Intervistiamo

Erra: «Sfida difficile ma affascinante»

Scritto da Francesco Panza
Il tecnico è stato presentato stamattina nel corso di una conferenza stampa. L’unica certezza sarà la difesa a quattro. Nel pomeriggio il primo allenamento
 
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È il giorno di Alessandro Erra, quello del nuovo corso scelto dalla società giallorossa per dare una svolta al disastroso avvio di campionato. 

Il mister, ex Vigor Lamezia, è stato presentato in mattinata nel corso di una conferenza stampa presso il il quartier generale del “PoliGiovino” nel quartiere Lido. 

La scelta del luogo, come sottolineato in apertura dal ds Donnarumma, è stata simbolica, proprio per indicare la necessità di trasmettere fin da subito un senso di lavoro e concretezza. 

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«Il profilo di Erra – ha proseguito il ds – rappresenta il prototipo dell’allenatore che fa al caso del Catanzaro: giovane, ambizioso, con voglia di fare, una carriera in ascesa, un percorso partito sempre dal basso per arrivare in alto. 

Nessun dubbio sulle qualità tecniche e morali. «Il Catanzaro cerca di prendere sempre il meglio in base alle proprie possibilità. Erra rappresenta la prima scelta sin dall’inizio, anche se è chiaro che ci siano stati contatti con altri tecnici non essendo certi della sua disponibilità. Conosce perfettamente le caratteristiche della squadra.

Ci siamo confrontati sulle qualità della rosa, e abbiamo concordato che non si tratta di una squadra di fenomeni ma neanche di brocchi che meritano l’ultima posizione in classifica. C’è da lavorare ma soprattutto da immettere un’aria nuova di entusiasmo, di positività, che purtroppo manca quando non arrivano i risultati». 

Sulla stessa linea mister Erra. «Si tratta di una grande opportunità in una piazza prestigiosa dal grande blasone. Darò tutto me stesso affinché la situazione migliori, credo che ci siano i presupposti per risalire. Ciò che mi rende orgoglioso è di essere stato scelto in un ambiente non facile che ha tradizioni così importanti e con grandi pressioni, ma sono pronto perché ho la consapevolezza che il lavoro paghi e su quello vorrei essere giudicato». 

Si parla inevitabilmente di moduli, dell’approccio tattico che il mister sceglierà fin dal delicatissimo impegno contro il Matera. «I moduli non fanno vincere o perdere le partite, la mentalità fa la differenza. Bisogna sicuramente ottimizzare le qualità che la rosa possiede mettendo le pedine giuste al posto giusto.

L’unica certezza sarà la difesa a quattro, mentre dal centrocampo in su bisognerà trovare il giusto equilibrio per essere propositivi in fase offensiva.  In piazze come questa, è normale che la gente voglia tutto e subito. Sono una persona abituata a lavorare con quel che gli mettono a disposizione e ho la consapevolezza che ad inizio anno la società ha scelto la strada del ridimensionamento.

Di sicuro mi aspetta un’avventura difficile e stimolante. Non guardo troppo avanti, penso al Matera, avversario ostico con una classifica immeritata. Giocare in casa o fuori conta poco, dobbiamo avere sempre la stessa mentalità». 

Sulla situazione di classifica il mister va cauto. «Probabilmente la partenza a rilento ha creato un po’ di scoramento e perdita di autostima, ma questa è una considerazione da osservatore esterno, non mi va di commentare il passato, anche per rispetto al mio predecessore. Bisogna concentrarsi sul presente, tutte le considerazioni, soprattutto quelle di mercato, le faremo a tempo debito»

In chiusura un passaggio sul presidente Cosentino. «Ho avuto modo di sentirlo domenica sera via telefono. Ho trovato una persona carica e determinata. Non posso giudicare quello che è successo nei mesi precedenti, ma posso dire di aver avvertito grande motivazione e convinzione». 

