Intervistiamo

Presentazione del Catanzaro Beach Soccer

Scritto da Redazione

Alan, campione del mondo con il Portogallo 4 giorni fa. Bruno Malias, 4 volte campione del mondo con il Brasile. Bernardo, 6 gol nella prima tappa a San Benedetto del Tronto.

I catanzaresi, un gruppo di giocatori tra i più forti in Calabria: Mauro, Palumbo, Miceli, Piazza, per citarne alcuni. E poi? Poi le ragazze. Con lo scudetto sul petto, cucito a mano da mamme calabresi doc.

Si è presentato così il Catanzaro Beach Soccer del presidente Matozzo e del presidente onorario Luigi Vavalà. Una presentazione in grande stile in una location particolare: il Brico Center del Parco Commerciale Le Fontane.

Uomini e donne, insieme, dietro un logo che ha fatto la storia e con addosso due colori fantastici: il giallo e il rosso. Sorrisi, tanti. Emozioni, diverse. Aspettative, infinite. Domani il Santa Fè di Giovino si veste da beach arena e la tappa di beach soccer di serie A sarà sui tre colli. Gli uomini dovranno provare a conquistare le finali di Lignano Sabbiadoro, le donne si contenderanno il titolo con Terracina, Salerno e Apulia Trani.

Ma andiamo per ordine. E possibilmente non lasciate il cuore a casa. Al tavolo delle presentazioni c’è Luigi Vavalà, gli allenatori delle due squadre (Fodero alla maschile e Gentile alla femminile, ndr) e il dg Nunzio Sigillò. Al centro l’ultimo botto di mercato: Alan. Fresco di campionato mondiale, con ancora la medaglia al collo, parla da campione vero: “Nello sport conta il domani, non il passato. Ho vinto il mondiale 4 giorni fa, ma non interessa.

Oggi sono qui, col Catanzaro, e sono felice. Sto pensando già alla tappa di Giovino per provare a conquistare il titolo italiano con i miei nuovi compagni”. Brividi. Un applauso e una standing ovation per un signorotto di 40 anni che insegna valori di sport, fa sapere cosa significa essere campioni. Fodero e Gentile prendono appunti, giocano con le penne, si guardano attorno. Nervosi, concentrati, consapevoli. Gentile dice che “ripetersi non sarà facile, ma bisogna provarci. Siamo più forti dell’anno scorso ma il fattore campo potrebbe non aiutare sotto l’aspetto emotivo. E poi c’è il Terracina che ha fatto la squadrone.

Ma noi pensiamo a noi e a quello che daremo sulla sabbia: tutto”. Apoteosi donne, ancora insieme e ancora unite. Al gruppo vincente dell’anno scorso – Modestia, Liuzzo, Marino, Borello, Tallarigo, Riccelli, Bagnato, Capalbo- si aggiungono Mirafiore, Imbesi e le due brasiliane Bastos e Barbara. Caricate a molla, pronte a sfoderare lo scudetto a casa loro. I maschi viaggiano a punteggio pieno e dovranno fare almeno una vittoria su 4 partite per raggiungere le finali. Fodero vola basso, ma sa il fatto suo: “Daremo il massimo e saremo pronti a sudare con tanto sacrificio e passione. Il preparatore Walter Varano ci ha dato una condizione fisica ottimale, la sfrutteremo.

Le altre sono agguerrite e competitive ma noi ce la giochiamo a viso aperto con l’obiettivo di fare i punti che ci porteranno alle finali”. Sigillò, oggi portavoce della società, dorme sogni tranquilli e sprizza fiducia.

“Io ci credo – dirà il direttore generale – perché con le donne abbiamo una squadra fortissima e con gli uomini siamo al pari di Terracina e Catania. In questa tappa dovremo ottenere il massimo, anche se non sarà facile: finali con i maschi e scudetto con le donne.

Già domani mattina vedremo di che pasta siamo fatti e sono sicuro che in serata avremo qualche convinzione in più”. Per ultimo, per impegni professionali ed istituzionali, arriva la visita gradita di Tony Sgromo, assessore allo sport del Comune di Catanzaro. Per lui una targa dalle campionesse dello scorso anno, poi l’assessore lancia il messaggio: “Forza ragazzi, in bocca al lupo. Sono convinto che sarete l’orgoglio di questa città e di questi colori. Vi porto il saluto dell’intera amministrazione comunale e a nome del sindaco vi dico che siamo convinti che ci farete felici come le ragazze hanno fatto lo scorso anno. Vi siamo vicini e vi auguriamo il meglio”. Poi? La presentazione, maschi prima e donne poi, per un meritato applauso singolare. Una standing ovation di un’ora che è sembrata una festa, prima della fatica. Un momento di condivisione, unione, di famiglia. Un momento in stile Catanzaro Beach Soccer. Solare, umile, rispettoso.

Un abbraccio lungo 30 nomi, dietro i quali ci sono anime e persone che lottano per un obiettivo comune. Una voglia inspiegabile di stare insieme, di giocare per il Catanzaro, di fare sport col cuore in mano. Eccolo, il Catanzaro Beach Soccer. Papà Vavalà strappa bacini, si gode i suoi pargoli e affronta il 17esimo viaggio di questa lunghissima esperienza. Da domani a Giovino il giallorosso luccicherà sotto il cielo di Catanzaro. Proveranno a prenderci quello che di più caro abbiamo dentro: il cuore. E allora venite, provateci pure. C’mon Catanzaro Beach Soccer.

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Redazione

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