INIZIATIVA: Il calcio come mezzo di educazione

Un incontro partecipato e costruttivo quello svoltosi nella mattinata odierna nella Questura di Catanzaro, che ha dato inizio alla fase centrale del progetto nazionale di educazione alla legalità “Un Pallone per Amico – Uno Slogan contro la violenza nelle manifestazioni sportive”, che coinvolge gli studenti delle scuole medie superiori, avviato nel mese di dicembre del decorso anno. L’iniziativa promossa dall’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, organizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), la Nazionale di Calcio dei Giornalisti della RAI e dell’UNICEF, si inserisce nel più ampio contesto dell’Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport, così come proclamato dal Consiglio e dal Parlamento Europeo l’anno 2004. L’intento è di porre in rilievo i valori educativi veicolati dallo Sport e in considerazione dell’alta valenza sociale che le attività sportive possono svolgere nell’ambito dell’educazione alla vita sociale. Nel corso dell’incontro il Questore di Catanzaro, Matteo Cinque, esprimendo soddisfazione per l’impegno dimostrato dal Dirigente del locale Centro Servizi Amministrativi del MIUR Giacomo Coluccio e dai docenti referenti delle diciassette scuole medie superiori, di Catanzaro e della provincia, che hanno aderito al progetto, ha illustrato le finalità dell’iniziativa che assume un importante rilievo proprio in questo momento che vede, purtroppo, ancora frequente lo scontro tra tifoserie nel corso delle manifestazioni sportive e particolarmente di quelle in ambito calcistico. “Il nostro impegno – ha spiegato il Questore – si diversifica sempre più nella società anche attraverso una nuova filosofia d’intervento, tant’è che da qualche anno, la Polizia di Stato è anche impegnata in diversificate iniziative di Educazione alla Legalità, particolarmente indirizzate alle giovani generazioni”.
La riunione si è quindi incentrata sugli aspetti organizzativi, con fattivo contributo di ogni partecipante. Si è, quindi delineato un percorso denso di impegni che si tradurranno in contemporanei momenti di discussione, presso ogni scuola, con gli studenti che dovranno creare, entro il 15 marzo 2004, uno slogan contro la violenza nelle manifestazioni sportive ed in particolare negli stadi. Dopo la selezione provinciale, che vedrà il miglior slogan partecipe della selezione nazionale, gli studenti saranno protagonisti di un’articolata manifestazione pubblica alla quale, oltre agli organizzatori del concorso, saranno invitati a partecipare Enti, Associazioni e Sponsor.
In programma, a conclusione dell’iniziativa provinciale, prevista nel mese di maggio, lo slogan prescelto verrà affisso, con uno striscione, nello stadio comunale di Catanzaro ed ragazzi componenti il gruppo ideatore riceveranno un premio ciascuno che verrà consegnato in occasione di una partita di beneficenza. L’organizzazione ed il coordinamento del progetto sono affidati per la Questura a Nicola Miriello, Capo di Gabinetto ed a Rosella Talarico dell’U.R.P., per il Centro Servizi Amministrativi di Catanzaro a Rosario Mercurio Coordinatore provinciale di educazione fisica e sportiva coadiuvato da Stella Franco. Al concorso partecipano 9 istituti scolastici superiori di Catanzaro, 3 di Lamezia Terme, 2 di Soverato, 1 di Botricello , 1 di Girifalco 1 di Taverna. (CNN 11.02.2004)

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Redazione

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