costruzione ed i contenuti del “Patto per la Calabria” nell’ambito del Masterplan per lo sviluppo del Mezzogiorno.
«Il “Patto per la Calabria” – ha detto il presidente Mario Oliverio – è la proiezione progettuale del programma di governo della Calabria ed organizza le principali linee programmatiche per lo sviluppo produttivo e civile della regione in un’ottica mediterranea ed europea.

La redazione avviene con una parallela ricognizione, da una parte, dello stato dei programmi e quello di redazione dei progetti e, dall’altra, della disponibilità delle risorse a valere su una molteplicità di canali, dal FS/Pac 2007-2013, al Por 2014-2020, ai fondi Pac, Pon di settore, al Fsc ed ai finanziamenti con leggi di settore.

Il confronto con il governo è stato avviato e, nelle prossime settimane, dovrà essere esteso a soggetti interessati agli investimenti in Calabria, dagli enti pubblici ed investitori privati ad Anas, RFI, Enac, Finmeccanica, Eni, Enel ed Invitalia».

Oliverio ha poi sottolineato che «nei contenuti, il “Patto” comprende filoni strategici essenziali per garantire alla Calabria un ruolo attivo all’interno delle azioni di ripresa economica del Paese».

Tra questi, «i progetti per le infrastrutture e la logistica integrata, finalizzati a rendere la Calabria un territorio accessibile dall’esterno ed all’interno, a promuovere un sistema portuale a supporto di un ruolo economico e commerciale, a organizzare una rete di piattaforme logistiche in grado di incentivare tutti i settori produttivi».

Ma anche «il progetto “Calabria sicura” e quelli relativi al ciclo dell’acqua e della depurazione in grado di dare risposte alle emergenze – a partire dagli eventi alluvionali delle scorse settimane – e di costruire stabili soluzioni in termini di sicurezza dei bacini idrografici, delle fiumare e delle coste, della aree a rischio, dei siti inquinati, delle discariche fuori norma, delle strutture strategiche ai fini della sicurezza».
Nel Patto informa ancora il governatorei ci saranno «i progetti per lo sviluppo produttivo con al centro la Zes a Gioia Tauro, la promozione dei distretti nelle produzioni di eccellenza in particolare nell’agro-alimentare, nella semplificazione amministrativa delle procedure, nella diffusione delle infrastrutture immateriali (progetto Calabria digitale).
Tra le altre iniziative contenute nel documento, aggiunge Oliverio «i progetti per il turismo e l’ambiente naturale con un programma di valorizzazione di tutto il patrimonio storico e cultuale, dai siti archeologici alle architetture civili e religiose, le identità etnografiche, i borghi ed i parchi».
Inoltre ci saranno – prosegue il presidente dell’esecutivo regionale – «i progetti per la scuola e università dai problemi della messa in sicurezza, alla qualificazione funzionale, alle infrastrutture e la ricerca per garantire attrattività per le ragazze ed i ragazzi calabresi e provenienti dai paesi del bacino del Mediterraneo».
Presente anche – sostiene il governatore – «il programma per sostenere il sociale e concretizzare misure di contrasto alla povertà, di sostegno al reddito, di incentivare lavoro ed impresa, i progetti nelle infrastrutture sanitarie per dotare il sistema sanitario calabrese di moderne edifici e tecnologie innovative nonché i contratti di sicurezza e legalità, di formazione e di assistenza alle vittime della violenza e della mafia».
«Si tratta di un programma vasto ed articolato – ha concluso Oliverio –, da sottoporre all’esame del governo in funzione della fattibilità e la ricerca dei canali di finanziamento.

La procedura in corso consente sia al governo nazionale che a quello regionale di uscire dal genericismo programmatico e creare una situazione nella quale è possibile verificare le reciproche responsabilità».

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Redazione

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