Per quanto riguarda lo staff, è il ds Donnarumma a chiarire le scelte della società. «Il nostro obiettivo è creare un gruppo di professionisti che siano patrimonio della società, arricchito di volta in volta dall’allenatore che sceglieremo. Penso ad esempio a Raione, un lusso per la categoria. Lo stesso vale per D’Urso, una risorsa della società e della famiglia Cosentino che non intendiamo disperdere». 

Erra sarà affiancato da Giulio Spader nel ruolo di secondo. Rimarrà lo staff di Raione con Talotta, Nocera, e Foti nel ruolo di preparatore dei portieri. Accursi e Papasidero, rimarranno nell’organico del Catanzaro, con ruoli ancora da definire. 

Importante il passaggio del vice presidente, Gessica Cosentino, che ha voluto chiarire alcune dinamiche interne.  «C’era bisogno di cambiare pagina, nonostante l’esonero di D’Urso sia stata una scelta dolorosa. Siamo convinti che con Erra si possa risalire la china. È vero, la società Catanzaro calcio è atipica perché ci reputiamo una famiglia, per questo non abbandoneremo nessuno»

In chiusura, ancora Donnarumma sulle ormai note vicende societarie e sul fattore ambientale.  «Ci sono tante cose positive. Non possiamo lamentarci né della stampa né dei tifosi, che nonostante il lavoro non all’altezza della tradizione, ci hanno sempre sostenuto. Questo è un segno di grande maturità. Sono convinto che questo atteggiamento porterà frutti in futuro. Vorrei però che non si parlasse più delle vicende societarie, perché potrebbe capitare che qualcuno cerchi pubblicità sfruttando la stampa o i social. Chi è interessato alla società sa perfettamente a chi rivolgersi e quali canali sfruttare. Fino al 30 giugno la società sarà qui e darà una prospettiva, con o senza la famiglia Cosentino alla guida». 

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Francesco Panza

16 Commenti

  • Quest’anno Cosentino è andato al risparmio, e dice di voler cedere la società a fine stagione. Secondo me, lui resterà alla guida del Catanzaro per tanto tempo. Sicuramente sta tenendo questo comportamento di proposito perchè i lavori allo stadio ancora non sono finiti, gli sponsor locali lo hanno abbandonato ed il flusso di persone allo stadio non è alto dato che ci sono i Distinti chiusi e questo crea un ingente danno economico. Se il Catanzaro fosse stato in Serie B,sarebbe stato costretto a giocare a porte chiuse ed è per questo che Cosentino fa il "Duro". Vuole giustamente ottenere lo stadio rinnovato, vuole gli sponsor e vuole gente allo stadio. Per aver investito avrà avuto e sicuramente avrà ancora i suoi interessi, ma a parte questo, credo dobbiamo solo ringraziarlo per non aver fatto sparire il Catanzaro dalla storia del Calcio italiano. Spero che per fine stagione, i lavori dello stadio saranno finiti, che il Catanzaro si salvi, e che tifosi e Presidente ritrovino quella sintonia che attualmente non c’è e questo purtroppo non fa bene alla squadra. Forza Catanzaro SEMPRE E COMUNQUE!!!

  • Cacciate quella foto, non fate rivoltare nella tomba il mitico cavalier ceravolo che dell’etichetta e del bonton aveva fatto una regola societaria

  • Una volta c’era il catanzaro. Una volta c’era ceravolo, palanca, mauro. Una volta c’eravamo noi. Ora ci sono sciancati e pasticcioni. Ora c’e’ stranieronellanotte

  • Ia Sig.Na Jessica oltre che carina può benissimo diventare il presidente delle aquile.senza nulla togliere al grande presidente, la figlia sembra proprio innamorata del Catanzaro.<br />
    Sarebbe una cosa bellissima e storica, per la prima volta una donna presidente.Forza Aquile e Forza JESSICA.

    • Concordo e l’ho scritto varie volte, penso che i veri tifosi sarebbero contenti, sarebbe un segnale di civiltà e poi mi sembra proprio tifosa come noi, brava Gessica

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