Intervistiamo

Massimo D’Urso: «Io, operaio al servizio del Catanzaro»

Scritto da Francesco Panza
I giovani, la tattica, gli obiettivi, i valori. Il Catanzaro spiegato dal suo allenatore

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L’alba di una nuova stagione. La quinta della presidenza Cosentino. In panchina Massimo D’Urso. Una vita spesa ad allenare i ragazzi. Poi gli incarichi da secondo. Ora la chance che aspettava. Lo abbiamo intervistato. Dieci domande. Una chiacchierata informale per capire qualcosa in più del Catanzaro che verrà. Ecco le sue risposte. 

 

Prima di iniziare, complimenti per il nuovo ruolo da allenatore dei giallorossi. Precedentemente ha spesso lavorato con i ragazzi. Cosa porta in prima squadra dall’esperienza con i giovani? È un vantaggio la linea verde scelta per costruire il Catanzaro di quest’anno?

Per me è stato fondamentale partire a fare esperienze umane e tecniche nel settore giovanile. In questo ambito puoi sviluppare il tuo calcio e le tue idee applicandole senza paura di sbagliare, con la possibilità di rimediare e porre le basi per crescere e prepararti per le squadre maggiori. Avendo fatto questa trafila ti porti dietro un bagaglio unico sia nella gestione tecnica che delle risorse umane, che metto allo stesso livello per avere successo. Ho lavorato tanto con i giovani e mi sento a mio agio con loro. Rappresentano una risorsa ma devono essere affiancati da uomini di esperienza. 

 

Lei usa molto la tecnologia. Come la applicherà nel suo lavoro e cosa farà per ottenere il massimo dai giocatori che scenderanno in campo? 

La tecnologia mi aiuta a monitorare lo stato dei nostri calciatori, ma anche quello delle squadre avversarie, per verificare le loro caratteristiche migliori e praticare le adeguate contromisure. Il mio staff quest’anno è formato da persone che mi aiuteranno in quest’aspetto. Infatti, oltre ad essere persone di sport con un animo e un cuore propenso alla valorizzazione delle risorse umane, li ho scelti per le loro doti caratteriali. Onestà, umiltà e lavoro sono le nostre caratteristiche e le applicheremo, abbinando il tutto all’esperienza tecnica che è fondamentale per usare i numeri e renderli utili allo scopo.

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Ha concordato con Donnarumma una lista di scelte ed eventuali controproposte nei vari ruoli? Qual è il suo concetto di “dignità” e quale obiettivo si è posto?

Ci siamo dati una linea guida con il direttore (Donnarumma n.d.r.) e la seguiamo in piena sinergia. A me piace scegliere persone che moralmente possono darti tanto, specie nei momenti difficili, quando è l’aspetto umano a poterti salvare. Per questo abbiamo deciso di scegliere prima di tutto l’uomo, poi ci deve essere anche il resto. Anche nello staff ci sono persone con caratteristiche umane spiccate, proprio per dare il massimo ed andare anche oltre l’aspetto tecnico e fisico.

Miriamo ad un campionato dignitoso, che significa stare dalla parte sinistra della classifica, onorando in campo la società che ci paga ma soprattutto le persone che verranno allo stadio e ci seguiranno in trasferta. Non ricordo una gara giocata fuori casa senza almeno un gruppo di tifosi al seguito. I tifosi in genere meritano il massimo rispetto, noi possiamo meritarlo dando tutto quello che abbiamo sul campo durante i novanta minuti. Ma è chiaro che vogliamo vincere, anche le amichevoli. Per questo non sentirete parlare di turn-over. Giocherà chi merita e sta bene. Anche questo è un segno di rispetto e dignità per chi viene a vederci.

Poi a gennaio tireremo le somme. Faremo le scelte del caso per valutare se qualcuno ci può essere utile, ma sempre con umiltà e nel rispetto della società. In questo mi sento un operaio. Con dedizione cercheremo di onorare società e tifosi anche sotto questo profilo.

 

Le sue uscite come allenatore sono state all’insegna del pressing e della copertura totale del campo. Il suo tipo di gioco preferito sembra essere quello con un centrocampo operaio in fase difensiva e propenso alla spinta in fase offensiva, tipo 4-2-3-1/4-3-3 . Qual è il gioco che le piacerebbe fare e quale quello che potrà fare realmente con le caratteristiche dei calciatori che avrà a disposizione?

Il collettivo esalta il singolo. Preferisco avere una squadra operaia che si aiuta con un gioco corale impostato sul 4-3-3 o 4-2-3-1 per esprimere una zona su tutto il campo . Nel calcio le partite le vinci o le perdi se fai bene o male in mediana. Il centrocampo deve filtrare per la difesa in fase di non possesso, mentre in fase di possesso deve costruire e supportare l’attacco. Tuttavia non sono un integralista. Anche se prediligo il gioco che copre tutto il campo, userò anche metodi diversi per esaltare le caratteristiche del gruppo a disposizione.

Di certo vedrete pochi lanci lunghi, mentre faremo fraseggi corti, per costruire ragionando e far correre gli avversari. Sulla base delle risorse umane potremmo giocare con un 3-5-2 senza escludere altri moduli.

 

Dunque, vedremo concludere molto i centrocampisti o ci sarà una punta di riferimento in avanti? In quest’ultimo caso gradirebbe un nome in particolare? 

Stiamo lavorando molto su Razzitti. Il ragazzo ci piace tanto perché mette sempre tutto quello che ha e sarebbe utile al nostro scopo. Ci servono uomini come lui in campo. Ad oggi le possibilità che vesta nuovamente il giallorosso sono al 50%. Lui ed il suo procuratore sarebbero felici di continuare a Catanzaro. Attendiamo le decisioni del Brescia. Per quanto riguarda il gioco corale è chiaro che preveda le conclusioni di molti, centrocampisti compresi. 

