La Striscia

Cinici e fortunati, il Catanzaro stende il Lecce

Un gol a freddo di Razzitti e Mancuso bastano per battere i salentini, troppo nervosi e rudi. Stagione finita per Bernardo
 

Seconda partita consecutiva interna per il Catanzaro e vittoria di prestigio contro il Lecce che, alla vigilia, come i giallorossi calabresi, era una delle pretendenti alla vittoria del campionato. Le vicende alterne delle due squadre hanno visto invece le Aquile accontentarsi di una tranquilla salvezza e i salentini a lottare per un posto play off.

La settimana che aveva preceduto la sfida non era stata affatto tranquilla per i tifosi catanzaresi. Le polemiche post derby erano di nuovo rimbalzate sui media. Gli Ultras, com’è noto, hanno deciso di auto-sospendersi, però ieri hanno voluto dissentire sull’operato di alcuni esponenti passati e presenti del Catanzaro e della carta stampata. Appesi fuori dallo stadio striscioni con l’essenza del loro pensiero: la richiesta al presidente Cosentino di un’organizzazione migliore per evitare alcuni eventi che con maggiore attenzione sarebbero passati in secondo piano.

Sanderra deve accomodarsi nel perenne cantiere dei “distinti”, in panchina ci va D’Urso. La formazione iniziale vede dall’inizio Bernardo in luogo dello squalificato Russotto e Daffara, che riprende il suo posto sulla corsia di destra al posto dello squalificato CalvareseIlari gioca al posto Giampà e si sistema sulla corsia di sinistra.

Gli spettatori non sono molti, però nelle tribune ci sono tanti giovanissimi, perché la società, attraverso il suo ufficio marketing, ha iniziato un progetto di collaborazione con le scuole per avvicinare i bambini alla passione per i colori giallorossi.

La partita inizia con il giusto piglio per il Catanzaro che, pur essendo tecnicamente inferiore dei più quotati avversari, affronta i salentini con alcuni nomi altisonanti nello schieramento, senza alcun timore reverenziale.

Neanche cinque minuti e Razzitti su azione d’angolo porta in vantaggio le Aquile. La partita sembra subito sul giusto binario, ora il Catanzaro potrebbe sfruttare le ripartenze ma quando Moscardelli in azione aerea con una violenta gomitata stende Gosheh, l’arbitro senza alcuna esitazione espelle il barbuto attaccante. Lecce in dieci e partita finita?

Niente di tutto questo. Nella concitata azione, dalla panchina è espulso anche il terzino Di Chiara, che sembra tarantolato dovendo dimostrare chissà cosa, dopo le sue deludenti performance catanzaresi.

Dall’undicesimo in poi in campo c’è solo il Lecce, il Catanzaro arretra troppo il suo baricentro e crea solo un pericolo con Bernardo prima di infortunarsi su un fallaccio di Beduschi (già ammonito e quindi graziato) che gli farà terminare il campionato prima del tempo. L’attaccante, infatti,riporta la frattura scomposta dello scafoide.

Il Lecce macina gioco e il Catanzaro soffre ancor di più con Mounard che non entra mai in partita dopo aver sostituito Bernardo.  Le occasioni per i pugliesi fioccano e solo l’imprecisione degli attaccanti e un grande Bindi salvano il Catanzaro.

La ripresa inizia allo stesso modo del primo. Bollini fa entrare i due colored, Embalo e Doumbia, per cercare la profondità e per un quarto d’ora circa è padrone del gioco. La difesa dei giallorossi ha troppe indecisioni e non arriva mai né sulla prima né sulla seconda palla. Il Lecce potrebbe pareggiare almeno in tre occasioni.

Dopo un’ora di gioco il Catanzaro esce dal guscio e comincia a pungere dalle parti di Caglioni. Mancuso, prima di mettere al sicuro il risultato si divora un goal, poi Mounard e Ilari (forse c’era un fallo di rigore) potrebbero triplicare.

La partita è riaperta da un calcio di rigore, generato da una inesistente punizione dal limite calciata da Lepore che Razzitti devia con il braccio alzato. Lo stesso Lepore trafigge Bindi e porta i salentini di nuovo in partita. Il Lecce resta anche in otto perché l’arbitro espelle ancora per gioco violento prima Mannini e poi Lepore.

Il calcio è davvero strano: il Catanzaro contro la Salernitana aveva raccolto pochissimo ed era stato beffato all’ultimo secondo di gioco; ieri ha portato a casa i tre punti che compensano qualche episodio sfortunato avuto nel corso di questo torneo. 

Con la salvezza acquisita e senza alcun obiettivo è necessario continuare ad affrontare le restanti partire guardano al futuro. In campo tanti di questi ragazzi stanno dando risposte importanti e di questo la società dovrà tenere conto. Così come non può passare inosservata la serietà del tecnico Sanderra, che fra mille difficoltà ha ridato una fisionomia a una squadra messa assieme da soli due mesi.

Neanche in tempo di godersi la vittoria e già mercoledì sarà di nuovo campionato. Ci sarà da affrontare alle ore 17:00 il Barletta in trasferta. Il mister, anche in quest’occasione, dovrà fare i salti mortali per mandare in campo undici uomini, perché sarà privo dei suoi attaccanti titolari, Razzitti e Bernardo. L’essenziale è pero affrontare la sfida non com’è avvenuto di recente nelle trasferte campane.

Il Catanzaro non sarà solo. Oltre ai soliti tifosi provenienti da Roma, da Catanzaro partirà un autobus organizzato da alcuni tifosi. Non sappiamo se partiranno gli Ultras per consolidare lo storico gemellaggio con i tifosi barlettani. Il nostro augurio è che presto il “Ceravolo” e i settori ospiti di tutta Italia, ritornino a colorarsi di giallorosso con gli Ultras e con i suoi impagabili tifosi.

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

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