Dalla Redazione

Lega Pro: Macalli si è dimesso

Scritto da Francesco Panza
Fatale la mancata approvazione del bilancio di Lega. Si dimette anche l’intero consiglio direttivo. Intanto la Figc ha annunciato i criteri per i ripescaggi
 

Inevitabili. Le dimissioni del presidente di Lega Pro, Mario Macalli, erano nell’aria ormai da tempo. Travolto dallo scandalo scommesse e dalla condanna dello scorso 25 giugno per il caso Pergocrema, la mazzata è arrivata dalla mancata approvazione del bilancio di Lega nell’assemblea del 30 giugno. 

Con Macalli si dimette anche l’intero consiglio direttivo, azzerando di fatto il governo della terza serie professionistica. Un terremoto in piena regola al quale bisognerà mettere una pezza in tempi brevi. Già nella giornata di martedì la Lega nominerà il commissario che guiderà la Lega Pro alle nuove elezioni. Al riguardo, Macalli ha annunciato che non presenterà la propria candidatura vista l’intenzione di abbandonare definitivamente il mondo del calcio.

Oggi è stata anche la giornata dell’annuncio, da parte della FIGC, dei criteri per i ripescaggi in Serie B e Lega Pro. Tre i parametri fondamentali: la posizione in classifica nell’ultimo campionato (50%), la tradizione della città (25%) e la media spettatori dalla stagione 2009/2010 a quella 2013/2014 (25%). In quest’ultimo caso fanno fede i dati SIAE relativi agli abbonati e ai paganti.

Per la tradizione della città, per quanto concerne le città sedi di più società, si terrà conto della tradizione sportiva del singolo club, cumulando i meriti sportivi conseguiti negli anni anche attraverso soggetti giuridici diversi.

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Saranno escluse dal ripescaggio le società che hanno subìto sanzioni per illecito sportivo e/o per violazione del divieto di scommesse scontate nelle stagioni dal 2013/2014 al 2015/2016, e le società a cui è stato attribuito nelle stagioni dal 2012/2013 al 2015/2016 il titolo sportivo ai sensi dell’art. 52, comma 3, delle NOIF (l’acquisizione di titolo sportivo di una società fallita).

Saranno ammesse solo in una seconda fase di ripescaggio le società già ripescate nelle ultime cinque stagioni sportive.

Per il ripescaggio al Campionato di Lega Pro 2015/2016 saranno ammesse in ordine alternato una società retrocessa dalla Lega Pro e una società che abbia disputato il Campionato di Interregionale nella stagione 2014-2015, seguendo per le società di Interregionale la graduatoria predisposta dalla LND, secondo apposito regolamento approvato dal Consiglio Federale. Chi intenderà prendere parte a tale ripescaggio dovrà versare un contributo straordinario alla FIGC di 500mila euro. Contributo elevato a 1 milione di euro per il ripescaggio in Serie B.

Per quanto riguarda il Catanzaro, lo stesso presidente Cosentino aveva più volte affermato che qualora si fossero presentate le condizioni, la società avrebbe presentato domanda di ripescaggio in Serie B. 

L’ipotesi è sembrata fin dall’inizio remota, ai limiti dell’utopia, ancor di più dopo la pubblicazione dei criteri che assegnano alla posizione in classifica nell’ultimo campionato un valore del 50%, senza dimenticare le vergognose condizioni in cui versa lo stadio “Ceravolo”, con i lavori più importanti, quelli al settore Distinti, ancora fermi al palo. 

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Francesco Panza

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