 

Lo scorso anno le aquile hanno subito parecchi goal su palle inattive per disattenzioni difensive tipiche della marcatura a zona in area di rigore. La stessa cosa accadde al suo Crotone Primavera. Tenendo conto che gli uomini cambiano, curerà quest’aspetto in modo particolare?

Come dicevo, non sono un integralista della zona. Questo concetto vale anche in difesa. Anzi, quest’anno difficilmente vedrete difesa a zona, specie sulle palle inattive. Non abbiamo le caratteristiche per poterla adottare. Potremo fare a uomo sulla base delle qualità dei difensori a disposizione. Per limitare i blocchi e i terzi tempi, potremmo adottare anche una difesa mista uomo/zona sulle palle inattive.

 

Che tipo di preparazione farà il Catanzaro? Grossi carichi iniziali per poi forzare nuovamente in primavera e tenersi pronti per eventuali play-off?

Partiremo tranquilli. Sarà una preparazione finalizzata a vederci pronti nei momenti importanti del campionato. specie ad inizio primavera, con uno sguardo al seguito. In questo Antonio Raione ci aiuterà tantissimo. Da subito verificherò che i ragazzi diano il massimo. Già nelle amichevoli useremo il GPS per verificare le distanze percorse ed altri parametri fondamentali. Nel rispetto dei carichi di lavoro, nessuno dovrà  risparmiarsi e sarò meticoloso nel controllare il rendimento tecnico e fisico di ciascuno con i mezzi tecnologici e l’esperienza professionale.

 

D’Uso, Papasidero, Donnarumma, Accursi. Oltre che tecnicamente, dovrete gestire lo spogliatoio per evitare gli errori dello scorso anno. Chi si occuperà di questi aspetti?  E ancora, cosa ne pensa dell’inchiesta “Dirty Soccer”?

Nello staff ci sono risorse umanamente e tecnicamente adatte a questo tipo di lavoro. Nelle difficoltà, se il calciatore nota e riceve umanità, poi ti restituisce il massimo. Costruendo una squadra di persone ad alto contenuto umano, limiti le derive, poi è chiaro che ciascuno si comporta come ritiene opportuno. Per me lo sport è lavoro, umiltà, dedizione, aiuto tra compagni, non certo scommesse e imbrogli.

 

Questione stadio. L’ingiustificato ritardo dei lavori vi costringerà ancora una volta a spogliarvi nei container, col rischio di dover persino giocare le prime gare lontano dalle mura amiche. Quanto e come incide quest’aspetto sul vostro rendimento?

Il problema lo vivo sulla mia pelle dal 2011 e spero si risolva al più presto. Avere il pubblico vicino è un aspetto umano che non sottovaluto mai. Spero di giocare al “Ceravolo”, ma daremo il massimo dovunque.

 

Visto l’esordio come primo allenatore da inizio stagione, c’è qualcuno che l’ha aiutata in questi anni di lavoro e vorrebbe salutare e ringraziare? 

A Scafati, anche se da secondo allenatore, feci un esordio simile in C2. Era la prima giornata, il 27 Agosto 2007. Sostituivo Favarin che scontava una squalifica. A lui devo dire calcisticamente grazie per gli insegnamenti tecnici. È stato lui ad insegnarmi alcuni metodi di gioco a cui sono affezionato. Ringrazio Ortoli che mi ha riportato a Catanzaro, e devo dire grazie alla famiglia Cosentino per questa opportunità che reputo importantissima in una piazza che merita tanto per storia e tradizione. Io mi sento un operaio e per crescere sono consapevole di dover sempre valutare i consigli di tutti. Inutile dire che sono molto felice di allenare il Catanzaro. Saluto i nostri sostenitori con affetto.

 

 

Intervista curata dal nostro inviato Davide Pane

 

Autore

Francesco Panza

10 Commenti

  • POSSO RICORDARE DI LEI LA BUONA EDUCAZIONE QUANDO VENNI A CONTESTARE QUEL TAROCCO DI MORIERO ———E POI L’ALTRO DEL LOUVRE ORTOLI …….ORA UNA COSA E’ CERTA OCCORRONO I RISULTATI .NULLA CONTRO DI LEI ,,,,,,,,,,,,,,ANZI STIMA PERCHE’ GUIDA LA SQUADRA DEL MIO CUORE …………

  • Che Dio ce la mandi buona. …….con tutti sti esperimenti di questo anno. …..allenatore che non ha mai allenato una prima squadra; Dg fuori dal giro da 5 anni e calciatori giovani con un punto interrogativo. …..cmq onore al mio catanzaro …..io ci sarò

  • In bocca al lupo mister anche se sono convinto che tra bombaroli ubriaconi, mestieranti della politica e contestatori a prescindere sarà dura anche per te. Ci sarò come sempre. Forza Catanzaro!

  • Dottor Pansa leggendo l ultimo post di straniero a me pare ci sia taluna gente che si augura che il catanzaro incontri delle difficolta in modo da sprecare inchiostro e scrivere su questa testata in modo da diventar protagonisti. Non crede sia questa una cosa da depennare nel Suo nuovo corso?

  • Non posso certo dire di avere le stesse emozioni dello scorso luglio …quando ogni acquisto mi faceva pensare a un csmpionato da protagonista invece la delusione e’ stata cosi grossa che l entusiasmo di vedere questi giovani mi sta prendendo sempre piu…..sara’ un anno ricco di soddisfazioni lo sento lo spero …non puo essere diversamente per chi ama il catanzaro ….però voglio portare avanti la mia campagna di contestatore verso la catanzaro politica ..presidente squadra a vibo …

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